My guardian Angels.

Capitolo 14

AARON

Ci sono finito dentro fino al collo.

Con certa gente è impossibile comunicare civilmente.

Come è impossibile tirarsi indietro.

Mi sono costruito quest'officina col sudore e passione. Ho fatto di tutto per crearmi il giro di clienti e soddisfarli a ogni lavoro finito. Si è vero, una parte di guadagno l'ho ricavato gareggiando illegalmente, ma non ci posso fare niente.

Il pericolo che corro mentre sfreccio nell'asfalto, mentre tutti urlano e tifano per un eventuale vincitore e l'effetto della musica a tutto volume, crea in me una scarica d'adrenalina pazzesca. Amo ogni singolo attimo di quei momenti di follia. Più premo quel pedale, più mi sento vivo.

Devo risolvere questa faccenda il prima possibile. Darò una bella lezione a quel figlio di puttana!

Vorrei proprio sapere dov'è finito Daniel. Gli ho mandato un messaggio venti minuti fa e ancora non è arrivato. Dopo appena cinque minuti ecco che appare nel mio ufficio.

<<Aaron scusa ho fatto il prima possibile>>

<<Dove diamine sei stato? è da venti minuti che ti aspetto>> oggi sono abbastanza nervoso. Ci mancava solo Daniel e i suoi ritardi.

<<Ehi..calmati ho avuto da fare, un impegno importante. Non succederà più. Piuttosto, ch'è successo?>>

<<Quel figlio di puttana di Dereck è passato di qui appena te ne sei andato!>>

<<Dereck? Che cazzo è venuto a fare?>>

<<Per ricattarci! Ha scoperto che l'officina è stata messa su con buona parte dei soldi illegali. Ma quello che più mi fa incazzare è che l'altro giorno ha visto Alice da queste parti è ha pensato bene di usare tutto questo per ricattarci. Se ci presentiamo alla gara di venerdì andrà a spifferare tutto a mia sorella. Ti rendi conto?>>

Ha i pugni serrati e l'aria di chi sta per esplodere.

<<Adesso quel bastardo mi sentirà!!>>

<<No!! Non c'è bisogno. Noi andremo a quella gara con o senza i suoi ricatti. Non ci faremo impaurire da quella testa di cazzo!! >>

<<E come faremo Aaron? Tua sorella fino a quel giorno è ancora qua. Farà domande. Dobbiamo dirglielo. Era questo il patto!>> mi basta solo uno sguardo per non farlo continuare a parlare.

<<Scordatelo!! Loro non sapranno mai cosa facciamo ogni venerdì sera. E' troppo pericoloso, conosco mia sorella Daniel. Non accetterà mai che suo fratello fa parte di un gruppo di squilibrati che partecipano a gare illegali dove rischi la galera, o peggio ancora, ci rimetti la pelle. Daniel noi facciamo parte del giro e non è facile uscirci>> sputa tutto in un fiato.

<<Non pensavo che avessi cambiato idea. Lo so che non è facile ma ha tutto il diritto di sapere>> ha l'aria incazzata, sembra come se dietro ci fosse altro..ma non mi importa. Questo è un lato della mia vita che nessuno deve conoscere.

<<Non insistere, chiuso discorso!! Adesso torniamo a lavoro>> esco dall'ufficio sbattendo la porta.

DANIEL

È tutto il giorno che Aaron impreca sbattendo tutto quello che gli passa tra le mani. Quando è nervoso è insopportabile.

Tin. Tin.
-"Volevo dirti che sono arrivata a casa. Il cucciolo adesso sta bene. Spero che con Aaron sia tutto apposto. Ci vediamo a casa.
Alice"