reasons | zach dempsey

n o v e

N O V E ;

una piccola avvertenza prima del capitolo: per quanto riguarda le frasi dette nella cassetta di Zach, le tradurrò io stessa dall'inglese perché sono riuscita a trovare solo citazioni in inglese riguardo la cassetta e, sinceramente parlando, il doppiaggio italiano mi fa venire voglia di strapparmi i capelli. quindi se alcune frasi non combaciano con quelle dette nell'episodio chiedo perdono.

in ogni caso, spero che questo capitolo vi piaccia! baci, ari x

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L'ANSIA MI STAVA DIVORANDO VIVA. Ero in piedi, fuori dalla casa dei Dempsey, mentre che ticchettavo il piede per terra con fare rumoroso e aspettavo che qualcuno aprisse la porta. Erano passati solo pochi attimi da quando avevo suonato il campanello, ma a me sembrava una vera e propria eternità.

La verità era che non volevo che quel giorno arrivasse. Nonostante fossi stata proprio io a chiedere a Zach di sentire insieme la sua cassetta, ero terrorizzata da ciò che sarebbe potuto succedere. Non avevo la più pallida idea di che cosa il ragazzo avesse potuto fare per finire sulle cassette e, ad essere sinceri, non avevo nemmeno voglia di scoprirlo. Avevo ormai quest'idea perfetta di Zach nella mia mente – per me lui era il ragazzo dolce che mi aveva consolato la notte in cui Alex era stato portato all'ospedale, lo stesso ragazzo che non mi aveva voltato le spalle durante lo scandalo della foto mandata da Bryce e il ragazzo per cui avevo una cotta enorme.

La porta si spalancò quando ero immersa in questi pensieri. Ad aprirla fu una ragazzina sui tredici anni circa che intuii fosse la sorella minore di Zach, della quale però non sapevo il nome.

«Hey! Tu devi essere l'amica di mio fratello! Mi aveva detto che avremmo avuto delle visite» esordì lei, sorridendomi ampiamente ed aprendo di più la porta per farmi entrare.

Ero stata recentemente a casa di Zach, durante la sua ultima festa, ma vederla priva di gente era tutta un'altra cosa. Solo in quel momento potevo apprezzare l'arredamento raffinato dei Dempsey. La casa, da quello che avevo potuto vedere, era principalmente sui toni del bianco e del panna e per questo sembrava forse ancora più grande di quello che in realtà era. Pareva una villa di chissà quale attore di Hollywood ed era tutto un open-space. Le scale erano di fronte all'entrata e a chiocciola, a dare un aspetto ancora più moderno al tutto.

«Comunque è un piacere conoscerti. Io mi chiamo May» si presentò lei, porgendomi la mano.

La strinsi, accennando un sorriso. «Evelyn, ma puoi semplicemente chiamarmi Eve.»

«Quindi,» cominciò May, schiarendosi la gola fingendo un colpo di tosse, «sei veramente qui per un compito di letteratura oppure sei l'amichetta di Zach?»

Mi sentii arrossire nonostante la domanda provenisse da una ragazzina. Provai a coprirmi il viso, anche se sapevo che era un gesto completamente inutile. Con la pelle pallida che mi ritrovavo, era impossibile non notare il rossore comparso dal nulla.

«No, no. Io e lui siamo soltanto amici... amici normalissimi» risposi in maniera nervosa.

«Peccato. Lui parla sempre di questa ragazza per cui ha una cotta di livelli storici ma non ci vuole mai dire il suo nome, quindi ho pensato che fossi tu» spiegò lei, sospirando alla fine della frase. «Sai, è dall'anno scorso che non parlava con me di ragazze. L'ultima era stata Hannah Baker e sappiamo entrambe come è andata a finire. Spero che questa volta abbia più fortuna e che nessuna gli spezzi il cuore.»

Annuii con fare distratto, mentre che riflettevo sulle sue parole. Aveva pronunciato il nome di Hannah con disprezzo, dandomi l'idea che in passato lei avesse rotto il cuore di Zach. Poteva essere davvero successo? Da quello che io sapevo, sì, i due avevano una storia, ma non credevo che il ragazzo fosse serio nei suoi sentimenti. Insomma, Diego mi aveva sempre detto che per Zach era soltanto attrazione fisica, ma poteva esserci la possibilità che fosse stato troppo imbarazzato al tempo per ammettere i suoi veri sentimenti? I suoi amici si erano già rivelati essere dei completi idioti, quindi non lo avrei affatto biasimato.