s e t t e

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S E T T E ;

I prossimi due capitoli probabilmente saranno un po' meno interessanti e leggermente più corti degli altri, ma questo perché voglio parlare delle cassette di Courtney e Marcus. Non mi sembra giusto saltare le loro e andare direttamente a quella di Zach, quindi ci sono un po' di flashback (in cui naturalmente ci sarà anche Zach) così che possiate anche conoscere un po' meglio la nostra Evelyn. In ogni caso, spero che vi piacciano! <3

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«MI DISPIACE PER OGGI. Volevo venirti a parlare, ma sinceramente non sapevo che cosa dirti... solo... mi dispiace.» La voce di Jessica era sinceramente dispiaciuta e il suo volto mostrava tristezza, fin troppa considerando il fatto che quel giorno mi aveva solo un po' evitata. Nessuna persona sarebbe mai stata così triste solo per quel motivo, quindi sospettavo che ci fosse qualcos'altro che non mi volesse dire.

«Non devi dispiacerti, Jess. Lo capisco... è difficile trovare le parole da dire in situazioni del genere» la rassicurai io, sorridendole onestamente.

Il buon umore non mi era di certo tornato, ma avevo deciso di prendere quella situazione il più positivamente possibile. Non c'erano effettivamente molti lati positivi alla cosa, ma vivevo semplicemente con la speranza che presto tutti si sarebbero dimenticati di ciò che era successo a causa di un nuovo gossip. E poi non c'era motivo per prendermela con i miei amici – con loro potevo continuare ad essere la stessa Evelyn di sempre, anche se richiedeva un grande sforzo da parte mia.

«Io davvero non riesco a credere di essere mai stata amica di Bryce. È veleno fatto a persona, tutte le persone che si avvicinano a lui vengono ferite, in un modo o nell'altro» continuò lei, scuotendo la testa.

«Sì, perché è un idiota. Purtroppo nessuno avrebbe potuto prevederlo, quindi non devi incolparti. Ed eri sua amica perché non ti aveva ancora mostrato il suo lato cattivo... o per lo meno, quello ancora più cattivo.»

Jessica aveva ancora il volto teso, quasi come se non riuscisse a perdonarsi da sola. «Ti avrei potuto avvisare. Avrei potuto evitare che succedesse ad altre persone. Io...» E improvvisamente si fermò, abbassando lo sguardo.

«Jess... di cosa...-» provai a dire io, prima di essere interrotta dalla bruna.

«Scusami Eve, ma mio padre è tornato a casa presto e quindi devo aiutarlo a... uh, cucinare. Ci vediamo domani a scuola, sì?» Dette queste parole, il volto agitato di Jessica scomparì dallo schermo del mio computer.

Non riuscivo a spiegarmi quella reazione da parte della ragazza. Parte di me pensava che Bryce le avesse fatto qualcosa, ma sembrava un'opzione assurda. Se fosse successo qualcosa, Jessica lo avrebbe sicuramente denunciato e in questo momento non lo vedremmo passeggiare tranquillamente per i corridoi. Ma qualcosa doveva essere sicuramente successo, solo che era evidente che non avesse la forza di parlarne.

Io non ero mai stata il tipo di persona insistente. Se Jessica non era pronta a parlarne, allora avevo tutto il tempo del mondo. Volevo che fosse lei la prima ad approcciare il discorso e non che me ne parlasse solo perché la riempivo di domande. L'unica cosa che però speravo che sapesse era che io non l'avrei mai giudicata – diavolo, non ero nella posizione di giudicare nessuno dopo gli ultimi giorni – e che l'avrei volentieri aiutata. Potevo non averglielo mai detto a parole, ma le volevo davvero tanto bene.

Mi risvegliai dai miei pensieri quando qualcuno bussò alla porta della mia stanza.

«Hey, mi dispiace chiedertelo improvvisamente, ma ho dimenticato alcune cose al supermercato. Ti dispiace andarle a prendere velocemente?» chiese mio padre, dall'altro lato della porta.

reasons | zach dempseyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora