MEMORIES || Luke Hemmings | 5sos (lrh)

~Amnesia~

Shaylee's POV

Mi svegliai sentendo la testa che era appoggiata a qualcosa di non molto comodo che non era un cuscino. Cercai di sgranare gli occhi per capire meglio la situazione.

Ero sdraiata sul mio letto con la testa appoggiata sopra il petto di Ashton che mi cingeva la vita con un braccio ancora addormentato. Aspetta, Ash? Che cosa ci faceva lì? Come c'è finito lì e sopratutto che cosa era successo?

"Shay..." Parlò con voce assonnata.
"Ti sei svegliata, finalmente." Mi lasciò un bacio sulla fronte.

"Che ora è?" Chiesi.

"Sono circa le 14.00 p.m.." Tanto oggi era sabato e non avevamo scuola, non mi sarei dovuta preoccupare dell'orario.

"Mi puoi spiegare che è successo ieri sera?" Domandai.

"Non ricordi niente, vero?" Feci di no con la testa.
"Ieri dopo che abbiamo ballato per la prima volta hai deciso di bere qualcosa, ma alla fine ti sei ubriacata e volevi andare a tutti i costi a casa." Iniziò a parlare.
"Siamo entrati e ti ho aiutata a spogliarti perché me l'avevi chiesto."

"Che imbarazzo!" Esclamai coprendomi il volto.

"Ieri io lo ero ancora di più." Alzò le sopracciglia.
"Comunque, volevo andarmene ma tu mi hai implorato di rimanere." Ora alla mente mi vengono un po' di ricordi vaghi.

"Aspetta, noi abbiamo fatto..." Domandai ancora molto imbarazzata e rossa in viso.

"No." Rispose secco.
"Ma stavamo per farlo e ti ho bloccata." Aggiunse.

"Oddio." Imprecai.
"Mi dispiace per qualunque cosa abbia detto o fatto. Se magari ho detto o fatto qualcosa di altamente imbarazzante non so come scusarmi." In quel momento volevo nascondermi da qualche parte, anche se non potevo.

"Tranquilla, capita a tutti." Mi sorrise e mi diede un bacio sulla punta del naso.

"Capita a tutti di avere anche un mal di testa così forte quando ti ubriachi?" Mi misi le mani sulla fronte.

"Già, credo che questo capito proprio a tutti..." Si mise seduto sul letto.
"Dove tieni i farmaci?"

"In bagno nello sportello in alto a destra, prendi due bustine." Risposi e lui si alzò lasciandomi sola. Dopo qualche minuto fortunatamente ritornò con due bustine nelle mani e me ne porse una.

"Ash." Lo chiamai e lui si girò verso di me.
"Quando hai detto che ti ho chiesto di spogliarmi, mi hai tolto anche il reggiseno?" Abbassai lo sguardo ed arrossì al pensiero.

"Beh, hai insistito tu." Sorrise ed arrossì leggermente.

"Posso nascondermi da qualche parte?" Dissi cercando di ridere per far terminare l'imbarazzo.

"Dai, è comprensibile, eri ubriaca." Alzò le spalle e mi sorrise.
"Ah, e comunque ieri mentre ti ho spogliata ho visto i lividi sullo stomaco. Come te li sei fatti?" Merda, li aveva visti.

"Ehm, beh, sono caduta dalle scale un paio di volte..." Risposi vaga cercando di essere il più credibile possibile.

"E hai sbattuto sempre nello stesso punto?" Alzò un sopracciglio.
"Credi che mi beva questa storia?" Deglutii. Ero molto spaventata. Non potevo mentirgli, non più, dovevo dirgli la verità ma come?

"È stata una persona. Non posso dirti chi è." Abbassai lo sguardo.

"Come non puoi? Dimmi chi è stato!" Mi prese la mano.

"Se te lo dicessi, lo farebbe altre volte, e ci andrebbero di mezzo tutti." Senza accorgermene iniziai a piangere. Lui mi prese e mi strinse.

"Queso vuol dire che da oggi ti terrò sempre d'occhio, non posso permettere che qualcuno ti tratti così." Mi sussurrò accarezzandomi i capelli.