Nel frattempo, a Milano, Nicola e Stefano sono a festeggiare il successo di Simona in un noto ristorante della città.
"Certo che quella ragazza è piccolina ma ha la forza di un gigante, devi essere fiero di lei"
"Lo sono, credimi, non so nemmeno io dove riesca a trovare tutta quella forza. A volte sembra sul punto di mollare tutto, ma alla fine riesce sempre a venirne fuori al meglio"
"Sicuramente quando tornerà gliene renderò merito, ha lavorato duramente e si merita una bella gratificazione"
"Già, quando tornerà....." si ritrovò a pensare a voce alta
"C'è forse qualcosa che non va?" Nicola si accorse che Stefano si era fatto sfuggire un pensiero
"No...non lo so, forse. E' che oggi, durante la videoconferenza, ho notato qualcosa di strano in lei, nei suoi occhi, non so forse mi sbaglio, ma mi è sembrato ci fosse qualcosa che la stesse turbando"
"Dici davvero? Sai io non la conosco così bene quanto te, a dire il vero a me è sembrata la solita Simona di sempre, ma se tu hai notato tutto questo allora vuol dire che che qualcosa c'è di sicuro"
"Vedi, poi ci siamo sentiti al telefono, mi ha rassicurato dicendomi che andava tutto bene, però non ne sono del tutto convinto, e credo di sapere anche quale sia la causa"
"E quale? Forse è stato il troppo carico di responsabilità che le ho affidato?"
"No, io credo che in qualche modo c'entri Michele"
"Michele?" Nicola spalancò gli occhi incredulo
"Proprio così, quell'uomo non mi ha mai convinto fino in fondo. In lui c'è qualcosa che non riesco ancora ad aver ben chiaro, ma sono sicuro che in qualche modo ne sia la causa"
"Credi che ci stia provando con Simona? Pensi che voglia portarsela a letto?"
"Non lo so Nicola, qualcosa non mi torna. Di Simona mi fido ciecamente, lei non cederebbe mai così facilmente, però....."
"Però non ti convince, vero?"
"Già, proprio così"
"Allora penso che l'unica cosa da fare sia aspettare che lei faccia ritorno a casa così potrete parlarne a quattr'occhi non credi?"
"Puoi giurarci che lo farò"
"Bene! Fino ad allora, visto che comunque lei ti ha assicurato di stare bene, è inutile continuare a tormentarsi, quindi, festeggiamo!"
Nicola alzò il calice di vino invitando Stefano a brindare insieme lui, Stefano ricambiò il brindisi per poi bere tutto d'un fiato il vino che c'era nel suo bicchiere.
Stefano è un uomo dai tratti caratteristi mediterranei, pelle olivastra, occhi grandi e scuri e con i capelli del colore della notte, sempre allegro e solare, ma anche sicuro di sé e tremendamente abitudinario, se accadeva un'imprevisto che scombussolava la sua routine quotidiana allora diventava nervoso e irritabile, non permetteva a niente e a nessuno di interferire con i suoi rituali giornalieri. Simona a tutto questo ci aveva fatto l'abitudine e lo aveva accettato, non pienamente, infatti a volte questo era ancora uno dei motivi per cui non si era ancora decisa ad andare a vivere definitivamente con lui. Lei odiava la routine, odiava essere schiava di certi rituali tutti giorni sempre gli stessi, era qualcosa che la faceva sentire braccata, e che l'aveva perseguitata per tutto il tempo che aveva vissuto con i suoi genitori.
Stefano notò Simona non appena fu assunta da Nicola, quella piccola donna senza fare praticamente nulla lo aveva in qualche modo stregato, lei al contrario non lo notò. Era sempre china sul suo pc immersa completamente nel suo lavoro, sembrava facesse di tutto per passare inosservata, non andava a pranzo con nessuno dei suoi nuovi colleghi, alla sera dopo il lavoro non si fermava mai per un aperitivo in compagnia, ogni tanto l'aveva vista al bar di Roberto che tutta sola mangiava un panino mentre era intenta a leggere un libro seduta ad uno dei tavolini che si trovavano all'esterno. Avrebbe voluto conoscerla meglio, ma non sapeva come fare, sentiva che c'era un muro che la circondava e questo impediva a chiunque di avvicinarsi.

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Il mio Demone
FantasiaLui sarà il suo demone, la tenterà in ogni modo, soprattutto illecito di portarla nel suo abisso. Lei è forte, ma riuscirà a resistere al richiamo della sua vera natura?