Quando Stefano si svegliò, la luce del sole che entrava prepotentemente dalla finestra gli provocò un dolore lancinante alle tempie tanto da costringerlo a chiudere gli occhi fino a che il dolore non si fece più lieve. Li riaprì lentamente, questa volta la fitta era meno lancinante ma ancora presente, capì immediatamente che non era colpa del sole, bensì del troppo alcool che aveva ingerito la sera prima. Era spaesato, cercava di capire dove fosse, quando finalmente i suoi occhi si abituarono alla luce si guardò in giro, capì subito che non era a casa sua, scrutava la stanza, ogni singolo dettaglio che gli capitava a tiro sperava gli fosse familiare, che gli ricordasse una stanza dov'era già stato, sperava di essersi addormentato a casa di Luca, ma era tutto inutile, nessun oggetto che incrociava il suo sguardo gli ricordava qualcosa. Con un certo timore girò la testa lentamente verso la sua sinistra, dall'altro lato del letto, e vide una donna, o meglio, la schiena nuda di una donna, i capelli che poggiavano disordinatamente sul cuscino ed il lenzuolo di raso nero che le copriva i fianchi facendo chiaramente intuire che anche sotto di esso era completamente nuda.
La mente di Stefano era ancora annebbiata, si stava sforzando di ricordare cosa fosse successo la sera prima e con chi si era allontanato dal pub, perchè era evidente che quella persona che ancora dormiva dall'altra parte del letto non era Luca. Non aveva il coraggio di toccare quella donna per paura di svegliarla, pregava che non si svegliasse almeno fino a quando qualche ricordo più nitido non fosse affiorato. Molto lentamente cercò di uscire dal letto senza far troppo rumore, limitando al minimo ogni movimento, quando si alzò notò che anche lui era nudo ed in quel momento realizzò che qualcosa tra loro era successo, ancora non ricordava esattamente cosa, come e perchè, ma sicuramente era avvenuto quello che fino a qualche secondo prima sperava che non fosse mai successo.
La stanza aveva le pareti completamente bianche, anche i pochi ed essenziali arredi che la componevano avevano linee pulite e colori neutri, quasi da confondersi con il bianco delle pareti, l'unico vezzo erano il grande specchio che ricopriva l'intero armadio a tre ante, quell'effetto faceva sembrare la stanza molto più spaziosa e le lenzuola di raso nero del letto. E proprio dal grande specchio dell'armadio Stefano vide il viso della donna che ancora dormiva, riconobbe Lorena l'amica della sua ex Erika. Il cuore cominciò a battergli forte in petto, l'agitazione cominciò a farsi strada in lui perchè nel momento in cui riconobbe Lorena subito la sua mente andò a Simona. Come avrebbe potuto giustificarle quella notte, anche se avevano discusso lui non era mai sparito in quel modo e per così tanto tempo, e figuriamoci poi a pensare di tradirla con la prima donna che gli si fosse messa di fronte. Era un casino, un gran casino quello in cui si era cacciato. Per prima cosa doveva trovare il cellulare. Nel corridoio trovò la sua felpa e la maglietta, li raccolse e se li mise addosso, entrò nel salotto, sul divano vi trovò i pantaloni e i boxer, e a poca distanza le scarpe. Prese i pantaloni e prima di rimetterseli frugò nelle tasche, il cellulare era ancora lì dentro, lo prese in mano e velocemente lo guardò....c'erano 15 chiamate di Simona, con ancora i pantaloni in mano si accasciò sul divano e si prese la testa tra le mani
"Che cazzo di casino ho combinato" sussurrò tra le dita che nervosamente si stava passando sulll' intero viso. Quando in quel momento sentì qualcuno arrivare, era Lorena che si era svegliata, alzò lo sguardo, era avvolta nel lenzuolo nero che faceva risaltare la sua pelle di porcellana, i capelli le ricadevano sulle spalle erano dello stesso colore del lenzuolo, era nuda, appoggiata allo stipite della porta con la testa inclinata da un lato e sulle labbra aveva appena accennato un sorriso, lo guardava con occhi quasi compassionevoli e gli disse
"Un pò troppo tardi per pentirti di quello che è successo stanotte non credi?" il suo sorriso si trasformò in un ghigno di soddisfazione
"Vuoi dirmi che è successo davvero? Che noi due abbiamo...."
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Il mio Demone
FantasyLui sarà il suo demone, la tenterà in ogni modo, soprattutto illecito di portarla nel suo abisso. Lei è forte, ma riuscirà a resistere al richiamo della sua vera natura?