Charlie's POV
Vidi Martina entrare dal cancello della scuola e cercai di capire dai suoi movimenti come si sentisse, se fosse il caso di lasciarla sola o se potevo avvicinarmi tranquillamente come tutte le altre mattinate. Volevo che assimilasse le parole che le avevo detto il giorno prima, che capisse quanto desideravo trasmetterle e che, un po' alla volta, cambiasse.
-...E quindi è stata lei a lasciarlo, non lui. Giusto Charlie?
Fui bruscamente portata alla realtà dalla voce della mia migliore amica Martina o anche detta Muro, soprannome che non sopporta ma con il quale viene chiamata la maggior parte delle volte da qualcuno che vuole attirare la sua attenzione.
-C...Come?
-Terra chiama Charlie, sei ancora fra noi?-chiese ironicamente Martina.
Annuii distratta: -Scusate, sono solo un po' stanca. Dicevi?
-Che sei stata tu a lasciare quel cogliome, non il contrario come sta cercando di far credere.
Annuii una seconda volta, poco partecipe.
-Ti sei incantata a guardare KeNoia?- mi stuzzicò un ragazzo della compagnia.
Lo fulminai con lo sguardo e non risposi. Avevano dato quel soprannome a Martina da quando avevano capito che, anche se le avessero rivolto la parola, non avrebbero ricevuto in risposta altro che monosillabi. Ovviamente la ragazza non ne era a conoscenza e, ogni volta che qualcuno lo nominava, mi limitavo a ribattere con una frase scontrosa o con un semplice sguardo inceneritore: non volevo ridere alle loro battute a riguardo per il semplice motivo che mi sembrava di star "usando" uno dei tanti modi per tradire la fiducia di una propria amica, cosa che non potevo assolutamente ignorare.
-Ci vediamo dopo.-dissi secca.-Ho una cosa da fare.
Mi diressi a grandi passi verso Martina ignorando i vari sguardi che sentivo puntati sulla mia schiena che, per la prima volta dopo tanto tempo, mi mettevano leggermente a disagio. Che c'era di male nell'andare a salutare una propria amica? Perché tutti mi guardavano?
Ignorando quelle domande che avevano appena iniziato a gironzolare troppo liberamente nella mia mete, mi piazzai davanti alla ragazza e le tolsi le cuffiette.
-Ciao.-dissi sorridendo.-Come stai?
La guardai negli occhi e osservai il suo sguardo vagare alle mie spalle in cerca di una risposta.
-Sono vere le voci?
Corrugai la fronte: -Quali?
-Che ti ha lasciata.
Scoppiai a ridere. Questa faccenda stava interessando proprio tutti, a quanto pareva. Il che mi suonava in un modo parecchio ridicolo, dopottutto a chi dovrebbe interessare la mia vita amorosa? Non sono solo questioni fra me e il mio ragazzo?
-No, sono stata io a lasciarlo.-dissi dopo un po'.-Solo che deve averla presa così male da aver deciso di dire a mezzo mondo che mi ha lasciata, cosa che mi lascia alquanto perplessa perché ho un'intera chat che, se pubblicassi, dimostrerebbe il contrario e gli farebbe fare una bella figuraccia. Secondo me piacerebbe a molti leggere come un ragazzo reputato un duro come lui mi abbia inviato messaggi in cui mi pregava di tornare assieme. Bah, poco mi importa di lui.
Dallo sguardo di Martina capii che non aveva bevuto la bugia. Insomma, l'avevo lasciato io, ma la cosa mi pesava perché, anche se la maggior parte della gente sembra non notarlo o almeno fingere di non farlo, ho anche io dei sentimenti.
-Posso sapere il perché?- mi chiese dopo un po' sfiorandomi appena una mano.
Alzai le spalle: -Se vuoi.
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Linea 349 ~ KeMoon [In Revisione]
Fanfiction"[...] Amare è una delle cose più belle del mondo, forse la migliore in assoluto, perché per noi due deve essere così complicato? [...] Perché mi preoccupo tanto di quello che potrebbero pensare gli altri di noi due? E soprattutto, cosa dovrebbe int...