Charlie's POV
Rientrai in classe sospirando per poi sedermi al mio solito posto con il banco a fianco vuoto. Infilai il telefono in cartella cercando di non farmi notare e decisi che per quella mattinata non ne valeva la pena continuare a chiedere di andare in bagno per chiamare Martina nella vaga speranza che rispondesse.
Non l'avevo più sentita da quella strana conversazione tenuta in bagno tre giorni prima e, tanto per cambiare, nuove domande avevano iniziato a viaggiare per la mia mente. La situazione era frustrante: improvvisamente ero stata abbandonata da quella che ritenevo la mia migliore amica senza ricevere un singolo messaggio o un semplice avviso che mi dicesse che era ancora viva e vegeta. Mi consolava solo il fatto che sua madre avesse chiamato la scuola il giorno precedente per avvisare che sua figlia non si sarebbe presentata per motivi familiari, quindi potevo avere la certezza che, nel bene o nel male, fosse al sicuro. La semplice idea che le potesse accadere qualcosa di brutto mi faceva innervosire e lei lo sapeva bene.
Quando finalmente suonò la campanella di fine lezioni, presi la cartella e senza salutare nessuno mi fiondai all'uscita della scuola per tentare di chiamare per la millesima volta la ragazza che sembrava però non volerne sapere di essere contattata.
Appena tirai fuori il telefono, notai subito una notifica di whatsapp da parte di Martina. Con il cuore a mille lessi velocemente quanto mi aveva scritto.
M: Non uccidermi per essere sparita, ti aspetto qui.
M: *posizione*
Non me lo feci ripetere due volte. Non mi importava più il fatto che fosse sparita senza dire nulla, sembrava quasi che mi fossi dimenticata quanto ero stata male in quei tre giorni di silenzio.
Seguii le indicazioni del navigatore quasi correndo, incerta se, appena vista Martina, tirarle una sberla o abbracciarla. Mi aveva fatta arrabbiare, certo, ma non potevo ignorare il fatto che mi era mancata da morire e che dovevo assolutamente sentire nuovamente il suo cuore battere veloce contro il suo petto, la sua risata quando, abbracciandola, le facevo il solletico per darle fastidio, la sua voce che mi diceva parole confortevoli quando ne avevo bisogno, il suo tocco che era sempre stato così leggero e delicato, quasi come se avesse avuto paura di distruggermi in mille pezzi.
-Desinazione sulla destra.
Il suono meccanico della voce del navigatore mi riscosse e guardai dove mi trovavo. Alla mia destra c'era un giardino circondato da un'alta siepe folta ed era impossibile guardare al suo interno senza dover prima varcare l'ingresso. Mi guardai alle spalle e notai che la strada era praticamente deserta: non c'era una macchina parcheggiata e non era ancora passato nessuno da quand'ero arrivata nonostante fosse l'orario in cui in genere tutti i ragazzi tornavano a casa da scuola. Titubante mi mossi verso quel cancello grigio-bianco spalancato su un piccolo parco con dei un'altalena, uno scivolo, due panchine e qualche albero piantato per fare un po' di ombra. Mi guardai attorno e, in un angolo, riconobbi Martina.
Subito, la parte di me che voleva beatamente schiaffeggiarla, si nascose dietro quella che desiderava adrdentemente abbracciarla. Le corsi incontro e mi strinsi a lei, stringendola con quanta forza avevo in corpo. Inspirai a pieni polmoni il suo profumo e sentii con piacere le sue mani sulla mia schiena tenermi stretta a lei.
-Vaffanculo.-dissi.-Vaffanculo, vaffanculo e ancora vaffanculo.
Lei non rispose ma si limitò ad accarezzarmi piano i capelli.
-Ti odio.-dissi ancora.-Perché sei sparita senza dirmi nulla? Se tua mamma non avvisava la scuola dicendo che saresti rimasta a casa per un paio di giorni avrei iniziato a cercarti ovunque. E, signorina, sappi che la prossima volta non la passerai liscia: non puoi lasciarmi così, di punto in bianco, senza sapere nulla. Mi ero preoccupata.
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Linea 349 ~ KeMoon [In Revisione]
Fanfiction"[...] Amare è una delle cose più belle del mondo, forse la migliore in assoluto, perché per noi due deve essere così complicato? [...] Perché mi preoccupo tanto di quello che potrebbero pensare gli altri di noi due? E soprattutto, cosa dovrebbe int...