Gabriel's pov
No,non era possibile,la mia Emma doveva andare via? Quella piccola pazza non é riuscita a sconfiggere la crisi? Erano questi i momenti in cui odiavo essere ricchissimo. Noi avevamo cosí tanti soldi da far schifo mentre la mia Em non ne aveva piú. Gliel'avrei dati io i soldi ma non conoscevo i codici dei miei genitori e poi non me l'avrebbero mai permesso.
Certo che Em era davvero carina quando dormiva. Si era addormentata con la testa sul mio petto,ogni tanto massaggiava il mio ciuffo. Em non era pazza per niente, infatti urlava nel sonno, quando lo faceva la abbracciavo e si tranquillizzava anche se le sue urla diventavano sempre piú forti. Almeno i suoi genitori mi volevano bene. Quando eravamo piccoli e uscivamo dall'asilo,sua madre pur di farci stare assieme ci veniva a prendere prima cosí che mia madre non desse problemi.
Era ufficiale...
Emma mi piaceva.
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Al mattino
Emma's pov
Era stata una nottataccia, avevo urlato cosí tanto che la mattina mi svegliai con un fortissimo mal di gola. Urlare nel sonno per me era normale ma credo di non avere mai urlato come quella notte.
Quella mattina però fui felice di trovare accanto a me la persona che amavo: Gabriel, si esatto io amavo Gabriel.
Dopo essermi svegliata andai in bagno per lavarmi la faccia e i denti. Iniziai a sciacquare la faccia con dell'acqua fredda, dopodiché strofinai per circa due minuti i denti con spazzolino e dentrificio. Dopo aver finito pettinai i capelli e uscii dal bagno per tornare da Gabriel."Scendi a fare colazione o ti devo buttare dalla finestra per andare via?"
"Sicura che ai tuoi non disturbo?"
"Ma che disturbo e disturbo avaia scinni non mi fari fari mala figura!"
cosí ci incamminamo verso la cucina per fare colazione e appena arrivammo i miei genitori furono piú felici di una pasqua appena videro Gabriel
"Figghiu miu! Ma unni tinni isti non ti facisti chiu vidiri!"
Si,i miei genitori volevano tanto bene a Gabri, era come un figlio per loro, ma odiavano il fatto che fosse straricco.
"Eee signora i mé non mi fanno chiu nesciri"
"Biddazzi assittativi che é pronta la colazione!"
Disse mio padre a entrambi con il suo fantastico accento catanese che avevo ereditato.
Con un pò di entusiasmo ci andammo a sedere al tavolo con i miei genitori per iniziare a mangiare tutta la colazione che aveva preparato mia madre. Ma come faceva quella donna a fare tutto cosí buono?!
Parlammo un pò di tutto cosí la nostra colazione fu accompagnata da una bella atmosfera di felicità,mi dimenticai pure che ormai fra qualche giorno sarei dovuta partire. Quando finimmo aiutai mia madre a sparecchiare e poi dovetti accompagnare Gabriel a casa sua.
Ci dirigemmo in garage per prendere la moto ma Gabriel mi volle parlare un attimo."Em, cosa faremo dopo che partirai?"
Mi disse con un filo di voce, non volevo rispondergli, non riuscivo ad accettare la realtà. Mi gettai tra le sue braccia, che mi accolsero subito, e gli sussurrai con le lacrime agli occhi:
"io non ti lascerò mai"
Fece una cosa che non mi sarei mai aspettata... Mi baciò, ma non con il solito bacio a stampo, fu un vero bacio profondo. Anche se fui un pò spaesata ricambiai subito il bacio, ne avevo bisogno, sognavo quel bacio ormai da un pò e fu un momento davvero bellissimo.
Dopo che ci staccammo per prendere fiato mi disse mentre era abbracciato a me:"Ti amo"
Mi spuntò un sorriso immenso, sarei stata capace di saltellare per tutta la casa ma mi limitai a rispodergli con un gioioso,
"Anche io"Si, adesso stavamo insieme
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io, lei e la mia fidanzata
Teen FictionPuò la perfezione di un ragazzo di alto ceto sociale essere stravolto dalla sua migliore amica d'infanzia? Emma e Gabriel,migliori amici sin dall'asilo ma appartenenti a due mondi totalmente diversi: lui di alto ceto sociale,impeccabile e perfetto i...