Prima

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La felicità è la cosa più astratta che c'è. È inodore, incolore, insapore, invisibile, eppure puoi trovarla negli odori nei colori e negli occhi. Puoi sentirla attraversarti il sangue e invaderti.
A quel punto ti chiedi quanto durerà e sopratutto se durerà.
Ed è esattamente ciò  che penso ogni mattina quando mi alzo.
So per certo che mi farà del male,eppure continuo inesorabilmente ad amarlo e a guardarlo respirare, sapendo che in un modo o nell' altro  mi distruggerà
<<Freddie..>>
Si volta con gli occhi tranquilli.
Come se nonostante tutto la sua vita fosse momentaneamente perfetta.
<<Sono sconvolta e.. intimorita.>>
<< Da cosa?>>
<<Da te.>> confesso.
Mi guarda perplesso come se quello che ho appena detto non avesse alcun senso.
<<E perché avresti paura di me?>>
Sorrido. <<Non guardarmi con quella faccia.>>
Si siede sul suo letto accanto a me. I suoi riccioli sfiorano la mia fronte.
<<Sento che ti sei preso tutto. A volte penso di non aver più niente da dare. >>
<<Perché pensi questo Beth? Io ho te in ogni circostanza questo è importante. >>
Invece non se lo immagina quanto sia sbagliato sapere che nonostante tutto, anche se dovesse scomparire o rovinarmi la vita io sarei qui per lui. A confortarlo e a sorreggerlo.
Non se lo immagina quanto sia dannoso provare qualcosa del genere per una come me.
<<Non riesco a trovare le parole per farti capire quello che provo. È frustrante. Tu sei.. disarmante Freddie.>>
<<Io ti sento Beth.>>
<<Anche io, non sai quanto.>>

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