Chapter 10

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Il mattino seguente, Liam si svegliò relativamente presto. Theo era ancora addormentato, così come Mason. Si sentivano dei mormorii provenire dalla stanza principale.
La stanchezza gravava ancora su di lui, ma sapendo che non sarebbe più riuscito a dormire per quel giorno, decise di far iniziare la sua mattinata.
Provò ad alzarsi senza svegliare Theo, ma fallì. Non appena la sua testa avvertì levarsi la base su cui era appoggiata, aprì gli occhi.
《Che ore sono?》 Borbottò la Chimera con voce arrochita. Sbadigliò sonoramente e si strofinò gli occhi con le dita, in attesa di una risposta.
《Non lo so.》 Liam guardò fuori dalla finestra presente nella stanza. Il cielo era tinto di un rosa quasi ramato.
《Credo le sette, circa.》 Continuò.
Theo si grattò la nuca, e uscì dal suo sacco a pelo. Liam lo seguì.
Guardò Corey: il suo colorito era nettamente migliore rispetto al giorno precedente, e i muscoli del suo viso erano finalmente a riposo. I tubicini collegati al suo corpo erano diminuiti, e servivano solo per velocizzare la sua guarigione.
Mason stava ancora dormendo sul suo petto. Liam e Theo concordarono nel lasciarlo riposare ancora un po',e decisero quindi di andare dagli altri.
Arrivati nella stanza principale, videro Scott, Lydia, Malia e Deaton parlare attorno al tavolo.
Li guardarono per qualche secondo, sorpresi di vederli già svegli.
《Oh, ottimo. Se ci siete anche voi è meglio》 disse Scott.
《Che succede?》 Domandò Liam.
《Stavamo solo discutendo su cosa fare》 iniziò l'Alpha. I due si avvicinarono agli altri per poterli ascoltare meglio. 《Ormai è chiaramente inutile continuare a scappare dai cacciatori. Prima o poi ci troveranno -come è successo ieri- e saremo costretti a combattere. Loro ci vogliono uccidere. Noi...》
《Non possiamo continuare a combattere per la pace》 prese la parola Malia. La sua voce era molto dura e decisa, anche se il viso aveva i chiari segni di una notte insonne passata nella disperazione.
《Combatteremo per ucciderli. Dobbiamo farlo. O almeno, al momento ci serve solo uccidere Gerard e Monroe. Senza di loro gli altri cacciatori non avranno più le menti di tutti gli attacchi, perciò dobbiamo solo farli fuori e il gioco è fatto. Dopo di che uccideremo l'Anuk-Ite, e io potrò finalmente andare in Francia.》
Scott era visibilmente contrariato all'idea di uccidere. Lo era sempre stato, sin dall'inizio. Però da una parte sapeva anche che quello era l'unico modo per uscirne vivi.
《Sia chiaro, Gerard è solo mio.》 Puntualizzò Malia, ottenendo immediatamente la reazione negativa del branco.
《Vorresti affrontare Gerard da sola?》 Chiese Lydia. Era la prima volta che la sentivano parlare dopo ieri notte. La sua voce non mostrava alcun segno di degradamento.
《Devo farlo. È stato lui ad uccidere Peter. L'ho visto con i miei occhi.》 Disse Malia, improvvisamente con un tono molto basso e malinconico.
《Okay, però non puoi farlo sola》 intervenne Deaton.
《E va bene, okay. Mi aiuterete. Ma sarò io a squarciargli la gola.》

Prima che chiunque potesse esprimere la sua opinione, si sentì un grido provenire dall'entrata della clinica.《Liberatemi!》
Liam riconobbe subito quella voce, ma non riuscì ad accostarla a nessun volto.
Malia roteò gli occhi. 《Ecco, di nuovo.》 Il branco si diresse verso l'entrata.
La stanza ospitava tre cacciatori legati strettamente a delle sedie di metallo. Liam ebbe un tuffo al cuore non appena vide il volto di colui che aveva urlato: i capelli biondi, gli occhi azzurri, le lentiggini sparse sul naso leggermente a punta. Era Nolan. Aveva il viso malridotto dai pugni, con qualche livido sparso qua e là e un po' di sangue sul labbro.
Appena l'umano si accorse di lui, smise di urlare. Si pietrificò con gli occhi spalancati e la bocca socchiusa. Liam gli diede uno sguardo carico d'odio. La sua mano formicolò, bramosa di chiudersi in un pugno e di incontrare la maledettissima faccia di Nolan. La sua espressione da cane bastonato non fece altro che invogliarlo ad ammazzarlo di botte, ma quell'idea fu misa in secondo piano quando si accorse di essere sotto gli occhi di tutto il branco. Mason li raggiunse, svegliatosi probabilmente dopo aver udito le grida di Nolan, ed fu l'unico a dargli lo stesso sguardo rabbioso.
Malia guardò il Beta, e poi si avvicinò al ragazzo legato. 《Che c'è, adesso avrai voglia di parlare?》 Domandò. Liam pensò che quel giorno l'atteggiamento di Malia fosse un po' inquietante, anche se giustificato.
Nolan fissò Malia tremando dalla testa ai piedi. Lei, dopo non aver ricevuto alcuna risposta, ringhiò. Nolan balzò indietro, per quanto gli fosse permesso. La paura che provava al suo cospetto fece innervosire la Coyote, tanto che gli tirò un pugno in pieno viso. Il biondo chinò la testa verso sinistra dopo aver incassato quel colpo, e cominciò a respirare faticosamente.
《Malia!》 Scott le prese le braccia prima che potesse scagliare un altro pugno. Lei si scostò.
《Adesso basta!》 Sbraitò la Coyote contro il suo Alpha. Egli la guardò con il suo classico sguardo gentile, cercando di capire. 《Cosa c'è? Non resterò con le mani in mano mentre questi bastardi assassini sono nella mia stessa stanza!》
《TU!》Malia si riavvicinò a Nolan, e lo prese per i capelli.
《Lo vedi quello laggiù?》 Indicò il cadavere di Peter con l'indice della mano libera, mentre con l'altra stringeva i capelli biondi del ragazzo.
《È colpa vostra se è su quel tavolo senza vita. È tutta colpa vostra! Vi presentate come quelli buoni, ma chi è che sta ammazzando qui? Siete voi gli unici assassini!》 Il tono di Malia tornò a prendere quella piega delirante. A Liam vennero i brividi a sentirla, ricordandosi che usò lo stesso tono nella notte precedente quando gli ordinò di aiutarla a prendere il dolore di Peter. Gli occhi della Coyote, circondati da profonde occhiaie scure, si fecero umidi.
《Malia, non li abbiamo portati qui per vendetta. Ci servono solo delle informazioni. Ricorda che neanche noi siamo assassini.》 disse Scott con il solito tono pacato.
Malia si accigliò. 《Per ora.》 Tirò un rumoroso sospiro e mollò con una spinta i capelli di Nolan. La sua testa ricadde in avanti, e la tenne bassa fino a che Scott si inginocchiò di fronte a lui. 《Ti conviene collaborare.》 Esordì l'Alpha con convinzione. 《Dicci che piani hanno i cacciatori.》
Il petto del ragazzo si alzò e si abbassò ad una velocità impressionante, e per qualche secondo fu tutto ciò che fece sotto lo sguardo di Scott. Poi strinse gli occhi con forza e scosse la testa.
《Nolan.》 lo chiamò Scott con più decisione.
《No... no...》 Nolan sembrò essere costretto a rifiutarsi di parlare.
Non voleva tradire i cacciatori, anche se sapeva che Malia aveva ragione. Erano loro ad essere nel torto. Però, se fosse diventato un loro alleato, i cacciatori si sarebbero avventati anche contro di lui. E sapeva quanto fossero forti.
Fra di loro si sentiva al sicuro, non poteva passare dalla parte degli esseri che gli incutevo così tanta paura.
Era in preda ad un' indecisione che gli stava facendo scoppiare la testa: nell'aiutarli c'erano troppe cose che sarebbero potute andare storte, ma sentiva che era la giusta decisione.
Continuò a scuotere la testa. Avvertì le prime lacrime bagnargli gli occhi.
《Nolan》 disse di nuovo l'Alpha.
Il ragazzo alzò gli occhi verso Liam.
Egli non capì cosa volesse da lui in quel momento, ma ricambiò con il solito sguardo duro.

Bed || ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora