Chapter 12

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Theo era disteso sotto un ciliegio in fiore. Il leggero venticello primaverile muoveva i rami dell'albero, facendo staccare alcuni petali rosa della loro radice. Li osservò cadere oscillado su di lui. Girò la testa verso destra.
L'erba era abbastanza alta da coprirgli la visuale, ma aveva quell'odore di rugiada mattutina che a Theo tanto piaceva. Afferrò un petalo e lo strofinò fra il pollice e l'indice, come per testarne la consistenza. Chiuse gli occhi per godersi al meglio quel momento di tranquillità. Come colonna sonora, solo il cinguettio di alcuni uccelli e il parlottare del branco. Erano a qualche metro di distanza da lui, nel bel mezzo di un rumoroso pic-nic.

Erano passati sei mesi da quando c'era stata la battaglia contro i cacciatori. In quest'arco di tempo avevano lavorato duro per poter sconfiggere l'Anuk-Ite, e solo pochi giorni fa ce l'avevano fatta. La paura era andata, i cacciatori rimasti si arresero, e a Beacon Hills era finalmente tornata l'armonia.
《Ehi!》 Sentì qualcuno chiamarlo. Aprì gli occhi e alzò leggermente la testa per vedere chi fosse.
Mason, con un sorriso accentuato sul volto, si sedette accanto a lui sull'erba alta, appiattendola e lasciando così i segni della sua presenza.
《Ehi》 ricambiò il saluto Theo, concentrandosi di nuovo sul petalo fra le sue dita. Mason stette in silenzio per qualche minuto, osservando prima i petali rosa e poi il branco.
《Adesso... te ne andrai, vero?》 Biascicò poi Mason, chinando la testa e guardandosi le gambe incrociate. La sua voce aveva una nota di malinconia.
Aveva colpito in pieno. Fu contento che avesse capito le sue intenzioni.
《Già...》 in effetti, era strano che qualcuno credesse davvero che Theo, dopo la fine di tutto, sarebbe rimasto a Beacon Hills.
Liam era sempre stata l'unica cosa che lo aveva tenuto ancorato a quel posto. Inizialmente volle restare per entrare nel branco di Scott -e questa volta, seriamente-, ma era chiaro che alla fine dei conti restò solo per quel ragazzo. E adesso che non c'era più e che ogni cosa aveva perso il suo senso, non trovò neanche un buon motivo per dover rimanere in quel luogo. A stento era riuscito a restare subito dopo la sua morte, perché voleva aiutare il resto del branco ad uccidere l'Anuk-Ite, ma dopo aver risolto la questione fu sicuro che se avesse prolungato la sua permanenza a Beacon Hills, sarebbe impazzito.
《Lo hanno capito tutti. Solo... mi chiedevo quando sarebbe successo.》
Theo ci riflesse sù, con gli occhi incollati ai rami del ciliegio. 《Non so. Forse, anche questa sera.》 Vide Mason accigliarsi, con la coda dell'occhio. Mormorò un "capisco", e poi cadde di nuovo il silenzio. Ma non fu uno di quei silenzi imbarazzanti, che ti fanno azionare le rotelle del cervello in cerca di qualcosa da aggiungere per rompere il ghiaccio.
Entrambi lo vollero, si estranearono dal mondo e si immersero nei propri pensieri, desiderando solo di non venire disturbati.

《Lui ti amava》 affermò Mason dopo una decina di minuti, con voce rauca.
《Lo so.》 Disse Theo. Sentì il cuore battergli in gola. Era la prima volta che qualcuno gli parlava di lui dopo la sua morte, il che fece agitare la Chimera.
Certo, voleva parlare di lui. Avrebbe potuto farlo ininterrottamente per ore e ore, senza stufarsi mai di quell'argomento. Però c'era qualcosa che lo bloccava, qualcosa che gli sferzava un colpo ogni volta che gli passava anche solo per la testa di farlo.
《Ma non intendo dire che ti amava e basta. Nel senso, sì, lui ti amava, ma...》 Mason parve ragionare su cosa avrebbe dovuto aggiungere. Dopo qualche secondo scosse la testa in segno di resa. 《Non credo che "amare" basti per descrivere quel che lui provava per te.》
Gli occhi di Theo si fecero umidi. Ebbe di nuovo quella voglia incontrollata di piangere, di gridare e di picchiare qualcosa. Niente era cambiato di una virgola da sei mesi: il piccolo Beta sembrava volergli rammentare della sua esistenza balzandogli in testa ogni qual volta gli si presentasse l'occasione, facendogli ricordare quanto lo avesse amato e quanto la sua vita abbia avuto un picco negativo da quando è morto.
Theo passava le giornate a lavorare duramente e a dare il meglio di sé, solo per potersi distrarre. Poi la sera tornava in quelle quattro mura che racchiudevano il suo piccolo appartamento nuovo, e passava la nottata nell'isolazione più totale. Sapeva che stare da solo non faceva altro che peggiorare la situazione, ma solo il pensiero di dover avere la compagnia di un'altra persona lo faceva sentire a disagio.
Theo si tirò a sedere e guardò Mason. 《So anche questo》 gli disse serrando le labbra, mentre una prima lacrima scendeva da un occhio. Non si disturbò di asciugarla. Sentire quella breve striscia salata percorrergli il volto lo sollevava, in qualche modo. Era un segno del suo sfogo emotivo, lo era sempre stato da quando i suoi sentimenti umani si erano svegliati.

Bed || ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora