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Jeon Jungkook aveva un amico, Kim Seokjin, cinque anni più grande di lui. Il ragazzo aveva finito il college, mentre Jungkook era al suo terzo anno. Kim Seokjin era una sorta di genio dei computer, un mago della scienza, e cercava di spiegare cose a Jungkook che non riusciva a capire. Anche la formula più piccola, le parole più semplici a cui Seokjin poteva pensare, Jungkook non riusciva a capirle.

E specialmente non capì quando Seokjin portò a casa sua un ragazzo chiamato Park Jimin e iniziò a spiegare il suo meccanismo.

"Questo è Jimin. Park Jimin." disse Seokjin, gesticolando in modo calmo al ragazzo moro davanti a lui. Jimin fece un passo avanti, chinandosi, e tirò fuori la sua mano per stringere quella dell'altro, presumibilmente. Ma quando Jungkook poggiò il suo palmo su quello di Jimin, il moro baciò le sue nocche, una alla volta, delicatamente e lentamente. Jungkook guardò Seokjin confuso quando lo fece.

"Jimin è un robot. Una sorta. È una persona generata al computer." disse Seokjin, e Jimin si alzò, annuendo. "Ha un cuore metallico che si comporta proprio come quello umano, solo che al posto del sangue, pompa gas in tutti i tubicini nel suo corpo al posto delle vene. I suoi occhi non sono veri, ma sono bellissimi, vero? E possono vedere esattamente come un normale essere umano, forse un po' meglio della media.

I suoi capelli sono veri. Sono capelli donati. Carino, huh?" chiese Seokjin. Jimin inclinò la testa di fronte a Jungkook, così che l'altro potesse toccarli. E anche se Jungkook era confuso, non era schifato, così lo fece. Fece correre le sue dita attraverso i capelli marroni di Jimin. (Erano davvero morbidi.)

"Vivrà con te." disse Seokjin. Jimin si alzò e, ancora una volta, sorrise e annuì. Le sue dita erano ancora intrecciate in quelle di Jungkook. Jungkook se ne accorse solo in quel momento. "Ho fatto Jimin per te. Sa già molto su di te, è programmato per amarti."

"Tu... Hai programmato un robot per farlo essere il mio fidanzato." disse Jungkook, solo per essere sicuro di aver capito bene. Seokjin annuì, entusiasta e felice, e anche Jimin annuì, sembrando più entusiasta di Seokjin. Jungkook fissò entrambi per un lungo periodo, guardando da Seokjin a Jimin a Seokjin a Jimin fino a che passarono cinque minuti e Seokjin iniziò a sembrare più nervoso che felice.

"Jungkook, dici sempre che non ti piace il matrimonio e sei così - così contro le persone, così ho pensato di darti - beh, costruirti qualcuno che potresti amare. So che è una cosa alquanto merdosa da fare ma io voglio- tu sei il mio migliore amico e non voglio che tu stia da solo quando tutti i tuoi amici si saranno sistemati con mogli e figli e- ed è una cosa carina fare pratica con le cose che ho imparato, i-io ci sono stato a lavorare per mesi e ho trovato solo piccole imperfezioni-"

"Lo tengo!" disse Jungkook, e Jimin emise un suono felice dal retro della sua gola nello stesso momento in cui tutta la tensione si scaricò fuori dalle spalle di Seokjin. Jungkook provò ad abbozzare un sorriso, ma non ci riuscì bene, perché era tanto da assimilare in soli cinque minuti. "Lo terrò solo se la smetti di parlare, okay, hyung? Grazie per... Per il fidanzato, e io... Ti farò sapere se qualcosa va storto, immagino."

"Okay" sorrise Seokjin. Lasciò la casa silenziosamente, e Jimin si voltò verso Jungkook, tutto sorridente e nervoso. Aveva entrambe le mani di Jungkook, ora, e lo stava solamente fissando, sorridendo così tanto che Jungkook si chiese se gli stesse facendo male.

Jungkook aprì la bocca per dire qualcosa, ma Jimin lo precedette. "Quindi, io sono Park Jimin, e sarò il tuo fidanzato. Questo è ciò che mi ha detto Jin. Mi ha detto anche che ci sarebbe voluto tempo per te per abituarti a me e che non posso essere il tuo fidanzato ora perché la mente umana non funziona come quella meccanica quindi ti aspetterò."

"Oh," disse Jungkook, perché non era sicuro di cos'altro dire. Cercò le parole, qualcosa, qualunque cosa, ma l'unica cosa a cui riusciva a pensare in quel momento era come voleva disperatamente le sue mani libere dai palmi di Jimin.

"E Jin mi ha detto che sarai nervoso per un po', perché sei sempre preoccupato di non piacere alle persone, ma non devi preoccuparti, Jungkook, perché io ti amo già." Jimin strinse le sue mani. "Mi ha anche detto che dovresti chiamarmi hyung perché credo che io sia più grande di te o qualcosa del genere, e non dovresti lamentarti perché lui mi ha programmato per essere due anni più grande, non importa quanto invecchi."

"Tu invecchi?" chiese Jungkook.

"Beh, non fisicamente." disse Jimin. "Ma il mio cuore invecchierà. Ed eventualmente morirò, ma solo a causa della vecchiaia. Morirò anche prima o con te, perché sono programmato anche per morire d'infarto. Ma va bene, perché non voglio dover vivere una vita senza di te."

"effettivamente è... Terribile- Jin ti ha davvero programmato così?" chiese Jungkook. "Ci ha pensato? Deve aver lavorato su di te per molto tempo, huh?"

"Ha speso due anni interi a lavorare su di me." disse Jimin. "Ecco da dove è venuta l'idea di programmarmi due anni più grande di te. È l'ultima cosa che ha aggiunto- la mia età."

"Lui..." ridacchiò Jungkook. "Seokjin è straordinario, vero?"

"Tiene molto a te." Disse Jimin. "Me l'ha detto quando mi stava attaccando il braccio. Vuole solo che tu sia felice, e questo è il motivo per cui mi ha riempito di tuoi ricordi e mi ha fatto innamorare di te."

"È..." Jungkook non riusciva a trovare le parole.

"Penso sia amore." disse Jimin. "Forse lui ti ama tanto quanto lo faccio io."

"Forse." sussurrò Jungkook, ma lo dubitava. Seokjin era stato sempre così concentrato sulla sua vita amorosa che Jungkook non pensava che Seokjin avesse tempo di innamorarsi. Durante tutta la sua vita, Jungkook non era mai stato con un'altra persona, non aveva mai baciato qualcuno. E, se i piani fossero andati come aveva previsto Seokjin, Jungkook ora aveva qualcuno con cui fare tutte queste cose.

"Jin mi ha detto che non hai mai fatto nulla come questo prima." disse Jimin e- è divertente, ci stavo pensando giusto ora. "Ha detto che potresti essere maldestro, quindi farò in modo di prenderti se cadi."

Jungkook quasi si strozzò.

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Finisco una storia e ne inizio altre 20

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