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Due giorni prima di Natale, Park Jimin scoprì il vero significato della parola frenetico. Ovviamente sapeva cosa volesse dire; se Seokjin lo sapeva, Jimin lo sapeva, ma Jimin non aveva mai sperimentato personalmente niente di frenetico. Sapeva che, durante le feste, soprattutto Natale, le persone potevano essere molto, molto felici, potevano voler essere coccolati dal loro amato con la cioccolata calda, pop corn, niente stress grazie al fatto che non c'era scuola, niente lavoro. Jimin sapeva tutto riguardo le vacanze, e aveva programmato di fare in modo che quel Natale fosse il migliore di Jungkook.

Non andò come pianificato, all'inizio.

Jimin e Jungkook fecero tutto quello che due fidanzati e una famiglia avrebbe dovuto fare, anche se non erano ne fidanzati e ne una famiglia.. Jungkook era davvero disposto ad innamorarsi di Jimin, anche se Jimin poteva dire che non era ancora a quel punto. Sapeva come era un uomo innamorato; Jungkook stava dando a Jimin una grande chance, che Jimin apprezzò - una che Seokjin gli aveva detto che non era facile per molte persone lasciarsi andare.

Passare l'inizio delle vacanze di natale con Jimin fu divertente. Lui e Jungkook si coccolarono molto, la maggior parte delle volte seduti sul divano sotto una coperta. Jungkook si sedeva in mezzo alle gambe di Jimin, si appoggiava contro il suo petto, con le braccia di Jimin intorno alle sue spalle e una tazza di cioccolata calda nelle mani di Jimin. Jimin non poteva bere la cioccolata, quindi la dava a Jungkook; e ne rubava un po', assaggiando il gusto della cioccolata dall'angolo della bocca di Jungkook. Jungkook si sporcava sempre quando beveva; e non gli interessava se Jimin baciava vicino alle sue labbra.

Due giorni prima di Natale, Jungkook ebbe le ferie dal lavoro per lo stesso lasso di tempo in cui non andava a scuola. Aveva a che fare con il suo capo a cui piaceva molto, e sapeva che aveva bisogno di una pausa. Era ovvio da come sembrava che Jungkook avesse bisogno di una pausa; e Jimin fu grato che il capo di Jungkook gli diede un po' di tempo libero. Girare tra lavoro, lavoro del college, e tutti i balli diversi che Jungkook stava imparando - il ragazzo si stava opprimendo con le sue mani. Jimin non realizzò esattamente quanto si stesse opprimendo fino al 23 dicembre.

Jungkook tornò a casa stropicciandosi gli occhi, sbadigliando, con lo zaino che scendeva lundo le sue spalle. Stava camminando lentamente, cosa che Jimin rilevò ma non ebbe una possibilità immediata di agirci; perché Jungkook stava camminando dietro di lui pochi secondi dopo che chiuse la porta d'ingresso. Jungkook si accigliò, prese una coperta e cercò di mettera sopra Jimin. "Ti bloccherai se prenderai troppo freddo? Smetterai di lavorare, vero? Dovresti metterti questa coperta-"

"Fa abbastanza caldo qui, Jungkookie. Grazie." disse Jimin. Si alzò, presse un piccolo bacio sulla guancia di Jungkook. Jungkook stava lottando per tenere i suoi occhi aperti, Jimin poteca scommetterci. Afferrò i bicipiti di Jungkook, tenendolo dolcemente, e iniziò a farlo muovere. "Andiamo a letto, okay? Sembri molto, molto stanco. Ti preparerò la cena dopo un pisolino."

"No, sto - sto bene. Dovrei... Restare sveglio. Devo andare da una parte... Presto." disse Jungkook. Si allontanò dalla presa di Jimin, fece un paio di passi indietro. Jimin seguì Jungkook mentre parlava. "In realtà sono... Abbastanza affamato, hyung. Puoi-"

Jungkook provò a fare un altro passo, ma le sue ginocchia cedettero, e iniziò a collassare. Jimin si tuffò in avanti, solo per prendere fortunatamente la parte superiore di Jungkook prima di farla sbattere a terra. Per alcuni minuti, Jimin non fu sicuro di cosa accadde. Perché Jungkook era caduto all'improvviso? Perché i suoi occhi erano chiusi? Si era addormentato? Ma, no; Jimin realizzò che era svenuto, e rimase a bocca aperta quando questo pensiero gli invase la mente. Cosa avrebbe dovuto fare? Avrebbe dovuto portare Jungkook all'ospedale? Qualcosa non andava? Era solo stanco?

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