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Toby's POV
La scena mi fece sobbalzare.
La ragazza si trovava in una pozza di sangue formatasi sul suo letto.
Aveva il petto aperto con gli organi che ne fuoriuscivano e vari tagli profondi si trovavano su ogni parte del corpo.
Nel collo era stato conficcato un ferro di cavallo.
Crys.
Un tic fece muovere la mia spalla, quasi per il nervosismo.
Tirai un calcio al mobile vicino a me e mi trattenni dallo spaccare qualcosa.
Uscii dalla finestra e mi diressi alla creepyhouse.
Nel bosco incontrai Jeff che mi guardò. Sogghignò e si avvicinò a me.

Jeff -Perché di ritorno così presto?-
Io -Non sono cazzi tuoi.-
Jeff -Uhh, abbiamo un esemplare di Ticci-Toby arrabbiato. Che è successo? La ragazzina ti ha battuto?
Io -Ripeto, non sono cazzi tuoi.-

Jeff non fece in tempo a ribattere che me ne andai. Odiavo Jeff quando provava a stuzzicarmi ma odiavo ancora di più quando trovava il punto debole.
Cercai di non pensarci e mi avviai verso casa. Quando entrai, un odore di sangue fresco mi fece stare sull'attenti. Mi voltai e ritrovai Eyeless in cucina mentre beveva un succo.
Un tic fece muovere la mia spalla facendo cadere l'accetta che tenevo in mano.
Mi chinai subito per raccoglierla e me ne andai in camera. Salii le scale incrociando CandyPop che provò a salutarmi. Io risposi con un tic al collo che mi fece piegare la testa di scatto.
Quando arrivai davanti alla porta di camera mia, già da fuori, si poteva sentire l'odore di sangue fresco. Entrai trovando Crys mentre stava prendendo la maglia da mettere come pigiama. L'unico problema era che si trovava in intimo.
Appena mi vide, usò la maglia come se fosse un asciugamano
Non era per niente male

Crys' POV
Dopo aver fatto uno svariato numero di omicidi, mi teletrasportai a casa. Era molto più facile viaggiare ora che sapevo teletrasportarmi
Quando mi ritrovai nella camera di Toby, dato che non c'era nessuno, decisi di mettermi la maglia del pigiama e mettermi a dormire. Mentre stavo cercando la maglietta, mi tolsi i vestiti e rimasi in mutande e reggiseno. Continuai a cercarla ma non la trovavo. Dopo un po' di ricerca la trovai e la presi in mano.
Come la tocchai, sentii la porta aprirsi e Toby sbucare dalla porta.
Credo di non essere mai stata più in imbarazzo di così.

Io -SI BUSSA ALLA PORTA.-
Toby -E TU POTEVI CHIUDERLA A CHIAVE-
Io -LA STANZA È TUA, NON MIA-
Toby -ALLORA NON TI INCAZZARE SE ENTRO-
Io -MA VUOI USCIRE!? NON TI FACCIO DA SPOGLIARELLISTA-
Toby -SI, PERÒ MUOVITI RAGAZZINA-

Disse prima di chiudere la porta. Mi misi in fretta la maglia, presi il mio sketchbook e le cuffiette e mi misi sul mio letto, vicino alla finestra, a guardare fuori.
Dovevo tranquillizzarmi. Urlare come una schizzata non faceva per me. Io di solito stavo zitta e progettavo un omicidio, ma con lui non si poteva fare così e urlare era l'unico modo.
Mentre ascoltavo la musica, sentii qualcuno bussare alla porta.

?? -Posso entrare?-
Io -Sisi, fai pure-

Non riuscii a capire di chi fosse la voce, dato che stava dalla parte opposta della porta, ma non avrei mai pensato a Toby. Fino a tre minuti prima mi urlava contro, adesso bussava e faceva il carino. Sapevo che fosse bipolare, ma non me lo immaginavo così.

Toby -Scusa, ho avuto un attacco di schizofrenia.-
Io -Tranquillo-

Dopo di ché, si sdraiò sul letto, si abbassò la maschera facendo notare la sua cicatrice e si mise a guardare il soffitto. Restò così per qualche minuto mentre qualche volta i suoi muscoli si contraevano per i Tic, per poi rovinare il silenzio.

Toby -Che ore sono?-
Io -Le 3:18. Perché?-
Toby -Per sapere quanto potevo dormire-
Io -Okay-

In pochi minuti mi addormentai con la musica e lo Schetchbook.

Mi alzai di colpo.
Uno strano rumore proveniente da dietro la porta aveva disturbato il mio sonno. Mi diressi verso la porta della stanza e la aprii lentamente. Guardando non capii dove mi trovavo. La camera dove stavo dormendo era quella di Toby, ma la stanza dietro la porta era completamente buia e non si capiva cosa ci fosse dentro. Sentii qualche mugulio e il rumore di una mano che veniva a contatto con il viso di qualcuno. Mi allarmati e cercai qualcosa per fare luce. L'unica cosa che avrei potuto usare era il telefono così lo presi.
Appena accesi la torcia, quasi svenni.
Trovai Jeff che stava fissando con sguardo omicida una persona. Quando quest'ultima si voltò caddi a terra e urlai.
Jeff aveva legato un altra me e l'aveva torturata. Guardai Jeff e notai che si stava avvicinando con il coltello insanguinato in mano, mentre io mi trovavo come in uno stato di paralisi.

Mi svegliai piangendo per lo spavento. Non mi era mai andato a genio Jeff e da quel sogno non l'avrei più sopportato.
Sentii come una presa alla mano, quindi mi girai. Trovai Toby seduto vicino al mio letto mentre mi teneva la mano.

Toby -Tutto apposto Crys?-
Io -Si, non è niente-

Mi asciugati le lacrime e guardai l'ora. Erano le 4:30. In un'ora ero riuscita ad avere un incubo.
Mi rigirai per dare le spalle a Toby e cercai di ricominciare a dormire.

Toby -La cosa dell'altra sera vale anche per questa-
Io -Quale?-
Toby -Se non riesci a dormire, puoi anche venire da me-
Io -Okay-

Toby' POV
Avevo avuto un altro attacco di schizofrenia e questa volta con lei. Non so perché iniziai ad urlarle contro. Non era colpa sua, si stava semplicemente cambiando nella sua stanza provvisoria, nulla di che. Però dovevo ammettere che non era per niente male. La sua pelle era ancora più pallida da quando diventò una Proxy e i suoi capelli mori le mettevano a risalto gli occhioni color verde chiaro che adesso mi facevano impazzire ancora di più.
L'unica cosa che adoravo della gente erano gli occhi, perché guardando gli occhi di una persona puoi percepire quello che prova: felicità, tristezza, stupore, paura. Per questo adoravo guardare negli occhi le mie vittime. Si poteva notare la paura e la rassegnazione nei loro occhi. Gli occhi di Crys quando l'ho conosciuta erano pieni di determinazione e coraggio. Per questo la sopportavo.

Aspettai dietro la porta per qualche minuto e poi bussai.
Quando entrai, Crys era nel suo letto che disegnava e ascoltava la musica. Mi sdraiai nel mio letto e in poco tempo ci addormentammo tutti e due.
Verso le 4:15 mi svegliai per dei versi strani: sembrava che qualcuno stesse piangendo.
Mi girai verso il letto di Crys e notai che delle lacrime uscivano dai suoi occhi e scendevano sulle guance.
Mi fiondai vicino a lei e cercai di svegliarla. Le presi la mano per tranquillizzarla e sembrò funzionare. In due o tre minuti si svegliò.
Prima di avviarmi verso il mio letto, le dissi che se non avesse più preso sonno, sarebbe potuta venire da me. Quando andai verso il mio letto, sentii Crys alzarsi per seguirmi.

Io -Alla fine hai deciso di venire?-
Crys -Non riesco mai a riaddormentarmi dopo un incubo-
Io -Dai, vieni-

Ci sdraiammo insieme nel letto e lei si mise vicino a me. La abbracciai e mi addormentai così: con lei tra le mie braccia.
Mi faceva male avercela accanto.

Spazio autricee
Non ci credo, ho aggiornato.
*92 minuti di applausi*
No, okay. Apparte gli scherzi, scusate se ci ho messo tutto questo tempo per aggiornare ma, come vi ho detto, ho avuto molto da fare e ne avrò ancora per un po'.
Spero vi piaccia questo nuovo capitolo. Si, sto trasformando Toby in qualcosa di troppo puccioso, ma vedrò di rimediare.
Ci si becca al prossimo capitolo
Un bacio, Marghe🌙

The Rider of the MidnightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora