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Crys'POV
È passata una settimana da quando io e Toby ci siamo baciati.
In quella settimana, pur essendo nella stessa stanza, non ci scambiavamo nessuna parola e nello stesso tempo la mia voglia di uccidere era aumentata.
Infatti, le mie vittime aumentavano sempre di più.
Lo Slenderman ieri notte mi riprese perché avevo trucidato cinque famiglie di cui due da quattro componenti ciascuna e le altre tre ognuna da cinque componenti, diminuendo le vittime degli altri.
Lo ammetto, è stata una mossa egoista, ma dopo aver trucidato una miriade di persone cose come "l'altruismo" non esistevano più per me.
Era la mezzogiorno passato e, dato che non avevo fame, presi il mio sketchbook, le mie cuffiette e il mio telefono per poi dirigermi da Castle.
Quando arrivai presi una balla di fieno che si trovava in un angolo della stalla,la misi vicino al box di Castle e mi ci sedetti sopra.
Guardai tutti i miei vecchi disegni rappresentanti le Creepypasta. Sapere della loro esistenza e farne parte era strano.
All'inizio i disegni rappresentavano solo Jeff e Laughing Jack per il semplice fatto che sono state le mie prime Creepypasta. Mi stupisco ancora di quanto possa essere diversa una Fan art dal vero Jeff the Killer. Impressionante.
Comunque, arrivai al momento della mia vita in cui lessi la storia di Toby.
Da lì le pagine erano tartassate dai suoi disegni. Mi stupiva come una persona potesse essere un assassino seriale, ma avere comunque dei punti deboli. Mi stupiva come un ragazzo così tanto sottovalutato da tutti, fosse riuscito a ribellarsi e ad incutere terrore. Non è mai stato accettato completamente per i suoi problemi e adesso lui ha deciso di accettare la gente, ma in un altro senso.
Lo Slanderman gli ha concesso la possibilità di vendicarsi alla fine. Perché si, ciò che fa è vendicarsi. Cosa che potrebbe sembrare infantile agli occhi di una persona normale, ma pochi hanno subito quello che abbiamo subito noi Creepypasta per poi rialzarsi con una rabbia tale da non poter essere contenuta.

I miei pensieri vennero interrotti dal portone della stalla che si apriva.
Lui
"Parli del diavolo e spuntano le corna"
Perfetto direi

Toby's POV
Passare tutto il tempo a far finta di ignorare Crys mi stava fondendo il cervello.
Anche io, come Crys, feci una strage di omicidi quella settimana, infatti lo Slenderman ci riprese entrambi nello stesso momento. Neanche in quel momento ci scambiammo una parola, anzi, nemmeno uno sguardo.
Decisi di andarle a parlare per sistemare di nuovo le cose. Entrai nella nostra stanza ma non c'era anima viva, notai però che sulla scrivania mancava il suo Sketchbook. Capii allora che si era nascosta da tutti, lo faceva spesso.
Andai prima in giardino, di solito disegnava lì, ma niente. Vuoto.
Andai a cercarla dove si trasformò in una Proxy, ma niente.
L'ultimo posto tranquillo rimanente era la stalla di Castle, allora mi diressi là.
Come immaginavo era seduta sopra una balla di fieno. Quando aprii, il portone fece un rumore assurdo, quindi mi notò subito.
I nostri occhi si incrociarono e, lo ammetto, il cuore perse un battito.
Crys abbassò lo sguardo, per poi portarlo su Castle che stava mangiando.
Tentai di di avvicinarmi per sedermi vicino a Crys, ma a quanto pare i miei Tic decisero di non aiutarmi, facendo muovere la gamba in modo tale da farmi cadere.
Vidi Crys correre verso di me per soccorrermi mentre sorrideva per l'accaduto

Crys -Oddio, tutto apposto?-
Io -Mi ero quasi dimenticato di com'era la tua voce-
Crys -Dai, alzati. Cosa c'è?-
Io -Ehm, volevo parlare di quello che è successo una settimana fa-

Ci fu un momento di silenzio tra noi due. Pensai che forse quello che voleva sentirsi affermare da me fosse che quel bacio non valeva niente, anche se non era vero, almeno per me.

Crys -Ah, ehm, si-
Io -Non valeva niente, non era significativo, giusto?-
Crys -S-si, giusto.-
Io -Perfetto, è stato solo un momento di bipolarismo scusa-
Crys -Tranquillo..-

Detto questo me ne tornai in camera, lasciando Crys da sola. Cazzo se erano false quelle parole.

Crys'POV
L'ultima persona che avrei voluto vedere era appena entrata nella Stalla di Castle quando ero presente pure io.
Ci guardammo negli occhi per alcuni secondi che sembravano ore e il cuore perse un battito.
Distolsi lo sguardo e iniziai a controllare Castle, mentre lui cercò di avvicinarsi. Il suo piano fallì perché si ritrovò per terra. Mi scappò una risatina ma mi fiondai subito da lui.

Io -Oddio, tutto apposto?-
Toby -Mi ero quasi dimenticato di com'era la tua voce-
Io -Dai, alzati. Cosa c'è?-
Toby -Ehm, volevo parlare di quello che è successo una settimana fa-

Ero tentata di cacciarlo via ed evitare l'argomento, ma prima o poi avremo dovuto affrontarlo

Crys -Ah, ehm, si-
Io -Non valeva niente, non era significativo, giusto?-

Cazzo se significava qualcosa, ma a quanto pare solo per me, quindi perché fare una figura di merda?

Crys -S-si, giusto.-
Io -Perfetto, è stato solo un momento di bipolarismo scusa-
Crys -Tranquillo..-

"Tranquillo un corno" pensai.
Mentre lui se ne stava andando, sentivo il solito vuoto che nello stomaco espandersi.
Dopo un attimo delle lacrime iniziarono a rigarmi il viso e senza farci caso, mi ritrovai a piangere come una bambina.
Non piangevo mai perché credevo che piangere fosse da deboli e pensavo "dai Crys, c'è di peggio" trasformando la tristezza in rabbia da sfogare sulle vittime.
Non piansi nemmeno quando morirono i miei, rimasi con un vuoto nello stomaco e con la rabbia che straboccava da tutti i pori.
Tutte le cose difficili che ho passato le ho tenute dentro, fino ad ora. Tutti piangono prima o poi, l'ho capito in quel momento.
Toby era stata la prima persona che mi aveva fatto piangere, per di più per una cavolata da teenager.

Piansi per una bella mezz'oretta per sfogarmi di tutto il dolore che avevo provato. Ero rimasta attaccata al collo di Castle, che sembrò capire la mia stristezza, perché sembrava mi stesse tenendo stretta con la sua testa.
Quando finii, mi sentii più libera ma ancora con il solito vuoto che mi portavo dentro.
Decisi di tornare nella mia stanza per sdraiarmi un po' sul letto, anche se sapevo perfettamente che ci sarebbe stato lui.
Come da copione, quando aprii la porta, i miei occhi rossi e gonfi per il pianto, incontrarono quelli castani di Toby.
Distolse lo sguardo per un secondo, ma sembrò notare i miei occhi rossi e gonfi con ancora qualche lacrima, perché si alzò di scatto dal suo letto e venne subito da me.

Toby -Crys, che hai?-

Spazio Autricee
Sono riuscita ad aggiornare, strano ma vero. Adesso che ho l'ispirazione e sono a casa da sola, tranquilla, scrivo subito il prossimo capitolo così magari lo pubblico subito.
Un bacio, Marghe🌙

The Rider of the MidnightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora