"Giugno è alle porte" pensò Katherine quella piovosa, insolita, serata estiva. Stava sfogliando l'album di fotografie nel suo ufficio. Erano quasi le undici e mezza e il dipartimento era completamente deserto. Era sola.
Sfogliando le pagine dell'album, che avevano lo stesso odore vecchio e vissuto dei suoi libri dell'università, Kat ripercorreva i ricordi della sua adolescenza: ricordava con nostalgia le ghirlande di fiori che regalava a Liz, i voli dall'altalena costruita da suo padre e tutti i momenti felici vissuti assieme ai fratelli. Erano ormai più di quindici anni che Kat riguardava e custodiva gelosamente quelle foto che le si erano impresse nel cuore.
"Paul e Liz" sussurrava con un lieve sorriso ogni tanto. "Quanto era bello, Paul... perché?" E spesso qualche lacrima bagnava la plastica del raccoglitore. Da più di quattordici anni rimpiangeva gli anni più belli della sua vita, con Paul ed Elizabeth, i suoi fratelli.
Sempre, una volta richiuso l'album, ripensava a l'ultima occasione in cui lo aveva visto, il giorno in cui era nata sua nipote June: 1 giugno 1997. Quella data la ossessionava terribilmente, e avrebbe dato qualsiasi cosa per far si che lui chiamasse casa Jonas, 38 Weisson Street, Mayland, New York, e chiedesse di lei e Liz, di poterle rivedere anche solo per un saluto.
"Grazie Isaac!"
Kat sentì sua sorella dal corridoio e si affrettò a mettere via l'album.
"Eccomi!" Liz entrò in ufficio reggendo da sola due scatoloni e ed una borsa, seguita da Isaac altrettanto carico. Subito Kat si affrettò ad aiutarli.
"Cos'è tutta questa roba?" gli chiese guardando dentro la borsa. "Uova? Là dentro ci sono tutti i festoni? Questi sono coriandoli?!?"
"Le uova servono per il dolce, lì c'è anche la farina... il resto dovremmo averlo a casa. Questi non sono tanti, ma basteranno a rallegrare questo posto." Disse Liz indicando lo scatolone posto davanti a Kat sulla scrivania, notando lo sguardo di disapprovazione della sorella. "Sono solo piuttosto... grandi! Isaac se li è procurati nel nuovo centro commerciale a Manhattan, non è fantastico?"
"Magnifico!" rispose Kat sarcastica. "Spero solo che non diventi una festa pacchiana, il capo lo odierebbe."
"Tu fidati di noi." la rassicurò Liz, stringendosi al braccio di Isaac.1 giugno 1997
Paul le raggiunse correndo lungo i corridoi dell'ospedale e le accolse con il più caloroso degli abbracci. Indossava il suo tipico camice bianco da medico, sopra una camicia di un tenue color panna, insieme ai jeans che Kat gli aveva regalato il natale prima. Aveva un sorriso lucente stampato in viso e appena i loro sguardi si incrociarono esclamò, colmo di gioia: "è nata mia figlia!"
Kat non poteva essere più felice per suo fratello, vederlo così gioioso e allegro le riempiva il cuore, e sapeva che questo valeva anche per Liz. Paul le guidò subito al reparto maternità e lì videro per la prima volta la piccola June, nata prematura di un mese, in braccio alla mamma Renée. Kat fu la prima, a parte i genitori, a prenderla in braccio; era una piccola creatura dolce e serena, con tanti capelli color rame e due grandi occhi marroni. A Kat si era sciolto il cuore. Sarebbe stato assurdamente perfetto per Kat se la madre della piccola fosse sparita, anche solo per pochi minuti.Novembre 1996
Per concludere l'infinita cena del Ringraziamento, non poteva mancare il dolce fatto in casa del signor Johnas, la quale ricetta era da sempre rimasta segreta. All'apparenza non sembrava nulla di più di una crostata alla marmellata, ma Kat aveva sempre avuto il sospetto che il retrogusto misterioso fosse proprio in quella. Tutti a tavola sembravano gradire, anche se Renée supplicò per ottenere una fetta il più sottile possibile.
"Veramente, era tutto delizioso, ma sono piena. Ne assaggerò solamente un pezzetto, grazie."
D'altronde, la giovane donna era un'aspirante attrice, non era la prima volta che insisteva sul fatto di dover dimagrire per un ruolo.
Quando tutti ebbero terminato il dolce, un tintinnio invase la sala da pranzo, Paul stava colpendo il bicchiere di vetro con l'estremità del cucchiaino da caffè.
"Papà, Kat, Liz, io e Renée vorremmo fare un annuncio: Renée è stata presa per un ruolo in una produzione in città... ed è un'occasione che non può perdere, di conseguenza abbiamo deciso di traferirci a Los Angeles. Partiremo la prossima settimana."
A queste parole, Kat non capì bene cosa provava. Da un lato era amaramente delusa e scoraggiata, per qualche motivo, mentre dall'altro sentiva di dover essere felice per il fratello. E ci stava provando, davvero, con tutta se stessa, ma mai la felicità le fu così imposta prima d'allora. Questo suo sentimento fu interrotto dagli applausi improvvisi di Elizabeth, che si affrettò a raggiungere la coppia per congratularsi, e li strinse in un grande abbraccio.
Kat si alzò e, reprimendo i suoi più sentimenti più infelicemente sinceri, reputò appropriato festeggiare i due subito di seguito a Liz e a suo padre.
STAI LEGGENDO
June
General FictionJune vive in un'enorme villa a Los Angeles, padre medico, madre attrice; in mezzo alle migliori comodità, non si sente a casa, tanto che un giorno, in seguito ad una serata andata male, è costretta a fuggire.