will

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Mi svegliai per colpa dei raggi di sole che entravano dalla finestra e quando aprii gli occhi non capii dove mi trovassi, le pareti erano troppo scure. Ma pochi secondi dopo mi ricordai quello che era successo la sera prima.

Tentai di alzarmi ma un peso sul mio petto non me lo permise, abbassai lo sguardo e vidi la testa di Nico sul mio petto ancora addormentato. Incominciai ad accarezzargli delicatamente i capelli ma poi mi resi conto che con quella luce doveva essere l'ora di colazione e quindi dovevo svegliare Nico.

Lo chiamai, niente. Allora mi venne un idea: iniziai a baciargli la faccia, piccoli baci delicati su tutto il viso. Il piano funzionò infatti il figlio di ade aprì gli occhi e io mi scostai.
-cavolo, voglio svegliarmi così più spesso- scherzò lui e si mise a ridere, una breve risata ma mi domandai da quanto tempo non ridesse di gusto
-beh, Death boy, sarà ora di colazione quindi cambiati- dissi io con il sorriso. Lui si girò verso il comodino dove c'era la sveglia e mi chiesi come avessi fatto a non vederla.

-ehm... sono le 10:30 will- disse lui
-CHE COSA?!- e, anche se penso che non ci sia bisogno di spiegarlo, imprecai in greco antico
-non sapevo sapessi imprecare, sei sempre positivo- disse lui in tono scherzoso
-IO OGGI HO IL TURNO IN INFERMERIA DALLE 8!- urlai
-scusa Nico devo proprio andare- dissi io e, dopo che mi fece un segno di approvazione con la testa, corsi verso l'infermeria.

Austin non me lo avrebbe mai perdonato, dovevo solo sperare che non ci fossero pazienti gravi. Appena entrato in infermeria mi diressi nella sala riservata ai dottori ed entrai.
Austin mi fissava con il volto inespressivo.
-ehm... ciao- dissi titubante
-sai che ore sono?- disse lui in tono severo. Ma non stava urlando... quasi faceva fatica ad essere arrabbiato.
-lo so, ho fatto tardi... ho avuto un imprevisto- dissi semplicemente
- Che tipo di imprevisto?- chiese impaziente
-beh.. ecco.. Nico è svenuto e sono rimasto con lui per assicurarmi che non riaccadesse- mentì
-mm... certo...- disse ma vidi una scintilla nei suoi occhi, come se volesse urlare di gioia

-sai, ieri Angel è rientrato in cabina terrorizzato-
-Oh, non lo sapevo- cavolo, non mi piace terrorizzare la gente.
-ok, non resisto... SEI RIMASTO A DORMIRE CON NICO?!- disse lui felicissimo e con un sorriso a 32 denti.
-Austin, non so che saghe mentali ti sia fatto, ma non è come pensi... e poi... te lo ha detto Angel?-
-si... e quando me lo ha detto in cabina è calato il silenzio... quindi lo sanno tutti i nostri fratelli...-
- COSA?!- seconda imprecazione della giornata
-ehy non ti scaldare, siamo già abbastanza caldi di nostro. Puoi cambiare le bende al figlio di Efesto di ieri? Si è bruciato una mano- cambiò discorso, come se niente fosse

Decisi di non ribattere e andai a curare il paziente. Come avrei fatto a dire tutta questa storia a Nico?

amori impossibili, o quasiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora