Capitolo 2

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Arrivai a casa mia con il fiatone

-Eccoti Tes- disse mia madre sorridendo e io rimasi un po' perplessa... Perché sorrideva se mi aveva chiamata con una voce così grave e il tono molto urgente? Sapeva cosa stavo facendo? Sapeva con chi ero? Dov'era il problema?

Mi prese per una spalla e mi disse in tono rilassato e fin troppo calmo -sono troppo giovane per avere nipoti, quindi per almeno altri 2 anni non voglio brutte sorprese!-

Spalancai la bocca e guardai mia madre

-mami tranquilla starò attentissima e comunque saresti una nonna fantastica!- le schioccai un bacio sulla guancia, feci un risolino e salii le scale per andare in camera mia.

Mi svestii e mi misi sotto la doccia fredda... Avevo bisogno di qualcosa che mi facesse tornare con i piedi per terra. Passai 45 minuti a sprecare l'acqua e un quarto d'ora a lavarmi.

Mi ritrovai davanti allo specchio completamente nuda e quello che vedevo non mi piaceva, per niente... Era la prima volta che ci facevo caso per davvero. Le cosce troppo grosse, i polpacci da calciatore, la pancetta, i fianchi con troppe smagliature... Non mi piacevo e più guardavo nel vetro appannato più soffrivo.

Il mio primo pensiero fu quello di pensare a Logan che mi guardava inorridito. Una lacrima si unì alle gocce che già scivolavano dal mio volto.

Aprii la porta, entrai in camera e presi tutti i vestiti più larghi che avevo, rimediai un paio di pantaloncini da basket di mio padre e una mia vecchia maglia dei Nirvana che pensavo persa. Poi presi il telefono e scrissi a Logan che non mi sentivo troppo bene e che forse era meglio se non veniva. Istintivamente spensi il telefono non curante della risposta che avrebbe potuto darmi e mi infilai sotto le coperte a piangere come una bambina di due anni. Non ero come volevo, quella nello specchio per l'appunto non mi rispecchiava, non era la ragazza alta, bella e magra che volevo essere. Mi morsi così forte il labbro che lo spaccai ma non mi importava, volevo solo essere bella. Il campanello suonò io non ci feci molto caso... Avevo altre cose a cui pensare... Quando la porta di camera mia si aprì e riconobbi la voce

-cosa è successo? Stai bene?- era Logan e il tono della sua voce mi fece intuire che era preoccupato

-vai via!- Mi limitai a rispondere cercando di nascondere i singhiozzi del pianto.

Tirò giù la coperta che mi ricopriva e mi vide piangere con sangue che colava dal labbro e il cuscino sporco di nero.

-hey... Che succede? Mi preoccupi!- la sua voce era calma e rassicurante ma allo stesso tempo aveva l'espressione corrucciata e preoccupata

-niente! sto bene, davvero!- risposi mentre mi alzavo per andare in bagno a sciacquarmi la faccia sporca.

-come fai

a negare l'evidenza con così tanta facilità?!?!- disse mentre mi aiutava tenere su i capelli bagnati

-io ti amo, ti amo da impazzire...- mi mise l'indice sulle mie labbra bagnate e feci una faccia perplessa

-basta questo! Non serve altro!- mi prese il viso fra le sue mani calde -anche io provo lo stesso e vederti così mi distrugge! Voglio almeno sapere perché ti sei ridotta così... Sono per caso io il problema?- il blu dei suoi occhi sembrò diventare ancora più intenso

-ma per l'amor del cielo! Ma certo che non sei tu il problema! Tu sei perfetto sotto ogni aspetto!- mi tranquillizzai un po' e il mio sguardo di addolcì perdendosi nei suoi occhi -il problema qua sono io!- dissi accarezzandogli i capelli scuri.

-non so cosa tu stia dicendo! Dov'è il problema in te?-

-sicuro? non lo vedi?- alzai la maglietta fin sotto il seno -dimmi: cosa ci vedi di attraente?-

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