Capitolo 10

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Continuai comunque a urlare, anche se la mia voce era affievolita dalla mano che l'uomo teneva sulla mia bocca.

-stai zitta troia!- mi palpò. Gli levai la mano dal mio di dietro brusca e feci una smorfia dal disgusto -ti ribelli anche?- sembrava sorpreso, alzò le sopracciglia e mi diede una ginocchiata nello stomaco... Posizione sbagliata! Mi piegai a terra dal dolore. Vidi un camioncino fermo al semaforo

-Michael!- provai ad urlare

-chi è? Il tuo ragazzo! Non sarà invocandolo che apparirà! Tirati su!-

-Michael!- urlai più forte, abbassò il finestrino, lo chiamai ancora tre volte prima che l'uomo mi tirasse per i capelli e il camioncino ripartisse. Aveva sentito, ne ero sicura, o almeno pregavo il cielo che mi avesse sentita. Il camioncino accostò poco più in là dalla macchina dell'uomo che mi stava percuotendo incitandomi di entrare nella macchina.

Michael scese e corse nella mia direzione *Dio esiste!* arrivò cauto dietro al signore che cercava di saltarmi addosso

-hey?- fece Michael toccando sulla spalla lo sconosciuto, quando si girò Mickey gli diede un gran colpo in testa con la mazza, lo fece tramortire, ma era ancora vivo. Mi prese per mano per tirarmi fuori dall'auto e corremmo verso il suo camioncino. Salii in fretta e furia, ero shoccata e il colpo allo stomaco si fece sentire. Aprii lo sportello e vomitai.

-oddio ma ti ha fatto del male?- mi guardò apprensivo Michael, annuii ancora senza parole

-grazie! Ti sarò debitrice a vita!- mugugnai mentre riaccendeva il motore

-hey... Tranquilla!- tremavo tutta e continuavo a tenergli la mano più stretta che mai, forse gli facevo anche male, ma se era così non esprimeva dolore. Con la mano libera guidava ma non mi aveva chiesto dove dovesse andare per arrivare a casa mia, evidentemente non eravamo diretti lì.

Mi ritrovai a casa di Luke. Scendemmo e continuai a tenere salda la mano di Michael. Lui suonò ma Luke ci mise un po' di tempo prima di venirci ad aprire... Probabilmente stava già dormendo. Quando aprì aveva gli occhi socchiusi ma quando mi vide tutta tremante con la maglietta mezza strappata e la mia mano incastrata a forza con quella di Mickey li spalancò subito

-Cazzo è successo?- mi venne incontro spaventato

-la volevano violentare...- rispose Michael per me e lo ringraziai col pensiero

-cosa? Chi? Ti ha fatto del male?- scossi la testa, piangevo.

-tu come hai fatto a trovarla?- chiese Luke

-mi ha chiamato lei... Probabilmente aveva riconosciuto il camioncino...-

-grazie! Michael hai salvato la mia ragione di vita!- disse Luke pieno di riconoscenza io mi staccai dalla mano e mi attaccai alle spalle di Luke che mi prese tra le sue braccia

-ci si vede domani!- salutò Michael.

Luke chiuse la porta dietro di noi

-Tesoro... Va tutto bene! Ci sono io! Vuoi qualcosa da bere?- le mie gambe cedettero e per poco non caddi, ma mi sorresse da dietro. Mi aggrappai al suo collo e mi rimisi in piedi da me.

LUKE'S POV

Aveva tutta la maglietta strappata e lividi da tutte le parti. Non volevo vederla in quello stato... Dovevo accompagnarla! Era ormai troppo tardi.

La presi in braccio e fu leggerissima, quasi da spaventarsi. La portai nella mia camera e l'adagiai sul letto. Continuava a tremare quindi la coprii con le coperte

-posso buttarmi giù dal balcone?- mi chiese

-Tessa hey! Non ci devi pensare nemmeno!- la strinsi a me, mi stava spaventando

-sto male!-

-lo so! Sono qui a posta!-

Sentii che il suo respiro si faceva sempre più irregolare, stava piangendo

-perché stai con me?- mi chiese

-perché ti amo!-

-Luk...- si voltò dalla mia parte fissandomi con i suoi occhi scuri ebano -tu non mi meriti!- disse fredda -IO ti creo problemi! IO ti faccio star male! IO non sono abbastanza per te! Ma neanche per me!- abbassò i braccialetti, i segni erano diventati tre. Sprofondai. No no no! Cazzo no! Le presi d'istinto la mano del braccio dove aveva i segni e la posai sul mio petto nudo, là dove il mio cuore batteva all'impazzata

-sei tu!- dissi

-ti faccio star male... I tuoi occhi dicono tutto!- mi disse accarezzandomi il viso -non ti voglio rovinare!- continuò guardandomi fisso ma la sua voce tremava.

-al contrario! Tu sei l'unica persona che mi da star bene! Lo vuoi capire?- iniziai a mordermi il labbro nervosamente. La paura di perderla era troppo alta.

Si alzò dal letto e andò in bagno, chiuse la porta e sentii l'acqua scorrere, si lavò per un quarto d'ora abbondante poi con un accappatoio e i capelli avvolti in un asciugamano rientrò in camera, cercò nei cassetti e nell'armadio. Prese una maglietta e dei boxer, ritornò in bagno indossò gli indumenti e si asciugò i capelli col phon. Quando tornò in camera era una davvero stupenda: capelli disordinati, senza trucco, pelle lucida e le ossa che si intravedevano mentre si muoveva.

Si stese sul letto e io mi accostai fu silenziosa tutta la notte ma sapevo bene che non avrebbe dormito.

N/A

Allora....

Se avete letto questo capitolo, sappiate che c'è qualcuno che vi ama (io).

È un po' corto e mi dispiace... Ma non volevo farvi aspettare troppo...

Spero vi piaccia!

Un kissone grande

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