LUKE'S POV
Il giorno dopo si alzò dal letto senza aver chiuso occhio tutta la notte, anche io avevo passato la notte in bianco, guardandola distesa che fissava la luna bianca pallida.
Si vestì con i vestiti del giorno precedente e andò in bagno. Uscì truccata pesantemente sugli occhi come al solito, i capelli sciolti le cadevano sulle spalle e al collo vidi per la prima volta una collana, una scritta 'strength'? Si, forza.
Mi venne vicino e mi diede un bacio leggero sulle labbra poi, un attimo dopo, era già uscita dal portone di casa.
TESSA'S POV
Aspettai l'autobus per fare una scappata a casa per prendere i libri, e alla seconda ora sarei entrata in classe. In quei 5 minuti fumai guardando il sole appena sorto. Quando passò l'autobus, salii e mi sedetti in fondo. Non avendo le cuffie non potei ascoltare la musica. Sentii le risatine sotto i baffi di ragazzine, ragazzi che commentavano malignamente il mio corpo. Ero dannatamente stufa!
Fortunatamente scesi presto da quell'inferno ed entrai in casa dove i miei mi aspettavano con ansia.
-tesoro! Dove sei stata?- mia madre mi fece un po' delusa ma anche felice di rivedermi
-da Luke!- sorrisi (finsi)
-ah bene... Ora vai a scuola?-
-ho alternative?- chiesi ironica.
Mia madre ridacchiò. Salii le scale ed entrai in camera mia, presi il necessario e uscii con lo zaino in spalla.
-ciao mamma!- la salutai dandole un bacio sulla fronte. Uscendo dalla porta presi contro lo stipite perché lo zaino mi aveva sbilanciata e i lividi che avevo sul braccio si fecero sentire.
Fuori da casa mia c'era la Maserati di Noa e ovviamente lui era all'interno.
-che ci fai qui? Marini la scuola?!?!- risi
-dai sali!- disse non apprezzando la mia battuta
-tutto ok?- gli chiesi mentre mi sistemavo sul sedile
-guardati! Non sei più Tessa!- quelle parole fecero più male della cintura di sicurezza sul livido dello stomaco.
Accese la macchina e partimmo, tutto il viaggio fu silenzioso e pieno di sguardi significativi.
Scendemmo e ci dirigemmo all'entrata della classe, esitai un po' prima di aprire la porta e quando entrai dovetti dire la frase di rito
-buon giorno prof! Mi scusi per il ritardo...-
-è da un po' che non ti vedevo a scuola! Ben tornata!- era il prof di filosofia... Quello con cui avevo un rapporto umano, spesso lui mi aiutava e ricambiava dicendo che ero la sua insegnante di vita.
Gli ero molto grata per tutto l'aiuto che mi aveva dato nel passato
-allora... Stavamo dicendo... La filosofia greca. Prego Dobermay, legga pure!- avevo un cognome di merda! E ovviamente suscitava commenti... Sempre!
-dai abbaia su!- dal lato della classe
-a cuccia e leggi!- da dietro
Alzai gli occhi e iniziai a leggere; quando ebbi finito il prof iniziò a spiegare. La stanchezza e il sonno si fecero sentire. Ero in primo banco, non potevo dormire e non potevo farlo davanti all'unico professore con cui avevo il rapporto migliore. Mi sforzai di tenere gli occhi aperti per tutta l'ora. Per fortuna arrivò l'intervallo e andai a prendere un caffè.
-sei sicura di star bene?- Noa mi squadrò
-Tex! Dai vieni che ti devo far vedere!- Elena mi tirò via dalle macchinette e mi ritrovai in classe ancora una volta.

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Beside you.
Fanfiction"'You make me feel alive'. Luke mi guardò sbalordito, si avvicinò osservò di nuovo la scritta e poi riportò gli occhi su di me, si avvicinò al mio orecchio -e tu mi hai salvato...- sussurrò."