Capitolo 3

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-come la vuoi la pizza?- sentii urlare dalla sala.

-non saprei, decidi tu per me!-

Sentii borbottare nella stanza affianco. Iniziai a preparare il tavolo, dopo poco arrivò Logan che aveva il broncio

-successo qualcosa con il fattorino?-

-no ma pare che non mangeremo la pizza da soli...- non capivo

-e chi dovrebbe venire a mangiare con noi?-

-Sarah e Noa, Elena non può.-

-ah... Va beh!- dissi dandogli un bacio sulla fronte -ci divertiremo lo stesso!-

Finimmo di apparecchiare e subito suonò il campanello.

Logan andò ad aprire pensando che fosse il fattorino ma inaspettatamente era mio padre

-scusate andiamo via subito, dobbiamo solo prendere due cose! Logan vieni con me che mi aiuti a tirarne giù una! Ciao Tex!- sia io che Logan rimanemmo un po' sbalorditi.

-Log... Posso chiamarti così?-

-certo! Si figuri!-

-e dammi pure del tu! Allora volevo chiederti una cosuccia! Ti prego non ti imbarazzare! Ma mia figlia ti piace seriamente o è una storiella da poco?-

-tua figlia mi fa andare in tilt! Io la amo davvero!-

-che bravo ragazzo! Sei di famiglia ormai! Vieni pure quando vuoi! Sono proprio contento che Tex stia con te!-

-così mi lusinga, comunque grazie! Cosa ti devo prendere?-

-ma niente! Era una scusa per parlarti!- fece una sonora risata.

Logan si unì alla risata imbarazzato.

Tornarono in sala ridendo poi mio padre uscì salutandomi.

-allora? Cosa c'è da ridere?-

-niente, mi ha raccontato delle barzellette!-

-allora non ti invidio!-

Lui si sedette su una sedia e io ci andai in braccio, lui mi sfiorava il collo con il naso

-hai un profumo buonissimo!-

In quell'istante suonò di nuovo il campanello

-vado io!- scattai subito in piedi e camminai velocemente verso la porta.

Erano Sarah e Noa, che mi saltò addosso

-Tesoro! Mi hai fatto spaventare l'altra sera!- disse ritraendosi alla vista di Logan che mi aveva seguito alle spalle.

-amico!- subito i due iniziarono a dire le loro cose da uomini.

-ciao Sarah!- salutai con entusiasmo abbracciandola.

-Hei!- rispose lei -stai bene?- riferendosi alla sera dello svenimento.

-da Dio! Dai entra! Mi devi raccontare un po' di cose!- chiusi la porta e andammo verso la sala dove si erano seduti già i ragazzi.

-allora, ho sentito che con la tua ragazza sta andando maluccio...-

-vero! Ha provato di dire ai suoi di essere lesbica ma loro non l'hanno accettato e hanno detto che era tutta colpa degli ormoni di noi adolescenti...- disse lei affranta.

-e quindi? Voi continuate a vedervi, no?-

-si ma i suoi le hanno limitato le uscite... E lei pensa che forse è vero che è tutta colpa degli ormoni... Mi piaceva così tanto! Forse era troppo bello per essere vero!-

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