-cosa?!?- già piangevo
-è stato investito questa notte- disse Elena tra un singhiozzo e l'altro
Iniziai a piangere e a dire che era tutta colpa mia che era rimasto a casa mia, e che se fosse andato con Noa sarebbe ancora vivo.
-Tessa, tu sei la persona che amava di più, noi non ti daremo mai nessuna colpa! Perché la colpa non è tua!- la madre di Log mi aprì la mano stretta a pugno e ci mise dentro qualcosa di metallico.
Avevo gli occhi appannati dalle lacrime ma riuscii a distinguere di che oggetto si trattasse
-è una collana!- dissi
-te la voleva regalare il giorno del tuo compleanno.- disse la donna con voce sognante
Avvicinai la collana agli occhi e vidi che il ciondolo era una parola "strength".
-è colpa mia, è colpa mia, è colpa mia...- non sentivo nient'altro che la mia voce, strinsi la collana in un pugno stretto. Non poteva essere successo! Non a lui, non a noi.
-Noa riportami a casa! Ti prego!-
Lui si alzò mi aiutò ad alzarmi e ad arrivare alla macchina: tremavo come una foglia, e tenevo la testa fra le mani. Appena fummo in macchina appoggiai la testa sulla spalla di Logan
-Tessa, lo so, per te è stato un colpo molto duro e non voglio che tu adesso faccia cazzate chiaro!?!?- non mi mossi, ero morta dentro.
Noa andò pianissimo, rispettò tutti i limiti, i semafori e lasciò che tutti i pedoni passassero.
Appena fummo davanti a casa mia chiuse a chiave l'auto
-lasciami uscire!- gli urlai
-ti conosco fin troppo bene! Non ti lascerò uscire se non sotto effetto di antidepressivi!- disse lui calmo
-non ne ho bisogno Noa! Sto benissimo!- strattonai con forza la portiera
-teoria confermata! Andiamo dal medico dai!-
-non azzardati di accendere il motore! Fammi scendere!-
-sennò che fai? Tessa non voglio che ti ammazzi ok? Ho già dovuto sopportare la perdita del mio miglior amico poi te... No Tessa! Non scendi!-
Accese il motore e ci avviammo verso l'ospedale.
Io continuavo a giocherellare con la collana in mano. Avevo gli occhi spalancati e fissi sulla strada che sfrecciava di fianco a me.-
Quando arrivammo subito Noa mi prese per un braccio e mi portò di peso nel reparto di psicologia.
-è sotto shock, ha bisogno urgente di antidepressivi!- subito mi misero su una carrozzina e mi portarono in un ambulatorio
-salve! Mi è stato detto che sta attraversando un trauma emotivo molto forte... Mi dica cosa è successo e cosa sente?-
-è morto il mio ragazzo. Voglio morire e andare da lui!-
-mmh, chi l'ha accompagnata qui?-
-io!- esclamò Noa spalancando le porte.
-e tu per lei chi saresti?-
-il suo migliore amico, e anche il miglior amico del ragazzo morto- abbassò la testa
Quando il medico consegnò una scatola a Noa persi i sensi e quasi non caddi dalla sedia a rotelle.
Quando mi svegliai a casa mia, nel mio letto, con Noa e mia madre che mi osservavano. Aprii gli occhi del tutto e mi si fiondarono addosso
-tesoro come stai?- mi prese fra le braccia mia madre
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Beside you.
Fanfic"'You make me feel alive'. Luke mi guardò sbalordito, si avvicinò osservò di nuovo la scritta e poi riportò gli occhi su di me, si avvicinò al mio orecchio -e tu mi hai salvato...- sussurrò."