Manuel
Mi sembrava d'impazzire dietro queste sbarre maledette.
Ero come un uccellino in gabbia, senza alcuna possibilità di fuggire. Intrappolato, costretto a vivere questa vita piena di privazioni ingiustamente. Le ali di un uccellino potevano sbatacchiare, almeno. A me...cosa era rimasto? Nient'altro che polvere fra le mani e briciole di una vita che forse non avrei più potuto vivere da uomo libero!
Colpevole.
Tutto il mondo credeva che fossi colpevole, ma non era la verità.
Tentato omicidio.
Cosa?
E ancora per poco, perché le condizioni di Damiano non sembravano migliorare. Tutt'altro.
Forse, quel tentato omicidio si sarebbe trasformato presto in omicidio!
Mi avrebbero dato vent'anni di carcere!
Dio...
No, ti prego.
Scossi la testa soffocando un gemito che partiva direttamente dal mio cuore andato in frantumi.
Avevo difeso la donna che amavo da un porco, bastardo e violento, e questo poteva davvero essermi attribuito come una colpa?
STAI LEGGENDO
Hug me, baby
ChickLitManuel & Cristina sono cresciuti insieme. Erano vicini di casa, compagni di scuola, migliori amici, ma soprattutto due ragazzi inseparabili e follemente innamorati l'uno dell'altra. Progettavano di fare grandi cose insieme, costruire il proprio f...