Capitolo 12

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<< Cosa state complottando voi due? >> domando mentre alla velocità della luce, scendo le scale in legno che portano direttamente alla sala da pranzo di casa di mia nonna. Ho sempre vissuto insieme a lei e a mia madre fin dalla nascita in una piccola casetta in California.

Poi, subito dopo il tragico evento, ossia, la morte di sua figlia, lei decise che per il bene di entrambe sarebbe stato meglio se ci fossimo allontanate da li. All'epoca come già detto avevo solo sei anni. Così ci trasferimmó qui, nell'Ohio, dove scoprì appunto di essere una strega all'età di dodici.

Fin da piccola sono sempre stata una bambina silenziosa e solitaria e a causa di ciò, divenni immediatamente un bersaglio facile per i bulletti nella nuova scuola. Ma non solo per colpa del mio atteggiamento. In più ci si misero anche i miei capelli rosso rame e le migliaia di lentiggini di un marroncino chiaro, che ricoprivano l'intero mio viso e che, fortunatamente col crescere, sono leggermente sbiadite. 

Non credo ci sia molto da dire su di me. Sono una ragazza alquanto tranquilla, che ama studiare, leggere, ascoltare musica, disegnare e che in particolar modo adora gli animali. Un po' come tutte in effetti, se non fosse per il fatto di aver passato metà della mia vita dedicandomi ad investigare su roba di magia occulta e ad aiutare spiriti in difficoltà. Non che io mi sia mai lamentata. Ho sempre adorato questo mio modo di trascorrere le  giornate, fino a quando appunto, lo spirito della sorella di questo maiale che ho davanti agli occhi non si è presentata da me ben due giorni fa, scombussolando la mia intera quotidianità. Quando si dice mai una gioia.

<< Eccola qui la mia nipotina !!! >> esulta mia nonna contenta, vedendomi arrivare.

<< Tua nonna mi stava mostrando delle tue foto da bebè >> aggiunge Ethan a bocca letteralmente piena di muffin al cioccolato, mentre è seduto attorno al tavolino al centro della sala, con in mano un album fotografico.

<< Nonna !!! >> la rimprovero lanciandole un'occhiataccia. 

<< Vieni qui tesoro !!! Vieni a divertiti insieme a noi anche perché, ti ho lasciato due muffin per colazione >>,

<< Grazie, ne mangio uno al volo che devo scappare te piuttosto... come ti senti? >> le domando, dirigendomi verso di loro e afferrando il muffin dal vassoio d'argento, il quale si trovano. È da ieri pomeriggio che non tocco cibo. La fame si fa sentire.

<<Un po' meglio tesoro anche se ho ancora abbastanza dolore alle articolazioni, ma fortunatamente questo baldo giovane mi ha aiutata ad alzarmi dal letto e ha preso per me giù in cantina questi album, in più mi ha anche preparato una tisana al tè verde >>.

Ethan mi guarda come se pretendesse un inchino o roba del genere dalla sottoscritta. << Merito un grazie sai? >> aggiunge poco dopo, accorgendosi della mia indifferenza nei suoi confronti. A volte risulto essere alquanto maleducata lo ammetto, ma con lui è il minimo.

<< Grazie >> lo accontento subito con strafottenza.

<< Devi sapere mio caro, che questa signorina qui non ha mai portato un ragazzo in casa alla sua nonnina >>.

<< NONNA !!! >> Percependo immediatamente il mio viso cominciare a cambiar temperatura.

<< Pensa che una volta l'ho beccata nella sua stanza sdraiata sul letto, in piena intimità >> continua lei senza pietà.

<< NO !!! INSOMMA... NON È VERO !!! >> cerco di difendermi del tutto imbarazzata e sicuramente, completamente rossa come un peperone sul volto.

<< Grace Grace !!! Tranquilla !!! Non c'è bisogno che tu mi dia spiegazioni, posso capire >> m'informa Ethan con quel suo maledetto sorrisino da ebete stampato sulle labbra. Sicuramente lui e Bardak andrebbero meravigliosamente d'accordo.  Contraccambio la sua espressione aggiungendoci un pizzico di odio ed emettendo un mugolio. "Senti da che pulpito" commento tra me e me.

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