~Sorpresa~ Cap 10

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Ci alzammo e iniziammo ad incamminarci verso la vecchia palestra, dove a nostra insaputa un grande sorpresa ci avrebbe atteso impaziente.

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Levi pov's
Mentre camminavamo verso la palestra Eren ruppe il silenzio creatasi

-Allora levi, cos'è che mi dovevi dire di tanto importante?-

-E..ecco..... Vedi..... Non so come dirtelo.....-

-Dai avanti adesso sono il tuo ragazzo, puoi dirmi tutto-

-Be..... Erogelosodimikasael'homezzammazzata-

Dissi tutto d'un fiato arrossendo e pregando che non avesse sentito.

-Grazie-

COSA!? MI HA RINGRAZIATO! Ma non era una sua amica?

Chiediglielo.

Era quello che stavo per fare, genio.

-Ma non era tua amica?-

-Era diventata troppo oppressiva, sempre appiccicata a me-

-Capisco.....-

Dopo quella parola tornò il silenzio, finché non arrivammo davanti alla porta bianca della palestra

-Sei pronto a divertirti?-

Chiese lui con gia una strana luce negli occhi.
Aveva le sfumature rosse.

-Certo-

Risposi io con la sclera dell'occhio quasi totalmante nera e l'iride azzurra.
Ci guardammo negli occhi per poi aprire la porta.
Ci incamminammo nel punto dove avevamo lasciato i corpi.

-L..levi?-

-Mh?-

-Ma..... Hai spostato tu Petra e mikasa?-

-No, perché?-

-Perché io Petra l'avevo lasciata in questo angolo-

Merda!

Vi hanno sgamato

Non ti ci mettere anche tu!

Corsi fino al ripostiglio della palestra, dove avevo accantonato mikasa.
Non c'era.
MERDA!

-Moccioso! Ce ne dobbiamo andare e subito!-

-Perché?-

-Non ce tempo per le spiegazioni-

Lo presi per il polso e lo trascinai fuori, per poi iniziare a correre nello stesso bosco dove c'era la grotta, solo che con una metà diversa in testa.
Il moccioso mi aveva seguito curioso tutto il tempo.
Dopo 5 minuti di corsa interminabile arrivammo sotto un albero.
Era il più grande (Ma non del cazzo di levi, quello e più grande pure di un elefante) e nascosto della piccola foresta.
Un posto perfetto in cui stare in pace e tranquillità e pensare ai fatti propri senza essere disturbato.
Io ci vado sempre, mi mette molta calma e mi tranquillizza.
Aspettai il moccioso che si riprendesse, poi iniziai a scalare l'albero, ma mentre ero a buon punto sento un tonfo, mi giro di scatto e vedo il moccioso seduto a terra che si massaggia il culo.
A quella scena scoppio a ridere.

-Cosa ridi, guarda che mi sono fatto male!-

Dice con aria infantile (Ma mai più della mia, più infantile di me non ce nessuno) per poi mettersi a ridere pure lui.
Scendo da dove ero con un agile salto e lo aiuto a rialzarsi per poi salire in sieme sul ramo più resistente.

-Ma perché siamo venuti qui levi?-

Mi chiese innocente.

-Ecco..... qualcuno ha preso i corpi delle due ragazze, e credo di sapere anche chi sia-

Inconsapevolmente Uguali Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora