Capitolo 2

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Pov. Narratore

La poggia stava scendendo molto velocemente, e più velocemente scendeva più diventava fitta, non si vedeva nulla... Ma per loro non era importante.

"Chi sei?!" Urlò una voce femminile, con il fiatone mentre teneva la sua katana in mano, ferma in posa d'attacco richiamando il suo nemico, che sarebbe venuto fuori da un momento all'altro.

"CHI SEI?!" Urlò nuovamente con più voce. Però senza ricevere risposta.

Il rumore di un oggetto affilato, estratto dalla sua custodia la mise in allerta.

Infatti...

Pov mikasa

"Cazzo" mi svegliai di colpo, alzandomi di scatto provocando un enorme mal di testa.

"Che male" mi ributtai sul letto tenendomi coperti gli occhi con le mani.

"Buongiorno tesoro" disse una voce gentile una voce femminile, quella voce che non sentiva da tanto tempo più precisamente da anni.

"Non sei vera" dissi facendo un sorriso triste e poi ridissi"tu non puoi essere vera".

A parte questo dopo quel brutto ricordo di lei mi alzai dal letto e andai in cucina, non avendo nessuno da salutare restai zitta,presi la mia solita tazza con disegnato sopra un gatto e dei cereali semplicissimi.

Rovescio prima cereali dentro la tazza e poi il latte, appena finito di mangiare andai in bagno mi preparai, presi lo zaino e andai verso la scuola.

Non mi piace la scuola potrei anche non andarci tanto non c'è nessuno che mi obbliga, ma visto che sono la più brava del mio anno cioè il secondo ci vado.

mi sono fatta un paio di amici sette maschi e cinque femmine, diciamo che si sono amica con tutti però preferisco la compagnia di Eren eArmin, eren è come un fratello che devo proteggere, Armin anche, soltanto che verso Eren sono più protettiva.

Cammino verso la scuola non è tanto lontana però ci metto un po' dato che la mattina non sono del tutto in me.

Non ho mai amato nessuno a pensarci bene, tutti pensano che sia innamorata di Eren ma non è così, lui mi è sempre stato vicino soprattutto nei momenti difficili soprattutto quel momento... li si che mi serviva qualcuno che mi ascoltasse e mi capisse e lui era lì per me... ma a perte questo ci conosciamo da quando siamo nati, visto che i nostri genitori erano amici e ci facevano spesso visita l'uno con l'altro, ci vedevamo spesso. Quindi provo un forte affetto verso di lui e anche una fortissima stima.

Wow mi sto di nuovo perdendo nei miei pensieri, mi devo muovere o farò tardi alle lezioni.

Camminai più veloce e finalmente mi trovai all'angolo che mi divideva dalla scuola, lo girai e arrivai li, un posto in qui si studia e...si studia e vabbè mi arrendo... la scuola non ha lati positivi... anche se sono la prima del mio anno non significa che mi piace la scuola.

Meglio entrare invece che osservarla.

Andai verso l'entrata cercando in giro qualche sguardo amico.

Ma l'unico sguardo che incontrai fu per pochi secondi i secondi più strani della mia vita, uno sguardo freddo,apatico insensibile mi aveva dato un senso di insicurezza... perché?

Ma chi era quella persona? incontrai i suoi occhi ma non lo vidi fisicamente...

<mikasa?>

Spazio me

Mmmmmm... nulla c'è non saprei che dire tranne...FATE STARE ZITTI QUI CANI CHE ABBAIANO LA MATTINA... ecco.

Vabbè al prossimo capitolo!

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