Capitolo 19

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Pov narratore

Dopo che levi mi lasciò in infermeria Mikasa restò lì per un po' di tempo a pensare.

Ma con un pensiero nella testa "lei" si proprio Petra era perseguitata da questa ragazza che non le aveva fatto nulla no?

Oh forse si?

Si aveva taccato la SUA proprietà, levi.

Nel l'ultimo periodo si sentiva ossessionata da lui a tal Punto di comprare una maschera nera che non le copriva le labbra.

Mikasa sentì dentro di se una sensazione che le diceva una frase ripetuta più volte nella sua testa.

<Mikasa?> la chiamò Ame

<...> nessuna riposta.

<vieni da me... iniziamo...insieme...questa cosa, e finiamola insieme però!> si fermò

<...>

<però?>chiese Mikasa

<vieni da me ti aspetto> sussurra

<per fare?>chiese

<vieni da me ti sto aspettando però sbrigati>

<...> nessuna risata.

Pov Mikasa

Mi alzo di scatto.

Cosa?

Muoviti

Si devo muovermi.

Mi guardo intorno sono nell'infermieria.

Sono venuta qui poche volte e in quelle poche volte era perché Sasha si faceva male.

Mi siedo sul lettino controllando che non ci sia nessuno.

Uno volta che mi sono assicurata che non ci fosse nessuno mi alzo.

Cammino verso la porta e la apro.

Esco.

Più veloce ti sto aspettando.

Eh vero.

Inizio camminando.

Inizio sempre sempre di più ad aumentare il passo, sento l'adrenalina salire sempre di più.

Inizio a corre.

Corro per tutti i corridoi arrivando al uscita, esco, ma senza smettere di correre, corro verso casa.

Corri...

CORRI...

CORRI!!!

Così inizi a correre ancora più velocemente.

Sento le mie gambe che comincino a farsi pesanti.

Me ne sbatto e con un po' di fatica vado ancora più veloce.

Arrivo davanti a casa entro nel palazzo salgo le scale.

Prendo le chiavi.

Arrivata davanti alle porta mi fermo.

Sento le miei gambe lasciami.

Cado.

Con il fiato pensate apro la porta mi trascino verso il soggiorno.

No non puoi essere stanca ora!

Riprendo fiato.

Mi alzo.

Noto una cosa sul divano.

Oh meglio due.

La mia maschera nera, che presi subito in mano.

Con la Katana di ame

<ma io non ti avevo lasciato da tutt'altra parte?> chiedo

<si però oggi è un giorno importante quindi eccomi> risponde

<dai Mikasa prendimi> mi chiede lui

<io...> deglutisco

<fallo... è ora... di...>

Mi avvicino alla Katana mi sento attratta, la prendo.

Una forza mai sentita mi avvolge a se.

<UCCIDERE> scoppia a ridere con una risata sadica.

Piano piano inizio anche io, sempre più forte, fino a non sentire più nulla se non la mia risata per tutta la casa.

Spazio narratore

Ciao gente,
Allora sto scrivendo questo capito che è veramente tardi, però sono più ispirata di notte che di giorno sinceramente...
Ecco raga io ho gli esami venerdi quindi sono felicissima, perché sono felice? Perché finalmente esco dalle medie dopo 4 anni ( è stata un MIA scelta quella di rifarmi un l'altro anno ,è stato veramente bello, anche se ho ricevuto un delusione veramente grande, a tal punto di voler quasi smettere di scrivere su Wattpad o di isolarmi dal mondo, ma ho delle persone veramente meravigliose al mio fianco (c'è anche il mio piccolo animaletto domestico di nome Ame che mi ha fatto riprendere il sorriso, lui è un piccolo uccellino da qui ho fatto nascere questa storia) che mi hanno sostenuta quindi nada). Ecco tutto ci si vede al prossimo capitolo ciao.

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