Capitolo 4

332 19 11
                                    

Quel giorno ho perso una parte di me, non ero più me stessa stavo quasi per essere bocciata per le assenze, ma ho recuperato tutto in tempo.

Perché proprio ora mi torna in mente quel momento... Ero felice ma...no... non posso essere felice... se io non sono felice nessuno... dovrebbe esserlo... perché le persone godono delle sofferenze altrui... Stronzi...io... vi ammazzo...

<si vi ammazzo> sussurrai

MIKASA CALMATI! Io non ucciderò nessuno anche se l'idea mi stuzzica...NO... Sto impazzendo devo andarmene.

Corsi verso casa.

Pov levi

Parlo tranquillamente con il mio gruppo quanto alzando lo sguardo ne incontro un altro, questo sguardo mi da una freccia al cuore, mi sale un brivido.

<Amore stai bene?> dice la mia "ragazza" preoccupata.

<no e non chiamarmi così Petra> rispondo scocciato.

<Ma io> la ferma <ma tu non sei la mia ragazza> giro gli occhi al cielo.

<non trattarmi così io ti amo> risponde lei cercando di abbracciarmi.

<no> la allontano.

<non fate la seconda coppia che litiga> risponde Erd serio

<secondo?>chiedo

<si guardate la> indica un punto

Noi guardiamo.

Assisto allo spettacolo di due mocciosi che litigano.

Si urlano a dietro poi lui li tira uno schiaffo forte che fa male anche a me... ma specialmente non capisco perché mi faccia male non la conosco neanche...

Non ho capito di cosa stavano parlando sinceramente ma sono sicuro che non è nulla di bello, se gli ha dato quello schiaffo.

Lei se ne va.

Io spetto che se ne vada verso quel tipo.

<hey tu> gli urlo contro

Lui si gira piangendo e mi guarda come se avesse perso tutto sento la sua disperazione che mi entra nella vene... la sofferenza altrui mi da soddisfazione, ho sviluppato un certo saniamo per la sofferenza.

<Vieni qui>urlo.

Lui con la testa bassa si avvicina piano piano appena mi è davanti gli appoggi una meno sulla spalla.

<La prossima vota che tiri uno schiaffo a quella ragazza non avrai più un braccio ci siamo intesi, ora vai moccioso> gli sussurra nell'orecchio.

Lui spaventato corre via da lì nel mentre Petra a cominciato uno dei suoi inutili discorsi...che non ascolto.

La campana suona.

sono salvo da quella ragazza, si grazie.

Mentre cammino verso l'entrata mi chiedo perché abbia detto quelle parole, mi piace la sofferenza di tutte le persone ma quello schiaffo ha fatto male anche a me.
Queste cose mi piacciono ma in quel caso no...
Vabbè...

Ora c'è latino...

Uccidetemi.

Pov narratore

Sta succedendo qualcosa...sta nascendo qualcosa nella loro teste... Come una fiamma a in qui viene versata della benzina... sempre più forte, però ora la benzina non è stata versata è stata accesa la fiamma e basta.

Che succederà con una ragazza mentalmente instabile e un ragazzo sadico...

Ma saranno solo loro gli sfortunati? No... in quella scuola c'è altra gente con passati difficili ma si nascondono bene.

Però ora la situazione è tranquilla... Forse.

Pov Mikasa

Io sto bene...io sto bene...

No non sto bene cazzo...HAHAHA...no... non sto bene.

Sono a casa, corro dentro. Salgo le scale correndo quasi cado... prendo la chiava e vado in cucina prendo un coltello e inizio a tagliare quello che trovo.

Finché non mi colpisco da sola il braccio non facendolo apposta, fa male.

Ma il sangue che cola e... bellissimo.

Mi tirò un schiaffo e torno in me.

Che cazzo sto facendo?!

Tolgo il coltello e mi fascio il braccio per fermare il sangue.

Respiro ed espiro.

Mi alzo, mi butto sul divano... e guardo il soffitto...

Perché?
Sto forse impazzendo?
O sono gia pazza?
No non sono pazza...
Io sono mikasa.

Hahahaha io sono... mikasa...

Chi sei?!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora