Chapter nine.

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Scappai da quella camera e scesi le scale di corsa, entrai nella mia stanza e mi chiusi la porta alle spalle, girando la chiave. La testa stava per esplodermi: che cosa avevo fatto? E soprattutto, come ci ero riuscita?

Mi resi conto solo in quel momento di star stringendo qualcosa nel palmo della mano destra. L'anello di Tyler. Mi sedetti sul letto e lo esaminai. All'improvviso un brivido mi scosse tutto il corpo, la mia vista si offuscò per qualche secondo. Poi apparve un volto. Hunter.
In un secondo eravamo di nuovo in cima alle scale della mia vecchia casa. Le sue mani mi reggevano saldamente, il suo sguardo su di me, i nostri visi a pochi centimetri di distanza. I suoi occhi verdi mi scrutavano, inchiodandomi.
"Juds, vieni da me. Vieni da me."
Lo osservai con sguardo smarrito, interrogativa. Cosa voleva dire? Dove avrei dovuto raggiungerlo?
Non feci in tempo a chiedergli spiegazioni che sentii in lontananza qualcosa. Hunter si voltò nella direzione da cui proveniva il rumore: qualcuno stava bussando alla porta.
Sbattei le palpebre e, quando le riaprii, Hunter era scomparso. Ero nuovamente nella mia stanza. Mi alzai velocemente, leggermente stordita, raggiunsi la porta e sbloccai la serratura. A pochi passi da me Noah mi osservava preoccupato. Mi spostai dall'uscio per lasciarlo passare, dopodiché chiusi nuovamente la porta. Appoggiai la schiena al muro e lo guardai, inarcando un sopracciglio.

«Che fai qui?» dissi secca. Ero ancora infastidita per il suo comportamento di qualche ora fa.
«Senti Juds, mi dispiace per quanto è successo. Non volevo essere ossessivo ed arrogante.» il suo sguardo era rivolto al pavimento, ma la sua voce era decisa.
«Cercavo solo di proteggerti. Se dovesse succederti qualcosa, non riuscirei mai a perdonarmelo.» i suoi occhi marroni si posarono sui miei, e di colpo mi sentii terribilmente in colpa per esser stata tanto dura nei suoi confronti. Il mio sguardo si addolcì e le mie labbra si piegarono in un sorriso. Una lacrima di frustrazione finì sulla mia gota. Noah si avvicinò a me con un movimento fluido e la asciugò con il pollice, ma la sua mano non si mosse: restò sul mio viso.
Osservai con attenzione il suo volto. Con lo sguardo seguii i suoi lineamenti, memorizzandoli. Era così bello.
La sua vicinanza mi faceva sentire al sicuro ma, al contempo, mi rendeva nervosa. Avvicinò il suo viso al mio, continuando a guardarmi negli occhi e dedicandomi un sorriso.
Lo stomaco fece una capriola, il mio respiro si spezzò e cominciai ad ansimare. Prese ad accarezzarmi la guancia con il pollice, facendomi arrossire.
Misi le mie mani sul suo petto e annullai la distanza tra noi, posando le mie labbra sulle sue.
Presto, però, la magia del momento si dissolse. Noah si allontanò di scatto da me e uscì dall'appartamento di corsa, sbattendo la porta, lasciandomi totalmente spaesata.

[...]

Era notte fonda quando un rumore mi svegliò. Mi sollevai sui gomiti e, con gli occhi ancora impastati dal sonno, mi guardai intorno per controllare se anche Danielle si fosse svegliata, ma lei, al contrario di me, dormiva profondamente. Cercai sul comodino il cellulare e guardai l'orario: erano le tre del mattino.
Di nuovo quel rumore. Proveniva dall'andito, proprio fuori la porta dell'appartamento. Era come se qualcosa sbattesse ripetutamente contro il muro di cartongesso.
Smise per qualche momento, poi un altro colpo.
Mi decisi ad alzarmi, mi diressi verso l'entrata e con cautela aprii la porta, sporgendo la testa fuori per vedere chi fosse a fare rumore, ma non vidi nessuno. Il corridoio era totalmente deserto.
Chiusi nuovamente la porta dell'appartamento e mi voltai per tornare fra le coperte, ma ciò che vidi mi provocò un sussulto.
Un volto era sospeso a pochi passi da me. Il suo volto.
Le iridi erano del colore del sangue, lo sguardo tenebroso e sul suo viso era stampato un sorriso sardonico.
I suoi occhi puntati sul mio corpo mi fecero raggelare il sangue.
Di colpo il suo volto si mosse nella mia direzione, veloce come la luce, e mi investì.
Un urlo di terrore sfuggì dalle mie labbra, e tutto divenne buio.

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