11

188 23 5
                                    

Tutto stava andando in pezzi. Gli si stava sbriciolando tra le dita. Il suo matrimonio, la sua carriera come vice sceriffo. Nonostante lo spassionato aiuto di Greg Arberg, che stava sottraendo tempo prezioso alla sua brillante carriera di scrittore, non avrebbero mai trovato le sorelline Mellon vive e vegete come gli aveva chiesto lo sceriffo. Nick lo sapeva. E il fatto che James avesse riempito di botte un onesto cittadino di Lexington, apparentemente senza motivo, certo non contribuiva a metterlo in buona luce agli occhi del suo superiore.

Ma suo fratello non sembrava preoccuparsene più di tanto. Dormiva beatamente sul suo divano, dopo aver passato la giornata a sbronzarsi da qualche parte. Almeno a giudicare dal tanfo che emanava.

«Sveglia!»

«Ehi, che maniere!» James si sedette sul divano. Aveva le nocche delle mani sbucciate, particolare che era sfuggito al vice sceriffo quella mattina.

«Anche a me piacerebbe dormire tutto il giorno, ma ho un lavoro.» Nick decise di andare dritto al punto, «So che hai picchiato Christian Byron!»

«E allora?»

«Ha lavorato a Hollywood, è una specie di celebrità da queste parti.»

«Quella sottospecie di attore fallito se la fa con la mia ragazza.»

«Darby non è più la tua ragazza e, se si vede con Christian Byron, tu non hai nessun diritto di prenderlo a pugni. È aggressione, Cristo! Vuoi tornare di nuovo dentro?»

James lo fissò come se non gliene potesse fregare di meno. La prigione, Lexington, New Orleans, per lui non faceva alcuna differenza. Senza Darby, era comunque all'Inferno.

«Io sono il vice sceriffo qui e non intendo tollerare i tuoi comportamenti violenti.»

«I miei comportamenti violenti?» ripeté James sconcertato, «Che cazzo hai fatto a mio fratello? Te ne stai lì, con quella divisa da quattro soldi... credendoti chissà chi.»

«Stammi a sentire: comportati di nuovo in questo modo e ti sbatto fuori di casa. Devi dimenticarti di Darby. Devi stare lontano da lei e da suo padre.»

«È colpa di quell'uomo se non stiamo più insieme. Le ha fatto il lavaggio del cervello.»

A volte James sognava di trovarsi in una stanza da solo con Anthony Quinn. Continuava a prenderlo a pugni finché il sangue non cancellava ogni lineamento della faccia di quell'uomo odioso.

«Non hai mai pensato che potrebbe avere una buona ragione per tenervi lontani? Proprio come nostra madre?» gli domandò Nick a un tratto.

«Che cazzo stai dicendo?»

«Darby è mia sorella.»

Non vedeva l'ora di condividere con Ray quello che aveva scoperto, il legame tra Eddie Mellon con Madeline - e, di conseguenza, Christopher. Però sembrava che il suo vecchio amico avesse qualcosa di più urgente da dirle.

«Forse non è il momento migliore per parlartene, ma ho scoperto una cosa ieri.» esordì lui.

«Di che si tratta?»

«Mio padre ha avuto una relazione, diversi anni fa.» deglutì, «Con tua madre.»

«Come fai a dirlo?»

«Quel giorno, nel bosco... Quando tua madre si è arrabbiata e ti ha trascinato via... Subito dopo è arrivato mio padre. Allora non ci avevo fatto caso, ma... ieri sera ho affrontato l'argomento con lui, che ha ammesso tutto.»

«Quanto è andata avanti?»

«Un paio di mesi.» riferì, «Ho parlato con mia madre oggi pomeriggio.»

Devil BayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora