Capitolo 23

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3 Maggio

"Non riesco ancora a crederci." mormorò cupa Allison, facendo annuire in accordo le ragazze presenti.

"A me non è mai piaciuto." commentò Malia, mal celando un ringhio.

Stiles lanciò un'occhiata dispiaciuta alle ragazze al suo fianco.

Subito dopo la confessione di Deaton, Derek aveva deciso di richiamare il resto del branco, qualunque cosa avessero scoperto, e così si era recati tutti al loft del mannaro.

L'unica a non essere venuta era Melissa, che si sarebbe occupata della supervisione del druido, presto raggiunta dallo sceriffo.
Derek aveva tenuto a raccontare personalmente quanto accaduto all'uomo, ritrovando in lui le sue stesse sensazioni: rabbia e vendetta. Avevano lasciato Deaton a casa di Scott, consci che Melissa avrebbe stemperato qualsiasi intenzione del padre di Stiles.

Appena arrivati, Stiles si era guardato attorno, non riconoscendo il posto se non grazie ai fotogrammi del video destinatogli ogni mattina. Gli aveva fatto male non ricordare un posto che a quanto pare era così speciale per lui, ma quei pensieri si erano distolti quando ad accoglierlo aveva trovato i suoi amici.

Erica lo aveva abbracciato di slancio con sincera preoccupazione e subito dopo Malia si era voluta accertare che non fosse ferito, come se, per quanto brutte, le parole di Deaton avessero potuto provocargli danni fisici. Era stato loro grato, però, quando aveva accantonato i propri tristi pensieri.

"Ecco cosa succede a giocare a fare Dio! Si finisce sempre con il rovinare tutto."

"Deaton ha sbagliato, ma non stava giocando a fare Dio." intervenne Scott, ancora scosso dagli eventi.

"Ah no? E tu come lo chiami decidere chi deve morire e chi no?" sbraitò Erica, subito rassicurata da Boyd che l'abbracciò da dietro.

La bionda posò la testa sulla spalla del ragazzo, chiudendo gli occhi, stanca. Erano giorni che non dormiva e scoprire di avere anche un nemico interno non era la sua massima aspirazione.

"Erica ha ragione. Deaton non ha scusanti." concordò Malia "E se ti sento di nuovo difenderlo, non ne avrai neanche tu." avvisò alla volta di Scott, facendo illuminare gli occhi di blu e ricevendo in cambio un basso ringhio dall'altro.

"Malia, per favore..." provò a fermala debolmente Stiles. Voleva evitare che le cose degenerassero più di quanto già non avessero fatto.

"No!" lo interruppe la coyote. "Sono stanca di non sapere di chi fidarmi e per quanto mi riguarda, chiunque appoggi un traditore non merita una fine migliore."

Tutti i presenti trattennero il fiato, permettendo così alla non tanto velata accusa, di pesare nell'aria.

"Cosa stai insinuando?" chiese Scott, assottigliando gli occhi.

"Esattamente quello che hai capito."

"Deaton era il mio mentore! Lo è stato per tanto e non posso semplicemente cancellarlo dalla mia vita."

"Quello che devi chiederti è se avresti pensato lo stesso se Stiles fosse morto, perché è a questo che puntava il tuo caro druido." lo zittì Malia con una smorfia disgustata.

"Penso che siamo tutti stanchi." si intromise Lydia, provando a placare gli animi.

"Tu credi?" la sbeffeggiò Isaac.

La rossa chiuse gli occhi, provando a calmarsi. "Perché non ordiniamo qualcosa da mangiare e ci rilassiamo solamente?" seguitò come se il biondo non avesse parlato.

Tutte le coppie si lanciarono occhiate stanche. "È un'idea fantastica e io ho fame!" si decise a intervenire Stiles, alzandosi svelto.

Notò qualche sorriso appena accenato e contento fece per dirigersi in cucina, ma subito venne affiancato da Derek.

Do you remember me? | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora