6.

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"Signorina, quello che ha tra le mani è il mio perizoma

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"Signorina, quello che ha tra le mani è il mio perizoma. Potrei averlo indietro?"
Porto lo sguardo su di lui. Lo squadro da capo a piedi. È pazzo, non c'è altra spiegazione. Il SUO perizoma! Lo strangolo. Lo riduco in poltiglia. Depravato!
"È suo?" chiedo sventolando le mutande sotto al suo muso.
"Si." Risposta secca e decisa. Nessun dubbio. Nessuna esitazione. E non so nemmeno io come ma, nel giro di pochi secondi, mi trasformo in wonder woman.
Lo afferro per la maglia e lo spingo contro la parete. Una volta bloccato lascio libero sfogo alla rabbia che covo dentro.
"Sono sue vero? E, mi dica, riescono a coprire il suo ciondolo? Si rimira allo specchio per vedere se le donano? Vedendola non avrei mai detto che fosse gay. Cosa c'è, le è andata via la parola? Non ha nulla da ribattere? Non sarà perché ha capito di essere stato scoperto? Lei è un ladro. Ha rubato la mia valigia e ora si sta vantando con i suoi amici raccontando chissà quale bugia. Sa come si chiamano le persone come lei? Pervertiti. Lei è malato. Le do un consiglio dandole del tu: fatti curare. Ora, se vuoi continuare ad avere il tuo ciondolo fra le gambe, ridammi immediatamente la mia valigia!".
La sua fronte, aggrottata fino a questo momento, piano piano si distende. Mi fissa. Sulle sue labbra, un sorriso beffardo.
"La tua valigia? Quale valigia? E dove l'avrei "rubata?"
"In aeroporto".
"Scambio bagaglio, quindi".
"No, tu hai rubato il mio, così come hai rubato il taxi che IO avevo fermato".
"Ecco, brava, hai appena dichiarato che la "ladra" sei tu e non io".
"Stai scherzando vero?"
"Io sono arrivato dopo. Ciò significa che che TU hai preso per prima il bagaglio sbagliato e lasciando a me il tuo. Chi è il "ladro"?"
Le sue parole non fanno una piega ma non gliela darò mai vinta.
"Chi ti dice che io abbia la tua valigia?"
"E chi ti dice che io abbia la tua?"
"Questo perizoma è mio".
"Sai quanti ce ne sono in giro per il mondo di simili?"
Sto perdendo la pazienza.
"Ti sei ritrovato una valigia rossa piena di indumenti femminili?"
"E tu una rossa piena di indumenti maschili?"
Queste domande come risposta alle mie domande mi snervano. Evito di farne altre e punto direttamente al sodo.
"A quanto pare io ho la tua e tu la mia. Oltre al perizoma, posso sapere cos'altro hai sbandierato?"
"Nulla. L'unica cosa che ha attratto la mia attenzione è quel minuscolo straccetto che hai tra le mani. Dovresti osare di più, sai? Sei molto carina".
"So io quando e con chi osare. Posso rientrare in possesso delle mie cose?"
"Prima dimmi una cosa. Hai rubato i miei preservativi?"
I suoi amici, che finora hanno assistito in silenzio assoluto, scoppiano in una fragorosa risata. Li guardo uno ad uno, fulminando con lo sguardo Luke.
"Li ho dati al ragazzo delle pulizie".
"Sei una che si fa scopare facilmente?"
La rabbia esplode in un nano secondo. L'impronta della mia mano destra è presto stampata sulla guancia destra del tizio. Indietreggio di un passo quando lui si stacca dalla parete. Mi sento afferrare per i polsi mentre i suoi occhi, ridotti a due fessure, fissano le mie labbra. Tremo. Forse mi sono spinta troppo.
"Sai che potrei fartela pagare cara per questo?" sibila lui al mio orecchio "Non sai con chi stai giocando, troietta. Non sono un santo. Potrei farti del male anche se sei una donna. Non me ne frega una cazzo, sappilo. Rivuoi la tua valigia? Vienila a prendere. Se hai il coraggio" e con uno strattone mi lascia andare. Barcollo un attimo, mi guardo intorno incontrando gli sguardi sorpresi di tutti, giro sui tacchi e vado via.

Cerco di recuperare la calma facendo respiri profondi ma è impossibile cancellare dalla mente l'ultima frase. È un pazzo. Non nego di aver avuto paura per un attimo anche perché non sembra essere mentalmente stabile il tizio. Ma non sono il tipo che si lascia intimorire tanto facilmente.

Raggiungo la pensione in cui alloggio, mi getto sul letto e osservo il soffitto sopra di me. Mi ha chiamata troietta. Ho avuto un solo ragazzo nella mia vita. Sorrido al pensiero. È il tipo che frequenta solo troie. Un depravato sicuro di se. Un cafone. Osservo la valigia per qualche frazione di secondo. La sua maledetta valigia. La rabbia smuove di nuovo il mio stomaco. Ripenso al suo sorriso beffardo, ai suoi occhi ridotti a due fessure, alla sfida che mi ha lanciato. Non mi concedo il tempo di riflettere oltre. Mi alzo, afferro la valigia, la apro e osservo con attenzione tutto ciò che contiene. Tutti abiti e accessori di ottima qualità. Sono sicura che per lui averla o non averla indietro questo roba non faccia nessuna differenza. Esco dalla stanza e raggiungo la hall. Mi avvicino al ragazzo della reception e chiedo: "Mi scusi, avrei bisogno di un paio di forbici. Potreste prestarmele?"
"Un attimo solo. Vado a prenderle".
Aspetto che il ragazzo torni con le forbici e mi richiudo nuovamente nella stanza. E qui, con una gioia mai provata prima, do inizio alla più grande strage di vestiti che sia mai stata effettuata. Soddisfatta, ripongo tutto dentro, la chiudo, l'afferro ed esco. Percorro a passo veloce la distanza che mi porta al bar. Sono sicura di trovarli ancora lì e non sbaglio. Le loro risate rimbombano per tutto il locale. Nessuno si è ancora accorto della mia presenza. Mi avvicino con passo felino al tizio demente. Stavolta sono io a poggiare il mio indice sulla sua spalla. Si volta lentamente e aspetta che io proferisca parola. Resto in silenzio con la bocca e lascio parlare i fatti. Mi piego, apro la valigia e sparpaglio tutto a terra. Lancio la sua valigia poco distante e mi sfrego le mani come se volessi togliere una polvere che non esiste. Il suo sguardo, dapprima posato sui resti di quelli che una volta erano abiti, si sposta sul mio viso.
"Mi piaci. Hai coraggio, troietta. Tanto coraggio. Ora cosa vorresti?"
Quest'uomo è inflessibile davanti a tutto. Un vero iceberg penso. Qualcosa mi dice che devo girare sui tacchi e andare via. I vestiti li posso sempre ricomprare. Solo che mentre la mia mente, saggiamente, pensa questo, la bocca risponde:
"La mia valigia".



🍀🍀🍀
Era meglio se dava ascolto alla ragione?
Chiedo scusa per il ritardo ma sono piena fino al collo di compiti e interrogazioni.
Commenti e stelline ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
A presto
Smack💋💋💋💋💋💋💋
Ylenia

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