Capitolo 1

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Oggi è un gran giorno per me: conoscerò la mia amata Roma.
Era da tempo che sarei voluta venire in questa meravigliosa città, e finalmente questa volta ce l'ho fatta.

Si, sono piccola vabbè ho ancora 17 e mezzo, però quest'esperienza mi aiuterà a crescere questo già lo so. Poi dicono che Roma è la città dell'amore..

Scuoto la testa per cacciare via i "pensieri amorisi" e continuo a camminare per le strade di Roma, quando finalmente arrivo al colosseo.
Alzo lo sguardo ammirando tutto il suo splendore e senza accorgemene sto girando intorno; sembro pazza, ma adoro questo monumento, adoro la sua onnipotenza, adoro il sole caldo estivo che lo illumina, adoro le piante che intorno gli danno colore.
Sorrido a me stessa per aver fatto davvero la scelta migliore magari della mia vita, e continuo a passeggiare per Roma.

Entro in una via antica e mi colpisce subito una villetta immensa, con un giardino enorme e gli alberi intorno. Mi fermo vicino al cencello e poggiandoci una mano sopra ammiro la sua vastità, quando ad un tratto sento uno sguardo su di me, alzo gli occhiali da sole e noto un ragazzo vicino la finestra che mi fissa.
Molto bello devo dire, ma vengo interrotta per fortuna dal mio cellulare che squilla.
D: si?
Ag: signorina Denise la sto aspettando da mezz'ora fuori casa sua, deve venire a prendersi le chiavi o devo chiamare il maggiordomo per avere la sua dispobilità e ja.
D: no certo arrivo, dove si trova precisamente la casa?
Ag: in via venezia signorì, la vedo già da qui si muova.
Alzo lo sguardo ed effettivamente stava a pochi metri da me e mi ha pure chiamata al telefono.
Stiamo a Roma ed ho trovato un agente immobiliare napoletano..andiamo bene.
Corro verso lui: mi scusi per il ritardo, ma stavo visitando un attimo Roma.
Ag: eh no signorina, a parte che "stavate visitando" la villetta di quei ragazzi, poi signorì oggi non teng scuorn, è iniziata male la giornata. mi avete fatto aspettare mezz'ora qui ed io tengo pure da fare eh.
rido per il suo strano dialetto mentre mi apre il portone di casa: vabbe mi dispiace, ma poi avete detto "la villetta di quei ragazzi", voi li conoscete?
Ag: aaah signorì li conosco perchè ho dato a loro la casa come la sto dando oggi a lei, sono cinque ragazzi che vivono soli so solo questo.
Annuisco e aprendomi la porta di casa mi giro e lo saluto: bhè grazie mille e scusate ancora per l'attesa.
Ag: ja non fa niente signorì, se tenete qualche problema non esitate a chiamare. buona giornata!
e sorridendo se ne và.

Almeno mi ha rallegrato la giornata con quel suo strano accento.

Inizio a visitare la casa ed è praticamente enorme. È in un condominio (almeno non sono sola) ed è veramente bella ed accogliente.
Sistemo un po' la mia roba, vedendo che le valigie sono già qui, e poi mi dirigo verso la finestra. La apro ed esco sul balcone e noto che la villetta è proprio di fronte casa mia, così resto lì per vedere se quel ragazzo di prima è ancora lì ma no, non c'è.
Rientro dentro e mi dirigo verso il bagno per farmi una doccia calda e rilassarmi dopo il lungo viaggio dall'America fino a Roma.
Mi sdraio nella vasca e chiudendo gli occhi cerco di rilassarmi perchè stasera ho intenzione di visitare per bene la città, o almeno quello che posso.

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