Entriamo in questo pub.
Sembra un pub americano, dove tutti bevono e ballano come pazzi.
Sorrido per la scena stupenda e raggiungo il bancone con Lavinia che subito ordina due birre.
Non mi piace la birra, la odio, ma questa sera non so voglio un attimo fare ciò che fin'ora mi sono sempre imposta di non fare.
L: ecco a te.
D: grazie. le sorrido prendendo la birra e ne bevo un sorso, mamma mia che schifo amara.. ma per stasera me la faccio piacere.
Mi giro e involontariamente controllo se i cinque ragazzi fossero ancora dietro di noi, e invece nulla, sono volatilizzati nel nulla.Usciamo dal pub e torniamo su quel gran ponte enorme. Ci sediamo sopra e respiriamo l'aria fresca che la mattina a Roma essenzialmente si sogna in una calda estate come questa.
L: dimmi un po', tu non sei di qui giusto? intendo italiana. mi chiede tra un sorso e l'altro.
D: mh no, infatti sono italo-americana. Ho vissuto in America fin'ora ma venivo spesso in Italia per trovare i miei nonni in Puglia, ma Roma è sempre stato il mio sogno.
L: non hai sbagliato, Roma è davvero un sogno. E adesso studi?
D: si, diciamo che sono venuta qui per continuare gli studi ma essenzialmente per visitare e magari rimanere per sempre qui.
L: oh si, che bella scelta davvero.
D: e tu invece? studi?
L: io ho finito da poco e sinceramente non ho voglia di continuare. magari trovo un lavoro, anche perchè già vivo da sola e non mi manca nulla.
D: come mai vivi da sola? dico sorseggiando la birra che a mia sorpresa sta già finendo.
L: è stato un regalo dei miei per il mio 18esimo compleanno. mi hanno regalato una casa dove potevo fare tutto ciò che volevo.
D: caspita che fortuna.
ride e mi guarda: vabbe ma alla fine anche tu hai fatto la stessa cosa.
muovo la testa e annuisco: tranne per il fatto che ancora non ho 18 anni.
Lavinia urla sbalordita e scende dal muretto: ma come no? io pensavo li avessi.
rido e la guardo facendo spallucce: no, li faccio il mese prossimo.
L: aaaah allora festeggeremo insieme.
D: no,non ho nessuna intenzione di festeggiare.All'improvviso mi prende per mano e mi fa scendere dal muretto: fino al mese prossimo vedremo chi l'avrà vinta.
scuoto la testa ridendo e mi porta ancora in giro per le strade di Roma.È notte ma non mi stancherei mai di visitare questa città.
Siamo arrivate alla Fontana di Trevi e mi siedo toccando l'acqua mentre ricomincia a parlare Lavinia:
L: ma sai che in questa fontana si buttano i soldi e si esprime un desiderio?
D: ah si? quindi è questa la fontana famosa?
Lavinia annuisce ed io mi alzo subito prendendo qualche spicciolo nella borsa e mi giro di spalle verso la fontana.
L: adesso chiudi gli occhi e lancia la monetina.
D: dai fallo anche tu insieme a me.
L: oh io ne ho espressi tanti di desideri, a quest'ora gli dei mi staranno bestemmiando.
rido e la guardo tendendole la mano:
D: dai questa volta ci sono io, sarà diverso.
sospira e si avvicina ridendo, prende una monetina dalla mia mano e poi la stringe.
L: allora al mio tre, chiudiamo gli occhi e buttiamo.
annuisco e chiudo subito gli occhi, chissà se questa volta la fortuna è dalla mia parte.
L: 1,2... 3.
urla e buttiamo insieme le monetine, ci giriamo nello stesso momento per vederle scendere nell'acqua poi ci giriamo e d'istinto ci abbracciamo ridendo.
L: speriamo vada bene.
D: secondo me questa volta la fortuna sarà dalla nostra parte.
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En tus ojos.
FanfictionChris: un semplice ragazzo di 20 anni italo-spagnolo innamorato dell'Italia ma soprattutto di Roma. Abita in una villetta quasi al centro con i suoi quattro migliori amici, e non sa che, in una calda sera estiva, sta per accadere qualcosa. Denise:...