Capitolo 5

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All'improvviso vengo svegliata dal suono del campanello.
Mi giro per prendere il telefono e vedere che ora sia: sono le 7 del mattino, di piena estate.
chi caspita è a quest'ora?

Mi strofino gli occhi e cerco di alzarmi mentre il campanello continua a suonare ad intermittenza:
D: un attimo sto arrivando.
rompi coglioni alle 7 del mattino.
Mi alzo finalmente e cerco di raggiungere la porta nel modo più presentabile possibile, mi sistemo leggermente i capelli, e anche se con un top e dei pantaloncini da ginnastica non è proprio chissà che, poco mi frega.

Arrivo alla porta e apro strofinandomi ancora gli occhi e sento una risatina:
C: buongiorno Denise, ti ho svegliata?
Alzo il viso, vedo Chris e resto pietrificata:
D: ma cosa ci fai qui alle 7 del mattino?
C: volevo invitarti a fare colazione fuori.
dice sorridendo ed io spalanco gli occhi e poi rido facendo spazio per farlo entrare in casa:
D: una bella idea, ma non sarà troppo presto?
lui ride entrando e chiude la porta dietro di se:
C: visto che stanotte non sono riuscito a chiudere occhio, ho pensato di alzarmi presto per fare colazione e poi mi sei venuta in mente tu.
sorrido alle sue parole e gli faccio strada verso il divano:
D: senti allora aspettami qui, io mi preparo velocemente e scendiamo.
C: perfetto. dice sorridendo mentre si poggia al muretto della cucina continuando a fissarmi.

Mi giro velocemente e corro nel bagno per lavarmi qualche minuto sotto la doccia, e togliere il sudore della notte.
Esco e mi precipito vicino lo specchio per truccarmi un po' con un filo di eyeliner sugli occhi e matita sotto, lascio cadere l'accappatoio a terra e metto l'intimo con sopra un vestito rosa antico con sotto le vans nere basse.
Mi piastro velocemente i capelli, spruzzo il profumo ed esco dal bagno.

Lo ritrovo nella stessa posizione di prima, con le mani in tasca che si guarda intorno.
è stupendo effettivamente: oggi ha dei jeans neri strappati al ginocchio, una maglia bianca, un cappellino nero e i suoi occhiali.
Mi avvicino a lui e sorrido:
D: sono pronta.
si gira verso di me e sfoggia un sorriso meraviglioso e annuisce:
C: ti porto in un posto stupendo. dice prendendomi la mano ed io resto lì a fissarla.

Non mi conosce e si comporta così con me? mah.

Scendiamo da casa e mi guardo intorno e poi mi viene spontaneo fargli una domanda:
D: ma i tuoi amici sanno che sei uscito?
lui si gira verso me e, continuando a camminare, mi risponde con un semplice:
C: no, dormivano quando sono uscito.
rido alla sua affermazione così spensierata e arrviamo in un bar di fronte il colosseo.
Entriamo e ci sediamo in un tavolino che si affaccia sul colosseo e resto incantata nel vedere tutta questa meraviglia alle 7:30 del mattino.
C: ti piace Roma?
mi giro di scatto verso lui ed annuisco:
D: tantissimo, è sempre stato il mio sogno abitare qui.
C: dai tratti non sembri italiana.
D: più o meno. Sono italo-americana, ho vissuto in America fino l'altro ieri si può dire ma venivo spesso in Italia perchè ho parenti in Puglia. ma anche tu non sembri italiano italiano o sbaglio?
C: ooh bellissimo. Eh si, anche io sono italo-spagnolo. Sono partito per l'italia circa un anno fa e mi sono stabilito qui a Roma con i miei quattro migliori amici.
annuisco e arriva il cameriere:
cameriere: buongiorno, cosa ordinate?
C: per me un thè freddo. poi si gira guardando me.
D: ah ehm.. per me un bichierino di fragole con limone, un pancakes ed anche per me un thè freddo, grazie.
cameriere: arrivano subito.
ringraziamo insieme e sorridiamo.
Mi sento troppo strana stamattina. Era da tempo che non uscivo con un ragazzo, non so più come comportarmi. Menomale che continua lui i discorsi.

C: come mai sei venuta qui sola?
Mi piace il fatto che si interessi a me, quindi sorrido e lo guardo:
D: mi sono trasferita qui da sola perchè è tipo una specie di regalo per il mio diciottesimo compleanno.
apre la bocca evidentemente sorpreso e poi sorride più entusiasta di me:
C: sul serio? quindi tu hai già compiuto 18 anni?
rido e scuoto la testa:
D: eh no, non ancora. il mese prossimo.
C: festeggi qui?
faccio una smorfia e mi guardo intorno:
D: non ho voglia di festeggiare, sarà un giorno come tanti.
C: c'è un motivo sotto per il quale non vuoi festeggiare vero?
faccio spallucce e per fortuna arrivano le bevande ed il resto, così inizio a mangiare e vedo che beve anche lui avendo capito che non volevo entrare nel discorso e continua a sorprendermi questo ragazzo. È curioso ma sà dove fermarsi.

Nel frattempo mangiamo ridendo e scherzando su parecchi argomenti e senza che ce ne accorgessimo si sono fatte le 08:30.

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