Sono le 02:30 del mattino e siamo ancora in giro.
Se fossi stata ancora in America i miei genitori avrebbero già denunciato la mia scomparsa alla polizia.
Qui mi sento libera, mi sento più grande, mi sento più matura e in grado di vivere in pace le mie esperienze.Abbiamo girato mezza Roma quasi, abbiamo passato San Pietro, Piazza di Spagna, di nuovo la Fontana di Trevi e forse è arrivata l'ora di iniziare a tornare a casa.
D: torniamo a casa Lala? si, perchè nel frattempo ci siamo date anche dei soprannomi: per me lei è Lala ed io per lei sono Dedi.
L: Dedi se riusciamo ad arrivarci si. dice ridendo.
D: dai che domani devo alzarmi presto.
L: cosa devi fare?
D: inizio a sistemare casa, perchè non posso stare ancora con gli scatoloni del trasloco.
L: dai allora vengo io ad aiutarti domani.
annuisco sorridendo mentre cerchiamo di arrivare a casa.Mentre imbocchiamo la nostra via, ci fermiamo entrambe di colpo davanti alla villetta dei ragazzi:
L: secondo te stanno dentro?
D: non saprei sembra tutto buio. dico mentre mi avvicino di più alla ringhiera.C: se vi affacciate di più dovremmo iniziare a pensare che siete due ladre.
Sento di colpo la voce di un ragazzo e mi stacco bruscamente dalla ringhiera girandomi verso di lui.
È il ragazzo di stamattina della finestra, ed è con i suoi quattro amici.
Oddio quanto è bello.. SMETTILA.D: no no perdonaci..eh niente, stavamo solo guardando la villa che è davvero molto bella.
annuisce e sorride.
ti prego, fa che l'abbia bevuta.
E: comunque io sono Erick. dice un tipetto dietro di lui, con i capelli scuri e gli occhi verde smeraldo.
ma cosa mangiano a colazione per essere così belli?
mi avvicino prendendo di scatto la mano di Lala che fa una smorfia di dolore e ci presentiamo entrambe:
D: io sono Denise e lei è la mia amica Lavinia. muove la mano presentandosi anche lei e prendono parola anche gli altri.
Z: io sono Zabdiel.
J: io Joel.
R: sono Richard piacere.
e per ultimo stringo la mano di lui:
C: io sono Christopher. che mi stringe la mano sorridendo e continua a fissarmi con quei suoi occhi color cioccolato.Cerco di distogliere le sguardo e riprendere coscienza:
D: ehm si ok, comunque noi andremo perchè è veramente tardi.
L: ma che ta.. le pesto leggermente il piede per non farle continuare la frase e urla quasi dal dolore guardandomi malissimo, mentre io la prendo per mano e cerco di salutare il più normale possibile i ragazzi che vedendo la scena sono scoppiati a ridere.
D: bhe ci vediamo.
E: a domani bellezze.
Z: ci vediamo.
C: perchè non venite da noi domani mattina a fare colazione?
mi blocco sentendo la proposta di Chris e piego leggermente la testa: no mi dispiace ma ho molte cose da fare nella mia nuova casa.
R: allora veniamo noi ad aiutarti, magari per svuotare gli scatoloni visto che sei nuova qui no?
i ragazzi fanno spallucce annuendo:
J: si per me non c'è problema.
E: assolutamente si.
C: se vuoi una mano siamo disponibili.annuisco allontanandomi con Lavinia che risponde al posto mio:
L: vi aspettiamo domani alle 9. dice sorridente e trionfante del fatto che finalmente è riuscita a concludere qualcosa con i ragazzi.
Io le lancio uno sguardo malefico e poi vado verso il portone e sento Chris:
C: a domani chicas. dice sorridendo e poi si gira aprendo il loro cancello.
mi giro lanciandogli un ultima occhiata: non sembra avere brutte intenzioni, sembra un ragazzo simpatico e dolce con un sorriso che non si può spiegare.
È la cosa che mi ha colpita per prima, anche se è altissimo anche rispetto a me.scuoto la testa cacciando i pensieri ed apro il portone:
L: ti piace vero?
D: ma chi?
L: Christopher.
D: no mi stavo assicurando che non ci seguissero.
L: si si come no. dice facendo una smorfia.
Io arrivo al mio portone e mi giro verso Lavinia:
D: grazie per la serata, allora ci vediamo domani.
L: alle 8 sono da te.
D: alle 8?
L: certo, così ci facciamo belle per l'arrivo dei ragazzi.
scoppiamo a ridere e ci diamo la buonanotte per poi entrare ognuna nella sua casa.Chiudo la porta e striscio la schiena contro: chissà che altra giornata sarà domani.
Mi tolgo il vestito lasciandolo a terra e metto dei pantaloncini della tuta, perchè alle 03:00 del mattino non mi metto a cercare il pigiama nelle valige, no no.
Mi butto sul letto e cado subito in un sonno profondo.

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En tus ojos.
FanfictionChris: un semplice ragazzo di 20 anni italo-spagnolo innamorato dell'Italia ma soprattutto di Roma. Abita in una villetta quasi al centro con i suoi quattro migliori amici, e non sa che, in una calda sera estiva, sta per accadere qualcosa. Denise:...