Capitolo 7

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Guardo intorno per dare meglio un'occhiata alla mia nuova casa e sorrido. Sorrido perchè non mi sembra ancora vero che vivo da sola a Roma, perchè ho fatto subito amicizia con persone fantastiche e disponibili, perchè mi sento già un po' più grande.

Sono tutti intenti a sistemare per bene i vari accessori della casa nei loro appositi posti, quando ad un tratto si avvicina Joel con una mia foto:
J: eri una bellissima bambina, questa la porto in camera tua vero? mi dice sorridendo.
D: grazie Joel, sei gentilissimo comunque si ti ringrazio. gli sorrido e nel frattempo vedo Lavinia e Zabdiel ridere e giocare insieme.
Mi poggio con la spalla sul muro del soggiorno e poi sussulto leggermente quando sento Chris avvicinarsi al mio orecchio:
C: secondo te si piacciono? dice attaccandosi alla mia schiena.
sorrido poggiando la tempia sul muro:
D: penso proprio di si, poi secondo me sarebbero una bella coppia.
C: anche secondo me,si. Posso aiutarti in qualche altra cosa?
mi giro lentamente e noto i suoi occhi nei miei, quegli occhi color cioccolato che mi ipnotizzano, così distolgo lo sguardo e mi giro andando verso la mia camera:
D: si vieni con me.
lancio un'occhiata d'intesa a Lavinia che mi sorride e mi poggio un attimo sulla porta guardando gli altri:
D: ragazzi dopo vi offro il pranzo per ringraziarvi.
si girano tutti di scatto ed applaudono all'unisono:
E: la migliore.
R: una bellissima notizia Deni.
Z: sarà un piacere.
L: io sono inclusa vero?
rido e la guardo annuendo: Lala certamente.

Entro in camera con Chris e sento chiuderla alle sue spalle, così mi inginocchio verso gli scatoloni vicino l'armadio prendendo i vari vestiti mentre Chris, gentilmente, mi apre le ante:
C: sicura che non è un fastidio averci per casa?
lo guardo mettendo le varie robe nell'armadio e sorrido:
D: almeno ho la compagnia.
sorride e mi aiuta con la roba, poi passiamo alla scrivania e poi i vari vasetti per abbellire la mia camera.
C: non hai nemmeno una foto con i tuoi?
mi giro e lo guardo sedendomi poi sul letto:
D: no altrimenti mi sarei sentita solo male sapendoli dall'altra parte del mondo.
si siede accanto a me sul letto e sospira:
C: vi sentite?
annuisco e mi stendo guardando il soffitto:
D: bhe ogni tanto durante il giorno.
C: non sembri contenta.
D: no, ho saputo che non verranno al mio compleanno perchè anche quel giorno lavoreranno.
C: quel giorno verrò io a romperti l'anima.
sorride.
D: dalle 7 del mattino? dico ridendo mentre lo guardo.
C: ah bho, può essere anche prima.
rido alzandomi di scatto verso lui e scuoto la testa: anche il giorno del mio complenno? no dai.
fa spallucce e si alza dirigendosi verso la porta, così prendo un cuscino e glielo lancio: metterò i lucchetti alla porta.
lui resta bloccato e poi si gira guardandomi con la bocca aperta e avvicinandosi lentamente: cosa hai fatto?
rido e alzo le mani: io nulla chri.
si precipita sul letto e inizia a farmi il solletico, così io inizio a ridere e sbattere sul letto: no christopher ti prego, il solletico no.
lui ride con me continuando a muovere le sue mani su tutto il mio corpo.

se fosse stato un altro penso gli avrei subito tirato un calcio nelle sue parti intoccabili e sarei scappata via, ma con lui, non so, sembra diverso. lui è diverso perchè sento qualcosa dentro me mai sentita prima e che per la prima volta mi fa essere me stessa sapendo di non essere giudicata.

si ferma quando vede che ormai non ho nemmeno più fiato per ridere e mi giro verso lui restando rannicchiata sotto il suo petto.
D: me la pagherai. dico quasi sussurrando.
C: cosa? dice avvicinndoai verso il mio viso. alzo gli occhi verso lui e rido appena: me la pagherai.
ride e mi abbraccia: mh, se ci riuscirai.

Ad un tratto sentiamo bussare alla porta e alzo solo il viso: si?
L: ragazzi noi abbiamo finito accendiamo la tv aspettando che finiate voi.
vedo Chris ridere ed io mi mordo il labbro per cercare di non ridere: ok arriviamo tra 5 minuti.
L: ok.
do una schiaffetto sulla sua spalla e rido: non farmi ridere.
C: sei bella quando ridi.
lo guardo e sorrido per poi staccarmi di scatto e sistemo un altro quadretto sul letto per poi andare verso la porta.

Con questo ragazzo morirò, me lo sento.




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