PROLOGO

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Il temporale imperversava e la terra ne era devastata da ore, ormai.

Nessun evento lasciava presagire che presto avrebbe smesso e

probabilmente sarebbe andato avanti così per altre inesorabili ore.

Don Juan Hernández avanzava lentamente sul prato bagnato,

contando i passi, sapendo di doversi fermare al decimo, per voltarsi e

sparare più velocemente del suo avversario. Il buio della notte, era

illuminato a sprazzi dai lampi violenti e assordato dal frastuono dei

tuoni che, sebbene fossero introdotti dai fulmini, continuavano a

spaventare chiunque si trovasse sotto il temporale. Presto tutto

sarebbe finito, don Juan non poteva evitare di pensarci. Ciò che era

cominciato come una conoscenza, un'amicizia, stava terminando in

un'incredibile tragedia. Non avrebbe mai creduto che sarebbe andata

a finire così, che tutto ciò per cui aveva combattuto si sarebbe presto

risolto in una sparatoria alla quale uno soltanto sarebbe

sopravvissuto. I suoi ultimi pensieri volarono alla sua dolce moglie

Helena, al loro breve, ma felice matrimonio e ai suoi due figli, Damian

e Leandro, ancora troppo piccoli per prendersi cura della loro madre.

Era davvero finita, stavolta. Era scampato a diversi pericoli, se l'era

sempre cavata, ma questa volta non aveva via di scampo. Rimanevano

solo alcuni passi da percorrere e presto il suo destino si sarebbe

compiuto. Avrebbe sparato per primo o sarebbe morto per primo? No,

lui non era mai stato bravo a far del male agli altri. Il suo avversario

era un ex militare, lui si che sapeva quando e dove colpire e forse era

la sua sicurezza di poter vincere che rendeva Juan sicuro di dover

perdere. Don Alvaro De la Vargas doveva essere compiaciuto di

trovarlo in difficoltà e per la prima volta poter avere il coltello dalla

parte del manico. Un uomo sicuro di sé, fiero e caparbio. Era stata la

sua forte personalità che lo aveva attratto ed era proprio quello il

motivo per cui ora, erano l'uno contro l'altro. Strinse forte la pistola

che aveva tra le mani. Sentì l'uomo dietro di lui ansimare per la forte

eccitazione e presto al respiro si accompagnò il suono di un ordigno

meccanico che scattava. Il momento era giunto, presto tutto si

sarebbe compiuto. Il decimo passo fu fatto, Juan si voltò di scatto

pronto a premere il grilletto, ma la voce di suo figlio che urlava alle

sue spalle lo bloccò per un istante.

Un istante che gli fu fatale...


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