10 CAPITOLO

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Damian soffocò un urlo di liberazione mentre il suo piacere scoppiava

nell'amplesso appena vissuto con la seducente Julia. La giovane

prostituta sorrise compiaciuta a cavalcioni su di lui e continuò a

muoversi per un po' cercando anche il proprio piacere, poi, quando

l'ebbe raggiunto, si gettò sul letto accanto al suo cliente. Si lasciò

andare in un risolino e gli diede un bacio sulla guancia. Damian non

aveva alcuna voglia di sorridere, ma la lasciò fare. Non poteva

prendersela con lei se Isabel e il suo patrigno l'avevano fatto

arrabbiare. Dopo l'imprevedibile bacio tra loro aveva avuto bisogno di

placare i suoi bollori altrove pur di non farle del male. Non sapeva

cosa gli fosse preso, cosa gli fosse passato per la mente. Sapeva solo

che all'improvviso la sua bocca era attaccata a quella di lei, la sua

lingua all'interno della sua bocca e il corpo divorato dalle fiamme di

una assurda e improvvisa passione! Inizialmente lei aveva opposto

delle resistenze, ma poi era sembrata essersi lasciata andare, tanto da

accarezzargli il viso e i capelli, poi era tornata gelida e lo aveva

schiaffeggiato dopo averlo guardato con odio e ribrezzo.

Probabilmente si era sentita offesa, ma non sarebbe mai stato come si

era sentito lui. Preso per i fondelli, umiliato e confuso, nonché

arrabbiato. Dopo il suo schiaffo avrebbe tanto voluto scaraventarla

sul letto e punirla abusando di lei, ma per fortuna il suo lato umano

era prevalso su quello animale e si era limitato ad andarsene.

Purtroppo per Julia, aveva dovuto subire una notte sfrenata e

violenta, ma essendo abituata a situazioni peggiori, sembrava essersi

divertita con lui. Ora lo guardava con aria estasiata mentre si

rivestiva. Si sedette sulla sponda estrema del letto e gli baciò la

schiena. Lui si voltò e le regalò un lieve sorriso.

-Siete stato meraviglioso, señor!- gli disse.

-Non devi farmi tutti questi complimenti. Potrei montarmi la testa!

-Fatelo pure! Non mi importa. Siete l'unico che abbia un po' di

rispetto per me, nonostante il mio lavoro. Anche se stasera eravate

particolarmente...acceso!

-Devi scusarmi, ero arrabbiato.

-Ed ora vi sentite meglio?

-Si, grazie a te!- le accarezzò una guancia.

-Dev'essere molto importante questa Isabel per provocarvi in questo

modo...

Damian si voltò di scatto verso di lei, guardandola torvo.

-Cos'hai detto?

-Avete sussurrato il suo nome mentre eravate sopra di me e mi

prendevate con la forza...- sorrise lei con le sue labbra rosse.

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