Il canto del gallo alle sei del mattino venne avvertito da molti, forse da
tutta la façenda quel mattino, ma nessuno si alzò per andare a
lavorare. Il raccolto era finalmente finito e l'unica cosa da fare quel
giorno era predisporre il tutto per la festa rituale di fine lavorazione.
Il sole era molto alto in cielo quando Leandro si destò col sorriso sulle
labbra. Dopo essersi stiracchiato, si alzò dal letto e chiamò Mercedes
affinché gli preparasse il bagno. Nel frattempo, scese di sotto per
consumare la colazione che giaceva ancora calda sul tavolo in cucina.
Come di consuetudine, da un po' di tempo a quella parte, era il primo
a raggiungere la sala e per rispetto nei confronti della loro ospite si
sedette, ma non toccò cibo, aspettando che lei arrivasse. Sentì dei
passi in corridoio, poco dopo, e sorrise tra sé sapendo che dona Isabel
stava per raggiungerlo per cominciare a fare colazione.
Anche quel mattino era raggiante nella gonna marrone e la camicia
bianca che utilizzava come divisa per andare alla baracca ad
insegnare ai bambini. Era un lavoro che avevano cominciato assieme
da qualche settimana ormai, e a quanto pareva, i ragazzi erano
entusiasti di quella nuova situazione, così come i loro genitori.
-Buongiorno, señor!- esordì lei, con un gran sorriso.
Ancora in vestaglia, Leandro si alzò in segno di rispetto:
-Avete dormito bene, dona Isabel?
-Si, grazie.
Si sedettero e cominciarono a mangiare il pane e i diversi dolciumi e
salumi che Mercedes, come di consuetudine, aveva preparato loro.
-Allora, come va la scuola? I bambini sono diligenti?
-Molto! Alcuni di loro fanno ancora fatica ad abituarvisi, ma la
maggior parte ha già cominciato a capire come funzioni. Si applicano
molto...
-Mi fa piacere. Vuol dire che non ho avuto una cattiva idea, dunque.
-Assolutamente no. Apprezzo quello che state facendo per loro, siete
uno dei pochi, se non l'unico padrone a prendersi cura dei propri
lavoratori...
Isabel gli sorrise e Leandro non poté fare a meno di deglutire
rumorosamente, messo sotto pressione già da un po' di tempo dalla
bellezza e presenza di quella ragazza accanto a lui.
Alcuni passi dietro di loro li fecero voltare entrambi e per Damian fu
un gran piacere vedere le loro facce sgomente quando lo videro
apparire vestito di tutto punto per la colazione. Si aprì in un sorriso:
-Dalle vostre facce sembrerebbe aveste visto un fantasma!
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DOVE IL CUORE BATTE PIU' FORTE
RomanceI fratelli Hernandez bramano da sempre vendetta nei confronti di don Alvaro De la Vargas, l'uomo, che anni prima, fu responsabile della rovina e della morte del loro padre, don Juan Hernandez. Tutto sembra favorevole affinché la loro vendetta si com...