3 CAPITOLO

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Come di consueto, il gallo nel pollaio cantò alle sei del mattino.

Leandro si svegliò pochi minuti dopo aver ascoltato quel verso

fastidioso e si mise a sedere al centro del letto, stiracchiando le

articolazioni e strizzando gli occhi. Nonostante ci fosse abituato, era

sempre un duro colpo alzarsi a quell'ora del mattino. Si alzò dal letto

e si lavò la faccia nel catino nell'angolo della stanza, poi si guardò

rapidamente allo specchio e dopo aver indossato calzoni, stivali e

camicia, uscì dalla sua camera e si recò davanti quella del fratello.

Bussò forte alla porta e provò ad aprirla, ma era chiusa dall'interno.

-Damian che fai lì dentro? Alzati, è ora di lavorare!- disse a voce alta.

Aspettò qualche momento che il fratello aprisse e quando si rese

conto che non sarebbe avvenuto, scese di sotto per fare colazione.

Una volta entrato nel salone fu enormemente sorpreso di trovare

Damian disteso sul divano a russare rumorosamente.

Rimase immobile a riflettere qualche istante, poi l'ingresso nella sala

di Mercedes lo scosse dal suo torpore.

-Buenos dias, señor! La colazione sarà pronta tra qualche minuto...

La vecchia donna non ebbe il tempo di terminare, perché quando vide

il giovane addormentato sul divano rimase allibita.

Lei e Leandro si guardarono stupiti, poi la donna sorrise:

-Il señor Damian ha fatto tardi, stanotte.

-Talmente tardi da non avere la forza di salire in camera da letto?

-Perché vi stupite? Conoscete vostro fratello.

-Infatti non mi stupirei se la porta della sua stanza non fosse chiusa a

chiave.

-Come...?

In quel preciso istante, svegliato dal loro chiacchiericcio, Damian aprì

gli occhi e sbadigliò, mettendosi a sedere. Si stiracchiò ben bene e

rimase in silenzio ad osservare i suoi scrutatori.

-Sei sveglio, ora?- chiese Leandro.

-Si...

-Allora mi spieghi che ci fai qui?

-Stavo dormendo.

-Lo so, ma perché non lo stai facendo in camera tua?

A quella domanda Damian sembrò svegliarsi del tutto.

Leandro lo vide sgranare gli occhi e irrigidirsi. Capì che stava

nascondendo qualcosa e con un moto d'ira si voltò e scattò verso le

scale. Damian capì le intenzioni del fratello e lo seguì lungo il

corridoio. Salirono in fretta le scale, l'uno più veloce dell'altro, ma

Damian era ancora intorpidito dal sonno per superare il fratello.

Leandro arrivò davanti la porta della stanza di Damian e bussò forte:

DOVE IL CUORE BATTE PIU' FORTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora