l canto del gallo alle sei del mattino svegliò tutti gli abitanti della
casa come ogni santo giorno. Anche Isabel, che fino a quel
momento non lo aveva mai sentito, si svegliò leggermente infastidita.
Si stropicciò gli occhi e si alzò dal letto per andare alla finestra.
Dalla camera da letto il panorama che si estendeva sotto i suoi occhi
era a dir poco straordinario. Il sole stava nascendo timidamente,
colorando il paesaggio di tonalità chiare ed evanescenti. Sotto di lei, si
estendevano ettari ed ettari di terreno coltivabile e ogni zona di terra
era colorata in modo diverso a seconda delle colture che vi venivano
praticate. Alberi di lauro e ulivi crescevano ovunque, adornando il
paesaggio con le loro chiome. Quella casa sembrava l'unica nel raggio
di molte miglia, perché l'unica cosa che riusciva a vedere era il
paesaggio. Ma la cosa che più la affascinò fu il rumore a lei ben noto
dello scrosciare delle onde che si infrangevano sulla sabbia. Aguzzò la
vista e finalmente lo vide, il mare! Era molto distante, ma sembrava
che attraverso i campi fosse possibile raggiungerlo. I suoi occhi le si
riempirono di lacrime; avrebbe tanto voluto camminare sulla sabbia,
lasciarsi accarezzare dal vento e bagnare i suoi piedi nell'acqua.
Tirò un profondo sospiro prima che le lacrime potessero colarle lungo
le guance. Rimase alla finestra ancora un po' e presto, dei rumori
provenienti dal basso attirarono la sua attenzione. Poté vedere un
folto gruppo di uomini e donne incamminarsi verso i campi, armati di
pale e picconi. Davanti, Leandro, con un grosso cappello in testa.
Chiudeva la fila un aratro, guidato da un uomo anziano e accanto al
carro, camminava Damian, anch'egli con un grosso cappello e un
rastrello tra le mani. Rideva insieme al vecchio, forse aveva appena
fatto una battuta. Isabel si incantò ad osservare il corteo di lavoratori
che si avviava lentamente verso i campi e in particolar modo su
Damian che avanzava sorridente e apparentemente sereno rispetto a
tutte le volte in cui aveva avuto a che fare con lui. Sembrava un uomo
diverso da quello che aveva conosciuto fino a quel momento. Seguì la
folla con lo sguardo finché ognuno non si disperse nei campi,
cominciando il lavoro, poi sbadigliò e pensò bene di tornare a letto.
Se Damian aveva la chiave, non avrebbe aperto quella porta prima
dell'ora di pranzo. Frustrata, si infilò di nuovo sotto le lenzuola e
sperò che il sonno giungesse presto, chiudendo gli occhi.
Quando sarebbe finita quella tortura? Quando avrebbe potuto
riprendere in mano la propria vita? Quando avrebbero capito che le
STAI LEGGENDO
DOVE IL CUORE BATTE PIU' FORTE
Roman d'amourI fratelli Hernandez bramano da sempre vendetta nei confronti di don Alvaro De la Vargas, l'uomo, che anni prima, fu responsabile della rovina e della morte del loro padre, don Juan Hernandez. Tutto sembra favorevole affinché la loro vendetta si com...