Nel suo letto, freddo più che mai, Leandro non riusciva a dormire.
Continuava a girarsi e rigirarsi in cerca della posizione giusta per
riuscire a riposare, ma quella notte sembrava non voler passare mai.
Le preoccupazioni e i pensieri erano troppi perché potesse
dimenticarli almeno per qualche ora. C'era qualcosa che non riusciva
a farlo dormire, un'agitazione troppo forte. Temeva che l'indomani non
fossero riusciti a prendere la diligenza, che non sarebbero più partiti.
La conversazione con Mercedes non aveva portato da nessuna parte.
La donna era stata irremovibile. Aveva deciso di rimanere in Spagna,
non li avrebbe seguiti in Francia e lui non era riuscito a farla
ragionare. Era riuscito solamente a parlare con padre Fernando,
chiedendogli di prenderla con se, come sua perpetua nella sua chiesa.
Il sacerdote non aveva avuto nulla da obiettare, anzi, aveva promesso
che se ne sarebbe preso cura, eppure Leandro non riusciva a stare
tranquillo. Mercedes era un membro importante della loro famiglia,
non voleva lasciarla sola ora che era nel periodo di tramonto della sua
vita. Ma lei non era l'unica di cui si preoccupava. Colui che più lo
spaventava era don Alvaro De la Vargas. Quale sarebbe stata la sua
reazione ora che aveva sicuramente scoperto che lui l'aveva tradito?
Quale vendetta avrebbe escogitato per colpire lui e suo fratello? Lo
conosceva bene, ormai. Sapeva che non si sarebbe fatto scrupoli ad
ucciderli, per questo dovevano partire il prima possibile, fuggire da
quella casa e nascondersi da qualche altra parte. Sbuffò, si mise a
sedere al centro del letto con gli occhi sgranati, il fiato corto e la fronte
madida di sudore. Cosa avrebbe potuto fare per evitare una strage?
Suo fratello era intento a vivere la sua prima notte di nozze in quel
momento, ovviamente non aveva tempo di pensare al da farsi. Tutto
dipendeva da lui, adesso. Chiuse gli occhi e gli tornarono in mente le
immagini di suo fratello e della sua sposa mentre il sacerdote li
dichiarava marito e moglie. Erano così felici! Persino lui si era sentito
felice per loro. Non poteva permettere che qualcuno rovinasse la loro
vita insieme. Un peso sul petto, simile a un macigno, continuava ad
impedirgli di respirare. Si alzò di scatto e aprì la finestra, lasciando
entrare il freddo di fine ottobre nella stanza. La luna era alta in cielo,
circondata dalle sue stelle e il paesaggio era tranquillo come sempre.
Tutti dormivano serenamente, ignari del turbamento che continuava a
crescere in Leandro. Provò a calmarsi, a ordinarsi di rilassarsi. Non
poteva lasciarsi prendere dal panico ora che tutto dipendeva da lui.
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DOVE IL CUORE BATTE PIU' FORTE
RomantikI fratelli Hernandez bramano da sempre vendetta nei confronti di don Alvaro De la Vargas, l'uomo, che anni prima, fu responsabile della rovina e della morte del loro padre, don Juan Hernandez. Tutto sembra favorevole affinché la loro vendetta si com...