16 CAPITOLO

14 0 0
                                    


Nel suo letto, freddo più che mai, Leandro non riusciva a dormire.

Continuava a girarsi e rigirarsi in cerca della posizione giusta per

riuscire a riposare, ma quella notte sembrava non voler passare mai.

Le preoccupazioni e i pensieri erano troppi perché potesse

dimenticarli almeno per qualche ora. C'era qualcosa che non riusciva

a farlo dormire, un'agitazione troppo forte. Temeva che l'indomani non

fossero riusciti a prendere la diligenza, che non sarebbero più partiti.

La conversazione con Mercedes non aveva portato da nessuna parte.

La donna era stata irremovibile. Aveva deciso di rimanere in Spagna,

non li avrebbe seguiti in Francia e lui non era riuscito a farla

ragionare. Era riuscito solamente a parlare con padre Fernando,

chiedendogli di prenderla con se, come sua perpetua nella sua chiesa.

Il sacerdote non aveva avuto nulla da obiettare, anzi, aveva promesso

che se ne sarebbe preso cura, eppure Leandro non riusciva a stare

tranquillo. Mercedes era un membro importante della loro famiglia,

non voleva lasciarla sola ora che era nel periodo di tramonto della sua

vita. Ma lei non era l'unica di cui si preoccupava. Colui che più lo

spaventava era don Alvaro De la Vargas. Quale sarebbe stata la sua

reazione ora che aveva sicuramente scoperto che lui l'aveva tradito?

Quale vendetta avrebbe escogitato per colpire lui e suo fratello? Lo

conosceva bene, ormai. Sapeva che non si sarebbe fatto scrupoli ad

ucciderli, per questo dovevano partire il prima possibile, fuggire da

quella casa e nascondersi da qualche altra parte. Sbuffò, si mise a

sedere al centro del letto con gli occhi sgranati, il fiato corto e la fronte

madida di sudore. Cosa avrebbe potuto fare per evitare una strage?

Suo fratello era intento a vivere la sua prima notte di nozze in quel

momento, ovviamente non aveva tempo di pensare al da farsi. Tutto

dipendeva da lui, adesso. Chiuse gli occhi e gli tornarono in mente le

immagini di suo fratello e della sua sposa mentre il sacerdote li

dichiarava marito e moglie. Erano così felici! Persino lui si era sentito

felice per loro. Non poteva permettere che qualcuno rovinasse la loro

vita insieme. Un peso sul petto, simile a un macigno, continuava ad

impedirgli di respirare. Si alzò di scatto e aprì la finestra, lasciando

entrare il freddo di fine ottobre nella stanza. La luna era alta in cielo,

circondata dalle sue stelle e il paesaggio era tranquillo come sempre.

Tutti dormivano serenamente, ignari del turbamento che continuava a

crescere in Leandro. Provò a calmarsi, a ordinarsi di rilassarsi. Non

poteva lasciarsi prendere dal panico ora che tutto dipendeva da lui.

DOVE IL CUORE BATTE PIU' FORTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora