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La sua pazienza raggiunse il limite. Non sapeva di preciso quanto tempo fosse passato dall'ultima volta che lo vide, sapeva solo che Eren poteva essere, in quel preciso momento, in grave pericolo, e lei non avrebbe potuto fare niente per impedire che il ragazzo rimanesse ferito.
Seduta sul tronco di un albero, [Nome] non riuscì a pensare ad altro. Continuava a battere il piede contro la superficie lignea, guardando attorno a sé con i suoi grandi occhi [colore]."La smetti? Metti ansia." fu Sasha, seduta poco distante da [Nome], a interrompere la ragazza sovrappensiero.
"Non ci riesco. Sono troppo preoccupata, forse esagero ma-"
La frase di [Nome] fu interrotta da una scia verde che s'innalzò nel cielo. L'ansia che stava già divorando la povera ragazza peggiorò; iniziò a pensare come mai potesse esserci una ritirata, se fosse successo qualcosa di grave, Eren… la sua mente la portava sempre a pensare al ragazzo.
Nessuna delle due ebbe il tempo di aprire bocca che un urlo assordante risuonò nell'aria. [Nome] riuscì a capire quasi immediatamente di chi fosse quel grido. Guardò Sasha, la quale aveva già capito le intenzioni della [colore capelli]."No no no. Nemmeno per sogno!" disse, quasi urlando, Sasha, afferrando le spalle di [Nome].
"Più tempo resto qui e più tempo perdo."
Con un movimento veloce, [Nome] si liberò dalla debole presa della ragazza e con il proprio macchinario si diresse verso la fonte dell'urlo.
Durante il tragitto pensò di nuovo ad Eren, stava diventando un ossessione sapere se stesse bene o meno. La vista della ragazza iniziò ad appannarsi e il naso iniziò a pizzicare."Non adesso!" pensò.
Cercò in tutti i modi di non piangere, ma la paura ebbe la meglio e non riuscì ad impedire a quella singola lacrima di scorrere lungo la propria guancia. Quando si rese conto che il rumore provocato dai due giganti si fece più forte, scosse la testa e cercò di concentrarsi sul raggiungere Eren e portarlo via da lì. Ma quello che vide fu l'ultima cosa che si sarebbe mai aspettata.
Appesa ai due fili del suo macchinario, guardò la scena con gli occhi spalancati.
Eren che andava dritto nelle fauci di quel mostro.
L'unica cosa che provò [Nome] fu rabbia, pura rabbia. Quelle lacrime che tanto cercava di non far scorrere alla fine uscirono dai suoi occhi, bagnandole le guance e offuscandole la vista.
Questa volta fu lei ad urlare. Un urlo che struggeva soltanto a sentirlo.
[Nome] fece la prima cosa che le venne in mente. Si avventò sul gigante, colpendolo in più punti, ma l'unica cosa che riuscì ad ottenere erano miseri tagli. Proprio nel momento in cui stava per colpire la collottola un braccio l'afferrò."Sei impazzita?"
Dalla voce capì subito chi fosse.
"Capitano! Devo andare a salvare Eren- lui é-"
"Il tuo é un suicidio! Da sola non ci riusciresti mai."
Levi posò la ragazza su un ramo di un albero, e senza nemmeno guardarla una seconda volta si avventò sul gigante. Levi, in un attimo, dal braccio si spostò sul volto e rapidamente accecò il gigante, e successivamente iniziò a ferirlo in vari punti.
[Nome] guardò il tutto ad occhi spalancati.
Il gigante cadde per terra e poggiò la schiena contro il tronco di un albero. Levi continuò a ferirlo alle braccia e quest'ultime caddero lungo il busto del gigante. [Nome] non perse tempo nell'avvicinarsi al gigante e tagliargli la mascella. La bocca del gigante si aprì e la ragazza vide finalmente Eren. Lo prese tra le sue braccia e lei e il Capitano si allontanarono dal posto.⭐⭐⭐
Quando Eren aprì gli occhi la prima cosa che vide fu il bellissimo volto della sua ragazza che lo guardava con occhi lucidi. [Nome] lo abbracciò senza pensarci due volte, entrambi erano felici di essere fra le braccia dell'altro e la ragazza voleva soltanto che quel momento potesse durare qualche secondo in più, prima di essere interrotto dal castano.
"Perché stiamo tornando indietro? Il gigante?"
"C'è stata una ritirata e...il gigante non lo abbiamo preso- ma sono sicura che la prossima volta sarà quella buona." disse [Nome] prendendo la mano del ragazzo nella sua.
"É...é colpa mia, se solo mi fossi trasformato prima-"
"Non é così-!"
"Invece si! Se non mi fossi fidato dei miei compagni ora loro sarebbero vivi!" urlò Eren stringendo la presa alla mano della ragazza.
A quelle parole [Nome] non sapeva cosa rispondere. Decise semplicemente di restare in silenzio. Intanto, erano tutti arrivati al portone principale, il quale si aprì.
Il Corpo di Ricerca iniziò ad essere assalito dalla folla, persone che volevano sapere dei propri familiari, persone che iniziarono a parlare male del Corpo di Ricerca, delle morti inutili…
[Nome] evitò di guardarsi attorno, infatti mantenne il proprio sguardo sulla sua mano, tenuta da quella di Eren. Cercò di non pensare a tutte le brutte cose che le persone stessero dicendo, e a tutte le brutte notizie che il popolo stava ricevendo.
L'unica cosa che la svegliò da quello stato fu il pianto di Eren, e, di nuovo, l'unica cosa che riuscì a fare fu quella di restare in silenzio e stringere la mano del suo ragazzo.
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I Love You, Idiot » reader insert
Фанфик[DISCONTINUED] One-Shot su richiesta, e non, riguardanti personaggi di qualsiasi anime. ⚠Non possiedo alcun personaggio.⚠ ⚽Started: 04.11.2017; 💭Finished: 23.07.2020. ~Giulia.❄