☁Piú avanti ci sarà un parte un po'...disagiata...? Ugh, insomma, spinta. Non so come abbia fatto a scriverla in modo decente, almeno spero sia decente, visto che non ci ho mai provato nemmeno a scriverla prima d'ora. c':
⭐⭐⭐
Con lo sguardo fisso sulla sua tazza piena di [caffè/tè], [Nome] a passo svelto cercò di raggiungere il divano senza far rovesciare la tazza sul pavimento o su sé stessa. Sfortunatamente, il destino aveva in serbo altri piani per lei.
"Oi, [Nome]!"
Non appena la ragazza udì il suo nome, si spaventò così tanto che fece un movimento brusco, abbastanza brusco da farle rovesciare tutto il contenuto della tazza sulla sua maglia bianca.
"Merda! Scotta!" urlò [nome], ancora con la tazza in mano.
Cercò velocemente un posto dove poterla poggiare, adocchiò il tavolino in legno accanto al divano e ci poggiò la tazza sopra.
Le sue orbite [c/o] si posarono subito sul ragazzo biondo appena entrato nella sua casa. Lo stava pugnalando solo con lo sguardo."Il tuo tempismo é sempre perfetto, Mello." disse [Nome].
Mello chiuse la porta e si avvicinò alla ragazza. Il suo sguardo non si concentrò sul viso di [Nome], ma più sul suo petto.
"Che guardi?" domandò lei.
"Giorno adatto per la maglietta bianca." ammise il biondo con un sorrisetto stampato sul viso.
"Cos-"
[Nome] interruppe subito la frase non appena capì cosa intendeva il ragazzo. Si coprì il petto con le braccia, e Mello si rese subito conto del rossore che contornava il viso della [c/c], rendendola a suo parere adorabile.
Senza pensarci due volte, [Nome] corse verso il bagno. Appena chiuse la porta si diresse verso lo specchio e si tolse la maglia, restando in reggiseno. Notò subito una macchia rossa sul suo petto, causata dal [caffè/tè] caldo che si era preparata per rilassarsi anche solo dieci minuti. Buttò semplicemente la maglietta in lavatrice."Che fai, mi lasci solo di là?"
La voce di Mello le arrivò all'orecchio e sgridò sé stessa per non aver chiuso a chiave la porta. [Nome] si voltò e trovò il biondo poggiato allo stipite della porta di legno chiaro. L'espressione di Mello era neutra, come se non provasse nulla in quel momento, ma in realtà stava cercando di controllare il proprio istinto e cercare di non saltare addosso a [Nome]. Per lui era una vista mozzafiato, la ragazza che aveva sempre amato di fronte a lui con solo un pantaloncino e un reggiseno nero che la coprivano.
"Dovevi aspettartelo, mi hai rovesciato-"
"Na-ah. Ti sei sporcata da sola."
"Mi hai fatta prendere uno spavento! E da quando non si usa più bussare?"
"So dove nascondi il mazzo in più di chiavi."
"Questo non ti autorizza ad entrare in casa mia senza permesso."
Quello che [Nome] non notò era che Mello si stava avviciando sempre di più, e ad ogni passo l'istinto di Mello diventava sempre più irrefrenabile.
"Ugh, sembro un pervertito. Le sto fissando il seno da quando sono qui." pensò il biondo.
[Nome] si rese conto della distanza tra lei e Mello solo quando percepì il respiro del ragazzo sfiorarle il viso.
Mello posò un dito sulla chiazza rossa che aveva [Nome] sul petto, provocando un sussulto da parte della ragazza."Brucia ancora?" domandò lui, anche se leggera, la preoccupazione era evidente nel suo tono di voce.
"Non come prima." ammise la [c/c].
Si persero ognuno nello sguardo dell'altro, il dito di Mello ancora fisso sulla chiazza rossa. Piano piano, il biondo poggiò l'intero palmo e fu in grado di percepire il batto cardiaco accelerato di [Nome].
"Scusami." mormorò lui.
[Nome] non fece in tempo a capire cosa lui intendesse, che le labbra del biondo si fecero strada verso quello della ragazza. Lei spalancò gli occhi, sorpresa, ma subito dopo ricambiò il bacio. Mello entrò in una sorta di paradiso, sperava tanto che quello non fosse un sogno. Preso dall'euforia, e anche dall'eccitazione, la mano di Mello iniziò a muoversi, spostandosi verso il seno della ragazza. [Nome] lo lasciò fare; portò la propria mano tra i capelli biondi del ragazzo, accarezzandoli.
Entrambe le mani di Mello si spostarono verso la schiena, più precisamente sui gancetti del reggiseno, sganciandoli e lasciando l'indumento cadere sul pavimento.
Il cervello del ragazzo lo aveva abbandonato nel momento stesso in cui il reggiseno nero colpì il pavimento, ormai era andato.
I due si staccarono e Mello si prese qualche momento per ammirare la ragazza davanti a sé."É una dea." pensò lui.
Senza pensarci due volte, Mello afferrò la mano della ragazza e la trascino nella camera. [Nome] capì le sue intenzione, le aveva capite già da prima, e non si tirò indietro, lei voleva questo quanto lo voleva lui.
Diciamo solo che...i vicini il giorno dopo sono venuti a lamentarsi per il troppo rumore.⭐⭐⭐
☁Ugh, non so nemmeno se é così che lo desideravi, inoltre ci ho impiegato una vita a pubblicare, GOMEN-NASAI.
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I Love You, Idiot » reader insert
Fanfic[DISCONTINUED] One-Shot su richiesta, e non, riguardanti personaggi di qualsiasi anime. ⚠Non possiedo alcun personaggio.⚠ ⚽Started: 04.11.2017; 💭Finished: 23.07.2020. ~Giulia.❄