20 anni prima...
(T/n)'s Pov
Il suono dell'ultima campanella della giornata scaccia via i miei pensieri e mi riporta alla realtà.
Andata! Anche questa noiosa giornata di scuola è finita, finalmente.
Mi metto lo zaino in spalla e mi appresto ad uscire da quelle grigiastre mura, ormai un po' rovinate dal tempo, chiamate anche scuola.
Inutile dire che non sono una secchiona amante della scuola, ma non posso lamentarmi dei miei voti che sono comunque in una buona media. Tanto per sopravvivere e andare avanti, insomma.
Indosso le mie amate cuffie e faccio partire la musica, con la coda dell'occhio posso vedere fra la folla di ragazzi a me sconosciuti molti che fanno la stessa cosa. A quanto pare, ci sono molti a cui non piace questa realtà e cercano di staccarcisi in qualche inutile modo.
Già, inutile.
Vado verso il cancello che mi separa ogni giorno dalla mia libertà e, come sempre, appostate lì vicino ci sono le oche della mia classe che mi guardano dall'alto in basso dietro al loro chilo di trucco. Io come al solito ignoro i loro sguardi e mi avvio verso casa, non m'importa di cosa pensano gli altri, soprattutto se "gli altri" sono persone come loro.
Per fortuna il tragitto casa-scuola non è molto lungo e arrivo presto alla mia amata destinazione.
Entro posando lo zaino a terra e sedendomi a tavola, il pranzo è sempre pronto e mio padre è al lavoro a quest'ora, ma c'è sempre mia madre in fondo.
Siamo una normale famiglia, non troppo unita ma neanche troppo divisa e comunque alla fine ci vogliamo molto bene.
Mia madre ha già servito tutto in tavola e sta già mangiando.
Appena finito il suo boccone mi guarda e mi sorride.
《Tutto bene a scuola oggi, tesoro?》
《Sì, come sempre》
Rispondo distaccata e inizio a mangiare.
Per ovviare al silenzio imbarazzante che si era creato decido di accendere la tv con il telecomando che mamma aveva messo sul tavolo.
Nel primo canale che mi appare davanti c'è un notiziario.
《Un uomo uccide la moglie e poi si toglie la vi-》
Non finisco neanche di ascoltare che cambio canale, senza una meta precisa.
《Ritrovata morta una giornalista scomoda, si sospetta dell-》
Ancora. Non ero interessata alle notizie, anche perché sono sempre le stesse.
《Scomparso un bambino da una settimana, la madre disperata: "era solo uscito a giocare"》
Mi soffermo per qualche attimo a guardare la foto del piccolo bambino biondo sullo schermo, persa tra mille pensieri, poi seccata perdo la speranza nel trovare qualcosa di interessante e spengo la tv, riprendendo a mangiare.
《Sempre le solite storie, che noia...》
《Già, e perfino non belle...》
Annuisco e finisco di mangiare, alzandomi da tavola.
《Io esco, non farò tardi.》
Dico mettendomi lo zaino in spalla e apprestandomi ad uscire di casa.
《Dove vai adesso?》
《A leggere mamma, sempre meglio che stare qui...》
Esco e mi accorgo solo dopo che quelle parole avrebbero potuto ferire mia madre, ma ormai era fatta. In fretta mi avvio verso la collina della nostra città, il mio posto preferito. Viene definito monte, anche se non capisco come mai, non è affatto una montagna visto che non è molto alta, ma ormai tutti siamo abituati così.
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The Beast || Horror!Sans × Reader [Completa]
FanfictionLa monotonia della vita rende tutti, poco a poco, più apatici. C'è chi lo diventa prima e chi dopo, ma nessuno può scappare a questo destino, neppure tu. Non c'è più il vero amore in giro per questo. Si diventa tutti uguali, come macchine che seguon...