(T/n)'s Pov
Iniziai così a seguire il sentiero che portava verso la cima del "monte", ignorando i vari cartelli d'indicazione ai lati del sentiero, ormai conoscevo la strada a memoria. La pace di quel luogo era incredibile, non ci andavano molte persone forse troppo pigre per salire fino alla cima o troppo impegnate a mettere qualche like sui social, quindi spesso mi trovavo da sola nel completo silenzio, ma era davvero rilassante. Tutto di quel luogo mi affascinava: il sole che si diverte a creare bellissimi giochi di luce tra gli alberi del sentiero, la melodia del cinguettio degli uccelli in lontananza, il vento che a volte mi scompiglia dolcemente i capelli, ed infine... il panorama della cima. Da lassù si riusciva a vedere tutto il mio paesino, con un accenno delle città e delle alte montagne lontane, vere montagne, dove spesso albergava la neve. Era anche uno dei pochi luoghi dove si poteva ammirare il cielo azzurro senza ostacoli, senza case o grattacieli a parare la visuale, immagino che di notte fosse un vero spettacolo con le stelle, ma purtroppo non sono mai riuscita a venirci.
Così, in poco tempo, arrivai sulla mia amata cima. Sentendo l'aria fresca e pura che c'era feci un grande respiro e diedi un'occhiata al panorama ormai già visto e rivisto, poi mi misi seduta ai piedi di un albero e presi dallo zaino uno dei miei libri preferiti: un classico che qualcuno potrebbe definire per bambini, ma che nasconde un importante significato che i bimbi non possono capire.
Per questo lo adoro.
Aprii il libro e iniziai a leggere quelle pagine per la terza o quarta volta. Era un libro che non mi stancava mai. In generale la lettura non mi stanca mai, i libri riescono a farmi sentire davvero libera, almeno per il tempo in cui sono immersa in essi.
Poi, nel bene o nel male, si ritorna alla realtà.
Sempre.Mi ero ormai immersa completamente nella lettura quando delle leggere sfumature arcobaleno colorarono per pochi secondi la pagina che stavo leggendo e così, incuriosita, alzai lo sguardo dal libro notando una farfalla con le ali variopinte svolazzarmi davanti.
Non avevo mai visto niente del genere.
Come ipnotizzata da quei colori sgargianti mi alzai, con ancora il libro chiuso fra le mani, e iniziai a seguire quella farfalla come una bambina. Era bellissima.
La vidi farsi strada fra alcune assi di legno che bloccavano l'entrata di una grotta e mi fermai.
C'era sempre stata questa grotta?
Vidi la farfalla sparire pian piano nel buio.
《A quanto pare non si può passare...》
Riflettei a voce alta, guardando le assi. A giudicare dal legno rovinato dovevano essere molto vecchie e anche i chiodi ormai arrugginiti che le tenevano insieme davano l'impressione di essere molto lenti.
《Ah, al diavolo le regole! Nessuno verrà quassù a controllare e io dò solo un'occhiata veloce...》
Dai buchi fra le varie assi ci poteva passare a malapena un bambino, non certo io, quindi ero costretta a toglierle.
Mi guardai intorno per accertarmi che non ci fosse nessuno poi appoggiai il libro su una roccia vicina e iniziai a tirare con tutta la mia forza una delle assi. Per fortuna essendo molto vecchia si sfilò dopo poco e io caddi all'indietro.
《Sì!》
Gettai l'asse da una parte e feci così anche per le altre, fino a liberare il passaggio."Chissà perché avranno bloccato l'entrata..."
Ripresi il libro e mi addentrai nella grotta. Notai che sul terreno c'erano delle piccole impronte di una scarpa, probabilmente di un bambino.
"A quanto pare non sono la prima, heh"
Quando rialzai lo sguardo vidi la farfalla di prima volare in cerchio in lontananza. Pareva quasi brillasse nel buio, ma ovviamente era impossibile.
Iniziai a correre per raggiungerla e osservarla meglio e quando finalmente ero a pochi passi da lei non sentii più il terreno sotto ai miei piedi.
Probabilmente ero caduta in una buca.
Una buca... molto profonda.
Troppo.
Stavo precipitando nel vuoto.
Maledii me stessa per essere entrata in questa grotta e non aver fatto attenzione."È la fine..."
Strinsi a me il libro e chiusi gli occhi, preparandomi all'impatto.
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The Beast || Horror!Sans × Reader [Completa]
FanfictionLa monotonia della vita rende tutti, poco a poco, più apatici. C'è chi lo diventa prima e chi dopo, ma nessuno può scappare a questo destino, neppure tu. Non c'è più il vero amore in giro per questo. Si diventa tutti uguali, come macchine che seguon...