• Cαρıтøłø 4 •

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(T/n)'s Pov

Lo scheletro non sembrò prestare attenzione a me e camminava come se non ci fossi.
Lo sorpassai lasciandomi scappare un pensiero a voce alta.
《Amico, Halloween è passato da un pezzo》
《Uh?》
Sentii i suoi passi che si fermarono bruscamente.
Stavo per voltarmi quando sentii afferrarmi un braccio e senza rendermene conto mi ritrovai faccia a faccia con lo scheletro, che adesso aveva un largo ghigno inquietante sul volto.
《Dolcezza, non ti hanno insegnato a farti gli affari tuoi?》
Disse serio.
《Scusa, non ho potuto fare a meno di notare il tuo costume~》
《Costume? Quale costume?》
《Quello da scheletro che indossi!》
Lui mi guardò per qualche secondo e poi scoppiò a ridere.
《Devi essere nuova qui, dovrò proprio insegnarti un po' di cose...》
Il suo sorriso malato si allargò ulteriormente.
《Primo: se questo ti sembra un costume allora tocca tu stessa.》
Presa dalla curiosità provai a tirargli una guancia ma non c'era stoffa o altro, era fredda e rigida come un vero osso.
《Heh, visto?》
Guardai le sue mani, erano sicuramente ossa.
《Oh...》
《Siamo tutti mostri qui...》
Fece una piccola pausa, stringendo il manico della sua ascia.
《...E ti sei imbattuta in quello sbagliato.》
Con un rapido movimento mi voltò e mi strinse a sé, puntandomi la lama della sua ascia alla gola.
《Addio dolcez-》
Prima che potesse finire la frase tirai un calcio sulla sua gamba, facendolo cadere.
《Primo: non chiamarmi dolcezza. Ho un nome, sai? (T/n). Secondo: farai meglio a non toccarmi ancora o il prossimo calcio ti arriverà da qualche altra parte.》
Dissi allontanandomi.
《Se pensavi di intimorirmi con i tuoi sorrisi o le tue inutili parole ti sbagli di grosso.》
Ridacchiai, guardandolo.
《Ho visto facce peggiori》
《Heh, dovrei prenderlo come un complimento?》
《Non so, prendilo come vuoi》
Alzai le spalle e mi voltai, allontanandomi da lui, ma dopo pochi passi mi si materializzò di nuovo davanti.
《Non ho ancora finito con te, dolcezza.》
《Io sì.》
Lo guardai annoiata.
《Presto cambierai il tuo atteggiamento, stuzzichino~》
《Non cred-》
Non finii la frase che fui sollevata da terra, anche se niente mi stava toccando.
《Ma che...?!》
《Telecinesi mia cara. Che ne dici, andiamo in un posto più appartato?》
Per quanto volessi muovermi non riuscivo a fare niente, ero bloccata.
《Fottiti.》
Lui ridacchiò divertito e iniziò ad incamminarsi verso il bosco vicino. A causa della telecinesi ero obbligata a seguirlo.
《Non temere, una volta là mi occuperò di cucinarti magnificamente~》
《Fantastico, quindi sei un cannibale, mh?》
《Già, che sbadato, non mi sono ancora presentato. Sono Horror!Sans, ma chiamami Horror, heh~》
《Orribile di nome e di fatto...》
Sibilai irritata.
《Mi ricorderò di cucirti la bocca una volta là.》
《Ma sì, tranquillo, te lo ricorderò io!》
Dissi ironica, sbuffando.
Passammo il seguente quarto d'ora in silenzio, camminando fra i fitti alberi del bosco.
《Quindi è così che morirò? Mangiata da uno stupido scheletro parlante...》
Sussurrai. In quel momento ripensai alla mia famiglia e a tutte le cose che avevamo fatto insieme. Ora che ci riflettevo avevo passato dei bellissimi momenti con loro che mi ero quasi dimenticata.
Chissà se mi stavano già cercando...
Pensare di non rivederli più mi faceva male al cuore, non gli ho detto molte cose. Non gli ho mai detto quanto davvero gli volessi bene, non li ho mai ringraziati per tutto quello che hanno fatto per me in questi anni, non mi sono mai scusata per quando li ho trattati male, per tutti gli sbagli che ho fatto...
E adesso non posso più. Non posso dirgli addio, non posso abbracciarli di nuovo.
Senza rendermene conto iniziai a piangere e singhiozzare. Sono stata una pessima figlia.
《M-mamma... papà...》
Horror mi lanciò un'occhiataccia.
《Smettila di frignare, farò una cosa veloce.》
Cercai di asciugarmi le lacrime ma era tutto inutile. Ero crollata, non riuscivo più a trattenermi.
Vedendo che non ne volevo sapere di calmarmi Horror sbuffò e si fermò, voltandosi verso di me.
《Andiamo, non ho intenzione di sentire i tuoi lamenti per tutto il tragitto, che diavolo ti prende?》
《N-niente...》
Abbassai lo sguardo. Farmi vedere in questo stato era l'ultima cosa che avrei voluto.
Lui sospirò massaggiandosi una tempia e sentii che mi liberò dalla telecinesi, facendomi cadere in ginocchio a terra.
Ora sarei potuta scappare, avrei potuto colpirlo o ucciderlo ma non ne avevo le forze.
In quel momento volevo solo essere lasciata in pace.
《Senti, ci sono poche cose che so, ma sicuramente non si piange per niente.》
A quelle parole alzai lo sguardo e lo guardai per qualche secondo.
Mi sembrò quasi di vederlo sorridere.

The Beast || Horror!Sans × Reader [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora