cp2

40 11 2
                                    

Oggi é martedì, un giorno come gli altri a differenza che oggi non ho con me Mattia, guardalo negli occhi sarà difficile se non impossibile.
Mi alzo dal letto svogliata ,stiracchio le braccia e vado verso il bagno, sciacquo la faccia e mi guardo allo specchio,vedo una Sofia debole e stanca. Faccio finta di essere soddisfatta di ció che ho visto e vado verso l'armadio, ho voglia di un felpone,allora prendo la felpa nera che mi hanno regalato le mie migliori amiche Giorgia e Ilenia al mio compleanno, a differenza degli altri che hanno pensato a stupidi vestitini che probabilmente non metteró mai,loro mi conoscono e sanno che preferisco un felpone nero ad un vestitino rosa corto .
Indosso la felpa con un semplice jeans e metto le mie scarpe adidas bianche,  torno in bagno ,pettino i miei lunghi capelli castani ,metto un filo di mascara e sono pronta .
Scendo le scale e subito vedo mia mamma che prepara la colazione,  anche lei ha notato che in questo momento sto male a causa di Mattia, spero che non prenda l' argomento alle otto di mattina.
Per fortuna mi sorride solamente, e mi da un bacio. Le sorrido anch'io ,metto le cuffie alle orecchie ed esco di casa.
Arrivo giusto in orario a scuola . Vedo due figure alte e magre che mi fanno cenno di avvicinarmi, mi avvicino un po' di più e capisco che quelle figure sono le mie due migliori amiche.
Mi abbracciano e mi raccontato le ultime novità e come previsto mi chiedono come sto...io le racconto che ho pianto molto e loro mi rassicurano che se ne ho bisogno loro ci sono per me.
In quel momento suona la campana...non voglio rivederlo ...entro in classe e guardo verso l'ultimo posto ,Mattia preferisce mettersi negl'ultimi  posti perché può usare il telefono con più facilità... Non c é, mi tolgo un peso.
Mi siedo al mio solito banco con Giorgia.
Pensavo di non dover affrontare lo sguardo di Mattia,  ma lui entra spavaldo  e sicuro come al suo solito e mi guarda ,da un momento all'altro la mia penna diventa un oggetto molto interessante
Entra il professore io cerco di seguire ma non c'é la faccio proprio.
Passano cinque ore, siamo alla sesta ora,  la professoressa entra e ci parla di un progetto,uno sportello di ascolto collettivo, ognuno si confida e parla di come si sente. É vero si che io ho bisogno di sfogarmi, ma non lo farei mai con persone che non conosco, quindi scarto subito l'idea di partecipare al progetto.
Anche questa giornata di scuola é andata.

Ragazze questo é il secondo capitolo so che vi avevo promesso il personaggio maschile in questo capitolo ma penso di aggiungerlo nel prossimo...Spero vi sia piaciuto anche se é corto... Ne faró di più lunghi... Bacionii

Così diversi da essere simili❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora